20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus
Quando il solvente dà assuefazione
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Lo spiccato interesse degli studenti delle scuole elementari per l'argomento, ha spinto i ricercatori del Laboratorio Nazionale di Brookhaven a indagare sugli effetti dell'inalazione di sostanze chimiche volatili, usate come droghe cosiddette inalanti. Il fenomeno, che in slang si chiama "huffing", consiste nell'inalazione di prodotti contenenti solventi, come vernici, colle e altri prodotti di uso domestico; l'effetto stupefacente è dato alcuni composti chimici tra cui il toluene, ampiamente usato a livello industriale.
I ricercatori sono stati in grado di produrre immagini che evidenziavano la localizzazione del toluene nel cervello e nell'organismo di cavie da laboratorio; la molecola è stata marcata, dai chimici dell'equipe, sostituendo un atomo di carbonio con un isotopo radioattivo, il C-11. Una volta iniettata la sostanza (e non fatta inalare, per controllarne meglio il dosaggio), una camera tomografica a emissione di positroni, che registra i segnali radioattivi, ha permesso di misurare il livello di radioisotopi in tutte le aree cerebrali e corporee.
I risultati hanno sorpreso gli stessi ricercatori: il toluene agisce nelle zone del cervello in cui risiedono i centri corrispondenti alle sensazioni di piacere e di appagamento, proprio dove agiscono altre droghe come la cocaina; cade quindi la teoria finora accreditata di aspecificità dei solventi secondo la quale gli inalanti si distribuivano omogeneamente. Successivamente il toluene diffonde nel resto del cervello e viene poi eliminato dall'organismo attraverso i reni.
Secondo i ricercatori, l'affinità per le aree cerebrali associate alle sensazioni di piacere e appagamento, come pure la rapida ricaptazione e evacuazione, e quindi la breve durata dell'effetto stupefacente spiegherebbero l'abuso di tali sostanze. Inoltre la specificità per le stesse aree bersaglio di droghe che danno dipendenza giustifica l'assuefazione nonché i disturbi sistemici a cui vanno incontro gli abituali consumatori: i cambiamenti che si verificano nelle zone colpite interrompono i normali processi di apprendimento e memoria più velocemente di altre droghe.
La tecnica di marcatura e monitoraggio sperimentata nella ricerca apre prospettive interessanti nell'identificazione degli effetti di un vasta gamma di solventi comunemente presenti nei prodotti per la pulizia, fino alla lacca per capelli; ragion per cui nessuno può ritenersi indenne da queste sostanze.
Simona Zazzetta
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Come agisce il toluene
I ricercatori sono stati in grado di produrre immagini che evidenziavano la localizzazione del toluene nel cervello e nell'organismo di cavie da laboratorio; la molecola è stata marcata, dai chimici dell'equipe, sostituendo un atomo di carbonio con un isotopo radioattivo, il C-11. Una volta iniettata la sostanza (e non fatta inalare, per controllarne meglio il dosaggio), una camera tomografica a emissione di positroni, che registra i segnali radioattivi, ha permesso di misurare il livello di radioisotopi in tutte le aree cerebrali e corporee.
I risultati hanno sorpreso gli stessi ricercatori: il toluene agisce nelle zone del cervello in cui risiedono i centri corrispondenti alle sensazioni di piacere e di appagamento, proprio dove agiscono altre droghe come la cocaina; cade quindi la teoria finora accreditata di aspecificità dei solventi secondo la quale gli inalanti si distribuivano omogeneamente. Successivamente il toluene diffonde nel resto del cervello e viene poi eliminato dall'organismo attraverso i reni.
La droga dei poveri
Secondo i ricercatori, l'affinità per le aree cerebrali associate alle sensazioni di piacere e appagamento, come pure la rapida ricaptazione e evacuazione, e quindi la breve durata dell'effetto stupefacente spiegherebbero l'abuso di tali sostanze. Inoltre la specificità per le stesse aree bersaglio di droghe che danno dipendenza giustifica l'assuefazione nonché i disturbi sistemici a cui vanno incontro gli abituali consumatori: i cambiamenti che si verificano nelle zone colpite interrompono i normali processi di apprendimento e memoria più velocemente di altre droghe.
La tecnica di marcatura e monitoraggio sperimentata nella ricerca apre prospettive interessanti nell'identificazione degli effetti di un vasta gamma di solventi comunemente presenti nei prodotti per la pulizia, fino alla lacca per capelli; ragion per cui nessuno può ritenersi indenne da queste sostanze.
Simona Zazzetta
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