Genlip

28 marzo 2024

Genlip


Tags:


Cos'è Genlip (gemfibrozil)


Genlip è un farmaco a base di gemfibrozil, appartenente al gruppo terapeutico Ipolipemizzanti. E' commercializzato in Italia da Teofarma

Confezioni e formulazioni di Genlip disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Genlip disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Genlip e perchè si usa


Dislipidemie caratterizzate da aumento dei trigliceridi che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico.


Indicazioni: come usare Genlip, posologia, dosi e modo d'uso


La dose consigliata è di 1200 mg giornalieri: 2 compresse da 600 mg, da assumere prima dei pasti principali. La dose può essere ridotta a 1 compressa da 900 mg, da assumere alla sera, una volta ottenuto un soddisfacente risultato sul quadro lipidemico.

Durante la terapia con Genlip vanno rispettate le necessarie misure dietetiche.


Controindicazioni: quando non dev'essere usato Genlip


Insufficienza renale e/o epatica, compresa la cirrosi biliare primitiva. Preesistenti affezioni calcolotiche della cistifellea.

Ipersensibilità accertata al farmaco.


Genlip può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


L'innocuità del farmaco somministrato durante la gravidanza e l'allattamento non è stata accertata.


Quali sono gli effetti indesiderati di Genlip


Gli effetti collaterali più frequentemente riscontrati sono rappresentati in ordine di frequenza decrescente da: dolore addominale, dolore epigastrico, diarrea, nausea, vomito e flatulenza. Talora sono stati descritti: rash, dermatite, prurito, orticaria, cefalea. vertigine, offuscamento del visus, dolore alle estremità, anemia, eosinofilia, leucopenia.

Le lievi e sporadiche riduzioni dell'ematocrito e dei leucociti si normalizzano di regola senza interruzioni del trattamento.

Gli sporadici aumenti delle SGOT e SGPT, della LOH, della fosfatasi alcalina che si sono osservati durante terapia con gemfibrozil rientrano nella norma quando il trattamento è stato interrotto.

Altre reazioni secondarie riportate di cui però non è sicura la relazione causale con la somministrazione di gemfibrozil sono: secchezza delle fauci, anoressia, stipsi, meteorismo, dispepsia, dolori alla schiena, artralgie, crampi muscolari, mialgia, insonnia, parestesia, tinnitus, astenia, malessere.



Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



Farmaci e integratori:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa