23 aprile 2024
Fraxodi
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Cos'è Fraxodi (nadroparina calcica)
Fraxodi è un farmaco a base di nadroparina calcica, appartenente al gruppo terapeutico Eparine.
A cosa serve Fraxodi e perchè si usa
Trattamento delle trombosi venose profonde.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Fraxodi
Nadroparina è controindicata nei casi di:
- ipersensibilità al principio attivo nadroparina, all'eparina o ai suoi derivati, comprese altre eparine a basso peso molecolare, o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- anamnesi positiva per trombocitopenia con nadroparina (vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego)
- sanguinamento attivo o aumentato rischio emorragico legati a disturbi dell'emostasi, ad eccezione della coagulazione intravascolare disseminata non indotta da eparina
- lesioni organiche a rischio di sanguinamento (ulcera peptica in fase attiva, retinopatie, sindrome emorragica)
- accidenti cerebrovascolari emorragici
- endocardite infettiva acuta
- insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) in pazienti che ricevono trattamento per trombosi venosa profonda
- nefropatie e pancreopatie gravi, ipertensione arteriosa grave, traumi cranio encefalici gravi nel periodo postoperatorio
- l'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva è controindicata in quei pazienti che ricevono eparina a basso peso molecolare per uso terapeutico.
Fraxodi può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Gli studi nell'animale non hanno evidenziato alcuna attività teratogena o fetotossica. Tuttavia, esistono solo dati clinici limitati riguardanti il passaggio di nadroparina attraverso la placenta nelle donne in gravidanza. Pertanto l'uso di nadroparina in gravidanza non è consigliato a meno che i benefici terapeutici superino i possibili rischi.
Allattamento
Le informazioni sull'escrezione di nadroparina nel latte materno sono limitate. Le attuali conoscenze indicano che, per effetto delle dimensioni molecolari delle eparine a basso peso molecolare e dell'inattivazione gastrointestinale, il passaggio nel latte materno e l'assorbimento per via orale da parte del lattante è trascurabile. Tuttavia, come precauzione, alle madri che allattano e che ricevono nadroparina deve essere consigliato di non allattare.
Fertilità
Non esistono studi clinici sull'effetto di nadroparina sulla fertilità
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico