01 febbraio 2006
Aggiornamenti e focus
Cinque porzioni salvacerebro
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La frutta e la verdura fanno bene, e questo ormai è cosa nota. Sono numerosi, infatti, gli studi che hanno dimostrato come il consumo giornaliero di tali alimenti sia legato a una diminuzione dell’incidenza di ictus, di patologie cardiovascolari e di alcune forme tumorali. Tuttavia, tale associazione non era ancora stata definita in termini quantitativi; in altre parole, non era stata individuata quale fosse la dose giornaliera che garantisse l’effetto protettivo. E proprio questo è stato lo scopo di uno studio condotto presso la St. George’s University di Londra e pubblicato sulla rivista Lancet. In particolare, è stata ricercata l’entità dell’associazione tra il consumo di frutta e verdura e la diminuzione del rischio di ictus cerebrale.
L’indagine ha preso in esame 8 studi relativi all’associazione tra il consumo di frutta e verdura e il rischio di ictus cerebrale. In particolare, sono stati analizzati e confrontati i dati riguardanti più di 250 mila persone residenti in Europa, Giappone e Stati Uniti. Le porzioni sono state definite in circa 77g per le verdure e 80g per la frutta e, in base al consumo quotidiano, sono state identificate tre categorie: meno di 3 porzioni, da 3 a 5 porzioni e più di 5 porzioni giornaliere.
I risultati della meta-analisi hanno evidenziato che le persone che consumavano dalle 3 alle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, mostravano una riduzione dell’11% nell’incidenza di ictus, rispetto a chi ne consumava meno di 3, inoltre un elevato consumo (più di 5 porzioni giornaliere) è stato associato a una diminuzione del 26% del rischio di ictus. Gli effetti protettivi sono stati osservati nei confronti sia della forma ischemica, sia di quella emorragica e non sono state evidenziate significative differenze tra uomini e donne. Infine, l’indagine mostra che l’effetto protettivo era dovuto in ugual misura a frutta e verdura. Uno spunto interessante per gli studi futuri potrebbe essere l’identificazione dei frutti e delle verdura che più contribuiscono a questo specifico effetto protettivo.
Le basi biologiche dell’effetto sono sicuramente da ricercarsi tra le proprietà dei numerosi micronutrienti di frutta e verdura; l’elevato apporto di potassio, per esempio, contribuisce alla riduzione della pressione arteriosa e inibisce la formazione di radicali liberi, mentre gli antiossidanti (vitamina C, beta carotene e flavonoidi) prevengono l’aterosclerosi.
Alla luce dei risultati della metanalisi, i ricercatori incoraggiano il consumo giornaliero di almeno 5 porzioni di frutta e verdura: in questo modo sarebbe possibile ridurre drasticamente la morbilità (frequenza di una malattia in una popolazione) e la mortalità dell’ictus. Inoltre, una modificazione dietetica in questo senso protegge anche da patologie cardiovascolari e alcune forme tumorali.
Anche l’articolo di commento, pubblicato sullo stesso numero di Lancet e scritto da Lynn Steffen dell’Università del Minnesota, evidenzia l’importanza di una dieta ricca di frutta e verdura. In particolare “Poiché le abitudini alimentari si sviluppano nell’infanzia – scrive Steffen - è importante educare i più piccoli a un alimentazione equilibrata, in questo modo è possibile evitare lo sviluppo di patologie croniche in età avanzata”.
Ombretta Bandi
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Cinque è meglio di tre
L’indagine ha preso in esame 8 studi relativi all’associazione tra il consumo di frutta e verdura e il rischio di ictus cerebrale. In particolare, sono stati analizzati e confrontati i dati riguardanti più di 250 mila persone residenti in Europa, Giappone e Stati Uniti. Le porzioni sono state definite in circa 77g per le verdure e 80g per la frutta e, in base al consumo quotidiano, sono state identificate tre categorie: meno di 3 porzioni, da 3 a 5 porzioni e più di 5 porzioni giornaliere.
I risultati della meta-analisi hanno evidenziato che le persone che consumavano dalle 3 alle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, mostravano una riduzione dell’11% nell’incidenza di ictus, rispetto a chi ne consumava meno di 3, inoltre un elevato consumo (più di 5 porzioni giornaliere) è stato associato a una diminuzione del 26% del rischio di ictus. Gli effetti protettivi sono stati osservati nei confronti sia della forma ischemica, sia di quella emorragica e non sono state evidenziate significative differenze tra uomini e donne. Infine, l’indagine mostra che l’effetto protettivo era dovuto in ugual misura a frutta e verdura. Uno spunto interessante per gli studi futuri potrebbe essere l’identificazione dei frutti e delle verdura che più contribuiscono a questo specifico effetto protettivo.
Le basi biologiche dell’effetto sono sicuramente da ricercarsi tra le proprietà dei numerosi micronutrienti di frutta e verdura; l’elevato apporto di potassio, per esempio, contribuisce alla riduzione della pressione arteriosa e inibisce la formazione di radicali liberi, mentre gli antiossidanti (vitamina C, beta carotene e flavonoidi) prevengono l’aterosclerosi.
Dieta sana fin da piccoli
Alla luce dei risultati della metanalisi, i ricercatori incoraggiano il consumo giornaliero di almeno 5 porzioni di frutta e verdura: in questo modo sarebbe possibile ridurre drasticamente la morbilità (frequenza di una malattia in una popolazione) e la mortalità dell’ictus. Inoltre, una modificazione dietetica in questo senso protegge anche da patologie cardiovascolari e alcune forme tumorali.
Anche l’articolo di commento, pubblicato sullo stesso numero di Lancet e scritto da Lynn Steffen dell’Università del Minnesota, evidenzia l’importanza di una dieta ricca di frutta e verdura. In particolare “Poiché le abitudini alimentari si sviluppano nell’infanzia – scrive Steffen - è importante educare i più piccoli a un alimentazione equilibrata, in questo modo è possibile evitare lo sviluppo di patologie croniche in età avanzata”.
Ombretta Bandi
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