23 aprile 2024
Atenololo Aristo
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Cos'è Atenololo Aristo (atenololo)
Atenololo Aristo è un farmaco a base di atenololo, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti selettivi.
A cosa serve Atenololo Aristo e perchè si usa
- Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale
- Angina pectoris
- Aritmie
- Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto
Indicazioni: come usare Atenololo Aristo, posologia, dosi e modo d'uso
Adulti
- Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale
100 mg al giorno. Di solito il pieno effetto antiipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, è possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando ATENOLOLO ARISTO con altri farmaci antiipertensivi. In particolare, la somministrazione contemporanea di atenololo con un diuretico determina un effetto antiipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci.
- Angina pectoris
La maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di 100 mg al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene, generalmente, un ulteriore beneficio.
- Aritmie
Si consiglia una posologia di mantenimento, per via orale, di 50 - 100 mg al giorno
- Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto
Successivamente alla stabilizzazione del paziente, si consiglia una terapia di mantenimento, per via orale, alla dose di 100 mg al giorno.
Qualora compaia bradicardia e/o ipotensione (di entità tale da richiedere un intervento terapeutico) o altri gravi effetti collaterali, l'atenololo deve essere sospeso.
Anziani
Può rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Bambini
Non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico di atenololo; pertanto, se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini.
Insufficienza renale
Poiché l'atenololo è escreto per via renale, è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale.
Non si verifica accumulo significativo di atenololo nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min. (il limite normale è di 100 - 150 ml/min.).
Nei pazienti con clearance creatininica di 15 - 35 ml/min. (equivalente a 3,4 - 6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giorni alterni.
Per i pazienti con clearance creatininica <15 ml/min. (equivalente a 6,8 mg % di creatininemia), la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni.
Ai pazienti in emodialisi, l'atenololo deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta; la somministrazione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Atenololo Aristo
Ipersensibilità individuale accertata verso i componenti del prodotto. Bradicardia; shock cardiogeno; ipotensione; acidosi metabolica; gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica; blocco atrioventricolare di 2° e 3° grado; malattia del nodo del seno, feocromocitoma non trattato; scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata.
L'atenololo non deve essere associato a terapia con calcio antagonisti ad effetto inotropo negativo (es. Verapamil e Diltiazem).
Controindicato in età pediatrica (v. par. 4.2.)
Atenololo Aristo può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'atenololo attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale.
Non sono stati effettuati studi sull'impiego di atenololo nel 1° trimestre di gravidanza, e pertanto, non può essere esclusa la possibilità di un danno fetale.
L'atenololo è stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel 3° trimestre. L'uso di atenololo in donne gravide, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata, è stato associato ad un ritardo della crescita intra-uterina.
L'uso dell'atenololo, in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla, richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel 1° e 2° trimestre di gestazione.
Allattamento
Si riscontra un accumulo significativo di atenololo nel latte materno. Deve essere adottata cautela quando l'atenololo viene somministrato a donne che allattano.
Quali sono gli effetti indesiderati di Atenololo Aristo
Sistema cardiovascolare: bradicardia, deterioramento della funzionalità cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, ipotensione, ipotensione posturale che può essere associata a sincope; freddo alle estremità, nei pazienti sensibili si può aggravare un blocco cardiaco, claudicazione intermittente; fenomeno di Raynaud.
Sistema nervoso centrale: capogiri; cefalea; cambiamenti dell'umore; incubi notturni; psicosi e allucinazioni; disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri β-bloccanti. Aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria.
Sistema nervoso periferico: parestesia.
Sistema gastrointestinale: bocca secca, disturbi gastrointestinali
Ematologici: porpora, trombocitopenia, granulocitopenia.
Sistema tegumentario: alopecia, secchezza agli occhi, reazioni cutanee di tipo psoriasico, aggravamento della psoriasi, rash cutaneo; eruzioni eritematose.
Sistema respiratorio: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo.
Organi di senso: disturbi visivi.
Altri: affaticamento, è stato osservato un aumento di anticorpi antinucleo, tuttavia non è chiara la rilevanza clinica.
L'eventuale comparsa occasionale di porpora, trombocitopenia, granulocitopenia, eruzioni eritematose richiede l'interruzione del trattamento.
Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopra elencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
Patologie correlate:
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Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico