Diclangel

25 aprile 2024

Diclangel


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Cos'è Diclangel (diclofenac sodico)


Diclangel è un farmaco a base di diclofenac sodico, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS.

A cosa serve Diclangel e perchè si usa


Per trattamenti a breve termine

Sollievo sintomatico locale del dolore acuto da stiramenti, distorsioni o contusioni in seguito a traumi superficiali.

Indicazioni: come usare Diclangel, posologia, dosi e modo d'uso


A seconda delle dimensioni della zona di cute da trattare, applicare 2-4 g di DICLANGEL (quantitativo di dimensione variabile tra una ciliegia e una noce) 3-4 volte al giorno sulle parti interessate e far penetrare massaggiando leggermente.

Al fine di facilitare l'assorbimento del principio attivo, DICLANGEL può essere applicato con la ionoforesi e deve essere associato al catodo (il polo carico negativamente).

Adolescenti al di sopra dei 14 anni:

Negli adolescenti dai 14 anni in poi, se questo prodotto è necessario per più di 7 giorni per alleviare il dolore o se i sintomi peggiorano, il paziente e/o i genitori devono consultare il medico.

Bambini e adolescenti al di sotto dei 14 anni:

Ci sono dati insufficienti sulla sicurezza ed efficacia in bambini e adolescenti di età inferiore ai 14 anni (vedere anche paragrafo 4.3 “Controindicazioni“).

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Diclangel


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

DICLANGEL è inoltre controindicato in pazienti nei quali si sono verificati attacchi d'asma, orticaria o rinite acuta a seguito dell'assunzione di acido acetilsalicilico ed altri antiinfiammatori non steroidei (FANS).

Bambini e adolescenti:

L'uso nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 14 anni è controindicato.

Terzo trimestre di gravidanza.

Diclangel può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

La concentrazione sistemica di diclofenac confrontata con formulazioni orali, è più bassa dopo somministrazione topica. Facendo riferimento all'esperienza con trattamento con FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue:

L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale.

Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il diclofenac è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile e la durata del trattamento più breve possibile.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;

la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, il diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Allattamento

Come altri FANS, il diclofenac passa nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di DICLANGEL non sono previsti effetti sul lattante. A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto deve essere usato durante l'allattamento solo sotto consiglio di un professionista sanitario. In questa circostanza, DICLANGEL non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, né altrove su aree estese di pelle o per un periodo prolungato di tempo (vedere paragrafo 4.4).


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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