21 giugno 2006
Aggiornamenti e focus
Cordone da tagliare senza fretta
Tags:
Tutti sanno che recidere e legare, il cordone ombelicale è uno degli atti fondamentali dell'assistenza al parto (non fosse altro che per le esperienze cinematografiche). La ragione di questo atto è la prevenzione di emorragie materne, tanto che alcune linee guida dedicate al parto raccomandano che il taglio venga eseguito in tempi rapidi, attorno ai 30 secondi dal momento in cui le spalle del bambino sono fuoriuscite dal ventre materno.
Se si aspetta un po'...
Tuttavia, anche ritardare il taglio del cordone ombelicale può avere un effetto positivo per il neonato. Infatti, se si ritarda di 2-3 minuti l'atto, il bambino può ricevere altri 40 ml di sangue materno per chilogrammo di peso. Nel caso di un neonato di che pesi tre chili, che abbia un livello di emoglobina di 170 g/l questo equivale ad aumentare le riserve di ferro di 75 mg. Se si tiene presente che nei piccoli di mamme che avevano bassi livelli di ferro, oppure erano anemiche, una delle conseguenze più frequenti è lo sviluppo di carenze di ferro attorno ai sei mesi di età, è facile capire che questo ritardo potrebbe essere provvidenziale per arrivare con scorte adeguate al momento in cui sarà possibile attuare altre manovre per correggere eventuali anemie. Che l'effetto potesse essere questo si sapeva, ma sono sempre mancati studi che ne valutassero a lungo termine l'efficacia. E' quello che hanno fatto alcuni ricercatori di Città del Messico.
Lo studio si è svolto coinvolgendo 358 coppie mamma-bambino, alcune delle quali presentavano i fattori di rischio classici (anemia e carenza di ferro per le madri, basso peso alla nascita...) e altri no. Insomma un campione rappresentativo di tutte le situazioni possibili. In una metà del campione, il taglio del cordone ombelicale è stato rapido, entro i 30 secondi, nell'altro si sono attesi 90 secondi. Dopodiché, a sei mesi di età è stato valutato lo stato ematologico dei bambini. A questa età, i piccoli il cui cordone ombelicale era stato tagliato più tardi presentavano valori superiori, ma nell'intervallo normale, del volume corpuscolare, che se è troppo basso o troppo elevato è segno di anemia. Inoltre, presentavano valori superiori di ferro corporeo totale e di ferritina, la proteina prodotta dal fegato che serve a immagazzinare il ferro. Inoltre, i ricercatori hanno valutato quali bambini traevano i maggiori vantaggi da questa manovra.
...il neonato fa scorta di ferro
Come era logico attendersi, il beneficio era più spiccato nei nati di basso peso, tra 2,5 e 3 chilogrammi, in quelli che nascevano da mamme i cui livelli di ferritina erano piuttosto bassi e, infine, in quelli che non avevano già ricevuto alimenti fortificati con ferro, in pratica quelli allattati al seno. In definitiva, se si attendono due minuti per recidere il cordone ombelicale, si può prevenire efficacemente lo sviluppo di carenze di ferro. E' un dato importante, se si tiene conto che nei paesi in via di sviluppo, il 50% dei bambini sviluppa anemia vera e propria entro il primo anno di età, e anche fuori dalle aree disagiate, non è detto che l'anemia materna, o la deficienza di ferro, siano tanto rare, così come la possibilità di una nascita sottopeso. Questo semplice intervento, che non costa nulla, può migliorare di gran lunga le prospettive. Quanto ai rischi per la madre, nello studio le donne del gruppo in cui si è atteso per il taglio non hanno presentato emorragie o sanguinamenti superiori. Con le attuali tecniche di preparazione e assistenza, nei parti normali è difficile che possano prodursi incidenti di questo tipo.
Maurizio Imperiali
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Se si aspetta un po'...
Tuttavia, anche ritardare il taglio del cordone ombelicale può avere un effetto positivo per il neonato. Infatti, se si ritarda di 2-3 minuti l'atto, il bambino può ricevere altri 40 ml di sangue materno per chilogrammo di peso. Nel caso di un neonato di che pesi tre chili, che abbia un livello di emoglobina di 170 g/l questo equivale ad aumentare le riserve di ferro di 75 mg. Se si tiene presente che nei piccoli di mamme che avevano bassi livelli di ferro, oppure erano anemiche, una delle conseguenze più frequenti è lo sviluppo di carenze di ferro attorno ai sei mesi di età, è facile capire che questo ritardo potrebbe essere provvidenziale per arrivare con scorte adeguate al momento in cui sarà possibile attuare altre manovre per correggere eventuali anemie. Che l'effetto potesse essere questo si sapeva, ma sono sempre mancati studi che ne valutassero a lungo termine l'efficacia. E' quello che hanno fatto alcuni ricercatori di Città del Messico.
Lo studio si è svolto coinvolgendo 358 coppie mamma-bambino, alcune delle quali presentavano i fattori di rischio classici (anemia e carenza di ferro per le madri, basso peso alla nascita...) e altri no. Insomma un campione rappresentativo di tutte le situazioni possibili. In una metà del campione, il taglio del cordone ombelicale è stato rapido, entro i 30 secondi, nell'altro si sono attesi 90 secondi. Dopodiché, a sei mesi di età è stato valutato lo stato ematologico dei bambini. A questa età, i piccoli il cui cordone ombelicale era stato tagliato più tardi presentavano valori superiori, ma nell'intervallo normale, del volume corpuscolare, che se è troppo basso o troppo elevato è segno di anemia. Inoltre, presentavano valori superiori di ferro corporeo totale e di ferritina, la proteina prodotta dal fegato che serve a immagazzinare il ferro. Inoltre, i ricercatori hanno valutato quali bambini traevano i maggiori vantaggi da questa manovra.
...il neonato fa scorta di ferro
Come era logico attendersi, il beneficio era più spiccato nei nati di basso peso, tra 2,5 e 3 chilogrammi, in quelli che nascevano da mamme i cui livelli di ferritina erano piuttosto bassi e, infine, in quelli che non avevano già ricevuto alimenti fortificati con ferro, in pratica quelli allattati al seno. In definitiva, se si attendono due minuti per recidere il cordone ombelicale, si può prevenire efficacemente lo sviluppo di carenze di ferro. E' un dato importante, se si tiene conto che nei paesi in via di sviluppo, il 50% dei bambini sviluppa anemia vera e propria entro il primo anno di età, e anche fuori dalle aree disagiate, non è detto che l'anemia materna, o la deficienza di ferro, siano tanto rare, così come la possibilità di una nascita sottopeso. Questo semplice intervento, che non costa nulla, può migliorare di gran lunga le prospettive. Quanto ai rischi per la madre, nello studio le donne del gruppo in cui si è atteso per il taglio non hanno presentato emorragie o sanguinamenti superiori. Con le attuali tecniche di preparazione e assistenza, nei parti normali è difficile che possano prodursi incidenti di questo tipo.
Maurizio Imperiali
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: