Troppo sodio non fa bene

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus

Troppo sodio non fa bene



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Cellulite, cuscinetti e problemi renali: questi i vari volti della ritenzione idrica, un fenomeno che, oltre ai danni estetici, alla lunga può causare anche gravi patologie come l'insufficienza renale.
In medicina il termine "ritenzione" indica: la difficoltà a eliminare dall'organismo una sostanza solida, liquida o gassosa, normalmente destinata a dover essere espulsa. Per "ritenzione idrica", quindi, si intende la tendenza a trattenere liquidi nell'organismo.
Raramente si tratta di un problema di predisposizione. Molto più spesso, invece, la causa dipende da uno stile di vita sbagliato correggendo il quale si può migliorare notevolmente la situazione.

Gli errori da evitare


Troppo sodio: la prima regola da seguire per chi soffre di ritenzione idrica, o per chi intende prevenirla, è di ridurre l'assunzione di sodio: sostanza che il nostro organismo assume principalmente sottoforma di cloruro (il comune sale da cucina). A prescindere dal fatto che alcune persone sono geneticamente predisposte a trattenere il sodio (circa 1/3 degli ipertesi lo è), molte diete (soprattutto quelle occidentali) tendono ad apportare eccessive quantità di sodio. Ciò è causa di un'alterazione nei meccanismi di equilibrio idro-salino, con conseguente alterazione della pressione sanguigna, dell'equilibrio corporeo acido-basico, della contrazione muscolare e della trasmissione nervosa.
Per evitare accumuli di sodio, quindi, bisognerebbe cercare sempre di attenersi ai limiti del fabbisogno giornaliero, che corrisponde a circa 0,5-3 g di cloruro di sodio al giorno (nelle diete occidentali, invece, il livello di assunzione media giornaliera raggiunge spesso i 4,5 g, corrispondenti a circa 12 g di sale da cucina). Nel sodio complessivamente assunto durante il giorno, però, non bisogna considerare solo il sale da cucina, ma anche tutti quei prodotti utilissimi per condire, ma ricchi di sodio, come: i dadi, le salse, le conserve, ... Senza dimenticare, poi, che gli alimenti (chi più, chi meno) contengono già percentuali di minerale; in linea generale, infatti, una dieta equilibrata è in grado di apportare il fabbisogno giornaliero di sodio. L'arma migliore per evitare accumuli del minerale, pertanto, sarebbe senz'altro quella di non aggiungere sale alle pietanze. Vista, però, la difficoltà a rinunciare ai sapori "forti", un buon metodo sarebbe quello di seguire alcuni semplici consigli, come:
  • non mettere il sale direttamente sulla pasta o sul riso, ma aggiungerlo solo all'acqua di cottura;
  • evitare i cibi in scatola;
  • prestare sempre attenzione alle etichette nutrizionali degli alimenti, escludendo quei cibi che presentano come primo ingrediente il sale (anche sottoforma di altri nomi, come: Na, cloruro di sodio, fosfato monosodico, bicarbonato di sodio o glutammato di sodio).
Particolare attenzione va messa soprattutto nella lettura delle etichette delle acque minerali, che, apparentemente uguali, possono risultare utili o controindicate a seconda della quantità di minerali in esse disciolti.

Per chi soffre di ritenzione idrica, naturalmente, sono controindicate quelle ricche di sodio.

Quelle con il minor rischio di controindicazioni sono le acque oligominerali, che, oltre al rapido assorbimento gastrico, hanno il pregio di depurare le vie urinarie ed epatiche, favorendo l'eliminazione dell'acido urico.

Alcuni cibi ricchi di sodioAlimento Q.tà di sodio (mg) in 100 g di prodotto edibileMinestrone liofilizzato 5600Prosciutto crudo 2578Bresaola 1597Salsiccia di suino, fresca, cotta 1273Ketchup 1120Formaggio grana 700Carne bovina in scatola 656Prosciutto cotto 648Ostrica 510

Una vita sregolata:


le persone che svolgono una moderata e costante attività fisica, mangiano in modo equilibrato, non fumano e limitano il consumo di bevande alcoliche difficilmente soffrono di ritenzione idrica. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, questo tipo di disturbo non dipende da problemi di natura patologica, ma da uno stile di vita sbagliato. Anche per la ritenzione idrica, quindi, è bene seguire tutte quelle sane buone abitudini quotidiane che aiutano a mantenersi belli e forti: bere molta acqua, praticare sport regolarmente, non eccedere con gli alcolici, non fumare, seguire un'alimentazione equilibrata e ipocalorica ed evitare il più possibile la rabbia e le situazioni di forte stress.

La pillola e altri farmaci:

da sempre accusati di causare seri problemi di ritenzione idrica, in realtà il ruolo della pillola e di altri farmaci nell'accumulo dei liquidi nell'organismo non è tale da identificarli così spesso come l'origine del problema. Nel caso specifico della pillola, in particolare, la ritenzione idrica che può causare l'anticoncezionale va da 0 a 1 Kg di aumento di peso, praticamente insignificante. Fino a un aumento di 5-6 Kg di peso, infatti (escludendo i gravi casi patologici) è inverosimile attribuirne la causa alla ritenzione idrica.

Annapaola Medina



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