Depalgos

25 aprile 2024

Depalgos


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Cos'è Depalgos (oxicodone + paracetamolo)


Depalgos è un farmaco a base di oxicodone + paracetamolo, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da L. Molteni & C. dei F.lli Alitti Società di Esercizio S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Depalgos disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Depalgos disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Depalgos e perchè si usa


  • Trattamento del dolore di origine degenerativa da moderato a grave in corso di malattie muscolo-osteoarticolari non controllato da (FANS)/paracetamolo utilizzati da soli.
  • Trattamento del dolore di origine oncologica da moderato a grave.

Indicazioni: come usare Depalgos, posologia, dosi e modo d'uso


DEPALGOS è indicato esclusivamente in pazienti di età superiore a 18 anni.

La posologia dipende dall'intensità del dolore e da eventuali precedenti trattamenti con analgesici.

In ogni caso, non si devono mai superare 4000 mg di paracetamolo al giorno o 80 mg di ossicodone al giorno.

Per l'assunzione, le compresse effervescenti devono essere sciolte in un bicchiere di acqua.

TRATTAMENTO DEL DOLORE DI ORIGINE DEGENERATIVA DA MODERATO A GRAVE IN CORSO DI MALATTIE MUSCOLO-OSTEOARTICOLARI NON CONTROLLATO DA FANS/PARACETAMOLO UTILIZZATI DA SOLI

Si deve iniziare il trattamento con una compressa effervescente da “5 mg / 325 mg“ ogni 6-8 ore.

Continuare la terapia fino ad un adeguato controllo del dolore.

Se necessario, la dose può essere aumentata in funzione della risposta del paziente utilizzando i dosaggi di DEPALGOS disponibili, in 3-4 somministrazioni giornaliere. Generalmente, il periodo di circa un mese è sufficiente per raggiungere un adeguato controllo del dolore.

DOLORE DI ORIGINE ONCOLOGICA DA MODERATO A GRAVE

Posologia iniziale
  • Pazienti che ricevono oppiacei per la prima volta o con dolore non controllato da altri oppiacei deboli:
    La dose giornaliera è rappresentata da una compressa effervescente “5 mg/325 mg“ ogni 6 ore.
  • Pazienti già trattati in precedenza con oppiacei forti:
    La dose giornaliera iniziale deve essere determinata in funzione della dose giornaliera di oppiaceo assunta in precedenza. Per il calcolo della dose giornaliera iniziale occorre considerare che il rapporto di equi-analgesia tra ossicodone per via orale e morfina per via orale è indicativamente di 1 a 2 (cioè 10 mg di ossicodone corrispondono a 20 mg di morfina).
    La dose totale ottenuta viene suddivisa e somministrata ogni 6 ore, utilizzando le compresse più appropriate fra i dosaggi disponibili (“5 mg / 325 mg“, “10 mg / 325 mg“ e “20 mg / 325 mg“).
Adattamento della posologia

Se le dosi prescritte si rivelano insufficienti, il dosaggio può essere progressivamente aumentato utilizzando i dosaggi disponibili “5 mg / 325 mg“, “10 mg / 325 mg“ e “20 mg / 325 mg“ fino ad ottenere il controllo del dolore e tenendo presenti i dosaggi massimi giornalieri sopra riportati.

Se si rende necessario un trattamento ripetuto o prolungato, è consigliabile che questo sia intervallato con pause terapeutiche, effettuando un monitoraggio attento e regolare del paziente.

In ogni caso si deve evitare una brusca interruzione del trattamento, effettuando una progressiva riduzione del dosaggio (v. anche paragrafo 4.4).

Pazienti affetti da insufficienza epatica o renale lievi-moderate

La concentrazione plasmatica del farmaco può risultare aumentata in caso di insufficienza epatica o renale di grado lieve o moderato. Pertanto, in questi gruppi di pazienti il trattamento deve sempre essere iniziato dal dosaggio più basso: “5 mg / 325 mg“ ogni 8 ore ed improntato alla massima cautela, monitorando regolarmente la funzione epatica e/o renale (v. anche paragrafo 4.4).

Pazienti anziani

Nei pazienti anziani (età > 65 anni), è opportuno iniziare il trattamento dal dosaggio più basso: “5 mg / 325 mg“; a seconda dello stato generale del paziente, inoltre, l'intervallo tra due somministrazioni, se ritenuto necessario, può essere aumentato (da 6 ore a 8-12 ore).

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Depalgos


  • Ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti di età inferiore a 18 anni.
  • Porfiria.
  • Insufficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi e grave anemia emolitica.
  • Insufficienza epatocellulare grave.
  • Insufficienza renale grave.
  • Insufficienza respiratoria.
  • Asma bronchiale in fase acuta o di grado severo.
  • Ipercapnia.
  • Ileo paralitico.
  • Allattamento (v. anche paragrafo 4.6).
Il prodotto è inoltre controindicato nei pazienti in trattamento con farmaci inibitori delle monoaminossidasi e con antidepressivi triciclici o inibitori del reuptake della serotonina. In questi casi la terapia analgesica può essere intrapresa dopo due settimane dalla sospensione del precedente trattamento.

Depalgos può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non esistono attualmente dati sufficienti per valutare un eventuale effetto malformativo o teratogeno di DEPALGOS quando somministrato durante la gravidanza.

L'uso di DEPALGOS durante la gravidanza è pertanto sconsigliato.

Allattamento

Sebbene l'ossicodone venga escreto nel latte materno in basse concentrazioni, esso può causare depressione respiratoria nel neonato. Pertanto, DEPALGOS non deve essere utilizzato durante l'allattamento.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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