06 marzo 2015
Lesioni muscolari recidivanti
Tags:
28 febbraio 2015
Lesioni muscolari recidivanti
sono una donna di 54 anni. Da 1 anno ho tumefazioni cutanee recidivanti (gluteo, parete addome, parte superiore della coscia ), che compaiono ogni 5-6 mesi, spontanee e improvvise, molto dolenti, grandi come mandarino, scompaiono da sole dopo 2-3 settimane di riposo. Non faccio attività sportiva e ho lavoro sedentario. Ecografia evidenzia microlacerazioni muscolari con versamento ematico e edema. Esami di sangue di routine nella norma. cosa potrebbe essere e cosa devo indagare? a quale specialista mi devo rivolgere (reumatologo, neurologo o altro )?Risposta del 05 marzo 2015
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Chieda il parere di un reumatologo.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)
Risposta del 06 marzo 2015
Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO SCRIVANO
Gentile Utente,
rilevo qualche discrepanza nella Sua richiesta. Lei la inoltra in una sezione dedicata alla "circolazione sanguigna" e parla di "lesioni MUSCOLARI recidivanti" nell'oggetto della richiesta, ma di "tumefazioni CUTANEE recidivanti" nel contesto della descrizione.
In questo modo, è difficile comprendere anche quale sia l'esatta localizzazione delle lesioni, cosa che fa la differenza. Una microlacerazione muscolare non riesco a vederla, in prima istanza, come possibile causa di tumefazione della grandezza di un mandarino. A mio parere, non è possibile procedere nell'iter diagnostico senza avere stabilito con precisione l'ubicazione delle lesioni; l'interessamento di una struttura piuttosto che di un'altra implica ipotesi diagnostiche affatto differenti.
SE LE LESIONI DOVESSERO ESSERE LOCALIZZATE NEL SOTTOCUTE la sua descrizione potrebbe orientare, tra le ipotesi da verificare, verso una sindrome di Christian Weber (Panniculite recidivante febbrile non suppurativa) o, in assenza di febbre, verso una sindrome di Rothmann Makai, (lipogranulomatosi sottocutanea ), che, clinicamente parlando, è una variante afebbrile della prima. La diagnosi di ambedue, così come per le altre panniculiti, resta comunque bioptica.
Riguardo allo specialista a cui rivolgersi, la risposta sarebbe quindi. . . a quello in grado di fare la diagnosi. Cioè, intendo dire che qui le qualifiche formali perdono di importanza, mentre ne guadagna la capacità di individuare le possibile ipotesi diagnostiche e di discriminare tra esse.
Cordialità
Vincenzo Scrivano
Dott. Vincenzo Scrivano
Medicina Territoriale
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
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