Dalacin-C Fosfato

29 marzo 2024

Dalacin-C Fosfato


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Cos'è Dalacin-C Fosfato (clindamicina fosfato)


Dalacin-C Fosfato è un farmaco a base di clindamicina fosfato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici lincosamidici. E' commercializzato in Italia da Pfizer S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Dalacin-C Fosfato disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Dalacin-C Fosfato disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Dalacin-C Fosfato e perchè si usa


La clindamicina è indicata nel trattamento delle gravi infezioni sostenute da germi anaerobi sensibili, nonché nel trattamento delle gravi infezioni sostenute da stafilococchi, streptococchi e pneumococchi.

Un trattamento con clindamicina, per lo più associata ad un antibiotico aminoglicosidico, può essere preso in considerazione come alternativa nella terapia di infezioni ginecologiche e pelviche acute da Chlamydia trachomatis quando l'impiego dell'antibiotico di scelta, le tetracicline, è controindicato.

La clindamicina si è dimostrata efficace nel trattamento di infezioni da stafilococchi resistenti ad altri antibiotici; prima dell'impiego è necessario tuttavia eseguire opportuni test microbiologici al fine di stabilire la sensibilità in vitro del germe verso l'antibiotico.

Trattamento delle infezioni opportunistiche da Toxoplasma gondii e Pneumocystis jiroveci in pazienti immunocompromessi.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Dalacin-C Fosfato


Ipersensibilità alla clindamicina, alla lincomicina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Il farmaco è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Per il suo contenuto in alcool benzilico, clindamicina fosfato soluzione iniettabile non deve essere somministrato ai nati prematuri, ai neonati, ai bambini al di sotto dei 2 anni (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).

Dalacin-C Fosfato può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza
Gli studi sulla tossicità riproduttiva condotti su ratti e conigli a seguito di somministrazione per via orale e sottocutanea non hanno mostrato segni di compromissione della fertilità o di danni al feto causati dalla clindamicina, se non a dosi tali da indurre tossicità nella madre. Non sempre gli studi sulla riproduzione negli animali sono predittivi della risposta nella specie umana.

Nella specie umana la clindamicina attraversa la placenta. Dopo dosi ripetute, le concentrazioni nel liquido amniotico sono risultate pari al 30% circa delle concentrazioni nel sangue materno.

Negli studi clinici su donne in gravidanza, la somministrazione sistemica di clindamicina nel secondo e nel terzo trimestre non è risultata associata a un aumento della frequenza delle anomalie congenite. Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne nel primo trimestre di gravidanza.

In gravidanza la clindamicina deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria (vedere paragrafo 4.4).

Dalacin C Fosfato contiene alcool benzilico come conservante. L'alcol benzilico può attraversare la placenta. (vedere paragrafo 4.4)

Allattamento
La clindamicina, a seguito di somministrazione per via orale e parenterale, è stata rinvenuta nel latte materno umano in concentrazioni tra < 0,5 e 3,8 mcg/ml.
La clindamicina può causare effetti collaterali sulla flora gastrointestinale del neonato allattato con latte materno come diarrea, sangue nelle feci, candidosi o eruzioni cutanee. Pertanto, non deve essere utilizzata nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.3)
Se per una madre che allatta è necessaria la clindamicina per via orale o endovenosa, deve essere utilizzato un medicinale alternativo o deve essere sospeso l'allattamento. I benefici dell'allattamento al seno sullo sviluppo e sulla salute del bambino devono essere considerati insieme al bisogno clinico di clindamicina per la madre.

Dalacin C Fosfato contiene alcool benzilico come conservante (vedere paragrafo 4.4)

Fertilità
Gli studi sulla fertilità nei ratti trattati con clindamicina per via orale non hanno mostrato effetti sulla fertilità o sulla capacità riproduttiva.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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