Clindamicina Same

20 aprile 2024

Clindamicina Same


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Cos'è Clindamicina Same (clindamicina fosfato)


Clindamicina Same è un farmaco a base di clindamicina fosfato, appartenente al gruppo terapeutico Antiacne antibatterici. E' commercializzato in Italia da Savoma Medicinali S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Clindamicina Same disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Clindamicina Same disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Clindamicina Same e perchè si usa


Trattamento locale dell'acne volgare.

Indicazioni: come usare Clindamicina Same, posologia, dosi e modo d'uso


Applicare 1-2 volte al giorno, secondo indicazione medica, uno strato sottile di CLINDAMICINA SAME gel sulle zone interessate.

Lavare e asciugare la cute prima di applicare il medicinale.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Clindamicina Same


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in particolare verso la Clindamicina e la Lincomicina.

Soggetti con precedenti di enterite, colite ulcerativa e colite associata all'uso di antibiotici, includendo la colite pseudomembranosa.

Clindamicina Same può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Uso in gravidanza

Non sono stati condotti studi adeguati nelle donne durante la gravidanza. L'impiego del prodotto durante la gravidanza deve essere effettuato solo nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

Uso durante l'allattamento

Non è noto se la clindamicina dopo l'applicazione topica venga escreta nel latte materno; è invece dimostrata tale presenza dopo la somministrazione orale e parenterale. A causa dei potenziali effetti indesiderati nei lattanti, deve essere presa in considerazione l'interruzione dell'allattamento o l'interruzione del medicinale, in funzione dell'importanza del medicinale per la madre.

Come regola generale è consigliabile evitare la concomitanza tra allattamento e terapia, dal momento che molti farmaci vengono escreti nel latte materno.

Quali sono gli effetti indesiderati di Clindamicina Same


Con l'uso delle formulazioni topiche si assiste ad un assorbimento sistemico dell'antibiotico attraverso la cute.

In seguito all'impiego di Clindamicina topica sono stati segnalati i seguenti effetti collaterali:

Patologie dell'occhio: irritazione oculare.

Patologie gastrointestinali: dolore addominale, disturbi gastrointestinali, nausea.

Infezioni ed infestazioni: follicolite da Gram-negativi.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema, eritema multiforme, orticaria, gonfiore del viso, della gola e delle labbra, secchezza della cute o desquamazione, sensazione di bruciore, pelle grassa, dermatite da contatto.

Casi di diarrea, diarrea sanguinosa e colite (comprendenti colite pseudomembranosa) sono stati segnalati come reazioni indesiderate in pazienti trattati con formulati di Clindamicina ad uso locale.

I sintomi possono manifestarsi dopo pochi giorni, settimane o mesi successivamente all'inizio del trattamento con Clindamicina. È stato anche osservato che essi possono comparire anche alcune settimane dopo l'interruzione della terapia con Clindamicina.

Studi hanno evidenziato come una tossina prodotta da Clostridium difficile sia responsabile della colite associata all'uso di antibiotici.

La colite è abitualmente caratterizzata da una diarrea severa persistente e forti crampi addominali e può essere associata con l'espulsione di sangue e muco.

L'esame endoscopico può rivelare la presenza di colite pseudomembranosa.

Alla comparsa di diarrea in forma significativa, il trattamento con il farmaco deve essere interrotto.

In presenza di forme severe dovrebbe essere presa in considerazione l'opportunità di effettuare una endoscopia intestinale.

Gli agenti antiperistaltici come derivati dell'oppio e difenossilato con atropina possono prolungare e/o peggiorare le condizioni.

In questi casi è necessaria l'immediata sospensione del farmaco e l'istituzione di idonea terapia (vancomicina per os, somministrazione di liquidi ed elettroliti).

È stato osservato come la vancomicina risulti efficace nel trattamento della colite pseudomembranosa da Clostridium difficile associata all'uso di antibiotici. Il dosaggio abituale nell'adulto risulta di 500 mg - 2 g/die di vancomicina per os suddivisa in tre-quattro dosi per 7-10 giorni. Casi lievi di colite possono rispondere alla interruzione del trattamento con Clindamicina. I casi moderati o severi devono essere trattati prontamente mediante integrazione con fluidi, elettroliti e proteine.

È stato osservato come la Colestiramina ed il Colestipolo siano in grado di legare la tossina in vitro.

Se una resina e la vancomicina vengono somministrate contemporaneamente può risultare opportuno somministrare ciascuno dei due farmaci in tempi diversi.

Corticosteroidi somministrati per via sistemica e/o clistere possono risultare utili nell'alleviare la colite.

Altre cause di colite dovrebbero tuttavia essere prese in considerazione.

Deve essere effettuata una accurata indagine in merito a precedenti sensibilità a farmaci ed altri allergeni.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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