Catapresan

25 aprile 2024

Catapresan


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Cos'è Catapresan (clonidina cloridrato)


Catapresan è un farmaco a base di clonidina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antipertensivi ad azione centrale. E' commercializzato in Italia da Ottopharma S.r.l

Confezioni e formulazioni di Catapresan disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Catapresan disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Catapresan e perchè si usa


Crisi ipertensive e casi di ipertensione in cui sussiste un'impossibilità temporanea alla somministrazione orale o questa non si dimostra abbastanza efficace. La via parenterale è riservata ai casi ospedalizzati.

Indicazioni: come usare Catapresan, posologia, dosi e modo d'uso


Il trattamento dell'ipertensione richiede una costante supervisione da parte del medico.

La dose di Catapresan deve essere individuata in funzione della risposta pressoria del singolo paziente.

Nelle crisi ipertensive e nei pazienti ospedalizzati si può ricorrere a Catapresan fiale.

La somministrazione per via sottocutanea o intramuscolare di Catapresan soluzione iniettabile deve essere effettuata ponendo il paziente in posizione supina onde evitare occasionali fenomeni ortostatici.

L'iniezione può essere praticata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa lenta (1 fiala diluita in almeno 10 ml di soluzione salina fisiologica, durata dell'iniezione 10 minuti). Per l'infusione endovenosa si consiglia una dose di 0,2 microgrammi/kg/min. La velocità di infusione non deve superare i 0,5 microgrammi/kg/min per evitare aumenti pressori transitori. Per infusione non deve essere superata la dose di 150 microgrammi.

Se necessario, le fiale possono essere somministrate per via parenterale 4 volte al giorno.

Insufficienza renale

La dose deve essere corretta:
  • in funzione della risposta individuale all'antiipertensivo, che può essere molto variabile nei pazienti affetti da insufficienza renale;
  • in funzione del grado di compromissione renale.
È necessario un attento monitoraggio. Poiché solo una minima frazione di clonidina viene eliminata mediante l'emodialisi routinaria, non vi è alcuna necessità di somministrare ulteriormente il farmaco dopo la dialisi.

Popolazione pediatrica

L'evidenza a supporto dell'uso di clonidina in bambini ed adolescenti di età inferiore a 18 anni è insufficiente. L'uso di clonidina non è pertanto raccomandato nei soggetti pediatrici al di sotto dei 18 anni di età.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Catapresan


Catapresan non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilità accertata al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e a pazienti con bradiaritmia grave causata o da malattia del nodo del seno o da blocco atrio-ventricolare di 2° o 3° grado.

Catapresan può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

I dati relativi all'uso di clonidina in donne in gravidanza sono in numero limitato.

Durante la gravidanza, Catapresan, come ogni farmaco, va somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Si raccomanda un attento monitoraggio della madre e del bambino.

La clonidina attraversa la barriera placentare e può ridurre il ritmo cardiaco del feto. Non vi sono dati sufficienti riguardanti l'effetto a lungo termine dell'esposizione prenatale al farmaco.

Durante la gravidanza le forme orali di clonidina sono da preferirsi. La somministrazione endovenosa di clonidina deve essere evitata.

Dopo il parto può verificarsi un transitorio aumento nella pressione arteriosa del neonato.

Allattamento

Clonidina viene escreta nel latte materno. Tuttavia, esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di clonidina sui neonati. L'uso di Catapresan non è quindi raccomandato durante l'allattamento.

Fertilità

Non sono stati condotti studi clinici sull'effetto di clonidina sulla fertilità umana. Gli studi con clonidina sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sull'indice di fertilità (vedere paragrafo 5.3 “Dati preclinici di sicurezza“).

Quali sono gli effetti indesiderati di Catapresan


La maggior parte degli effetti indesiderati sono lievi e tendono a diminuire nel corso della terapia.

Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie:

Molto comune ≥ 1/10

Comune ≥ 1/100 < 1/10

Non comune ≥ 1/1.000 < 1/100

Raro ≥ 1/10.000 < 1/1.000

Molto raro < 1/10.000

Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

Patologie endocrine:

Raro: Ginecomastia.

Disturbi psichiatrici:

Comune: Depressione, disturbi del sonno.

Non comune: Percezione delirante, allucinazioni, incubi.

Non nota: Stato confusionale, riduzione della libido.

Patologie del sistema nervoso:

Molto comune: Vertigini, sedazione.

Comune: Cefalea.

Non comune: Parestesia.

Patologie dell'occhio:

Raro: Riduzione del flusso lacrimale.

Non noto: Disturbi dell'accomodazione.

Patologie cardiache:

Non comune: Bradicardia sinusale.

Raro: Blocco atrio-ventricolare.

Non nota: Bradiaritmie.

Patologie vascolari:

Molto comune: Ipotensione ortostatica.

Non comune: Sindrome di Raynaud.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Raro: Secchezza della mucosa nasale.

Patologie gastrointestinali:

Molto comune: Secchezza delle fauci.

Comune: Stipsi, nausea, dolore alle ghiandole salivari, vomito.

Raro: Pseudo-ostruzioni del grande intestino.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Non comune: Prurito, rash, orticaria.

Raro: Alopecia.

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:

Comune: Disfunzione erettile.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Comune: Stanchezza.

Non comune: Malessere.

Esami diagnostici:

Raro: Aumento della glicemia.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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