Laser

18 aprile 2024

Laser


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Laser (naproxene)


Laser è un farmaco a base di naproxene, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS.

A cosa serve Laser e perchè si usa


Artrosi (coxartrosi, spondiloartrosi, gonartrosi, artrosi cervicale e dorsale), artrite reumatoide, artropatia gottosa, lombosciatalgie, mialgie, nevralgie, periartriti, fibromiositi, sindromi radicolari.

Indicazioni: come usare Laser, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Una compressa a rilascio modificato di Laser 750 mg una volta al dì (durante il pasto di mezzogiorno o della sera).

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (Vedere paragrafo 4.4.).

Anziani

La posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione del dosaggio sopraindicato.

Modo di somministrazione Uso orale.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Laser


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Ulcera gastroduodenale ed ulcera peptica in atto.
  • Colite ulcerosa.
  • Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazioneo sanguinamento).
  • Severa insufficienza cardiaca.
  • A causa della possibilità di sensibilità crociata, LASER è controindicato nei pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico e/o altri FANS inducano manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria, rinite, reazioni anafilattiche o anafilattoidi.
  • Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
  • Bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni, salvo a giudizio del medico ed in casi di assoluta necessità.

Laser può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'uso di LASER, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza (vedere paragrafo 4.4). Il prodotto è controindicato durante la gravidanza e l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto odi malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1 % a circa l'1.5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalità embrio-fetale.

Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di FANS può causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed è in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, sono stati riportati casi di costrizioni del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti dopo la sospensione del trattamento.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre

il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (prematura costrizione /chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale (vedi sopra);
la madre e il neonato, altermine della gravidanza, a:
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse
  • inibizione delle contrazioni uterine che comportano ritardo o prolungamento del travaglio.
Di conseguenza, LASER è controindicato durante la gravidanza (vedi paragrafi 4.3 e 5.3).

L'uso del farmaco in prossimità del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco può provocare se somministrato in tale periodo, alterazioni all'emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per il nascituro.

Fertilità

La somministrazione di LASER dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità (vedere paragrafo 4.4).

Quali sono gli effetti indesiderati di Laser


Patologie cardiache/Patologie vascolari

In associazione con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.

Le medicine come LASER possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggie per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi, per es. infarto del miocardio o ictus (vedere paragrafo 4.4).

Sono stati segnalati tachicardia, dispnea ed edema periferico lieve, scompenso cardiaco, vasculite.

Patologie gastrointestinali

gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazioni, o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di LASER sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale e epigastrico, pirosi gastrica, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4 “).

Meno frequentemente sono state riscontrate gastriti.

Occasionalmente possono verificarsi sanguinamenti del tratto gastrointestinale, ulcera peptica e colite.

Patologie del Sistema Nervoso

cefalea, sonnolenza, insonnia e difficoltà di concentrazione, meningite asettica Raramente sono state riportate: convulsioni.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eruzioni cutanee, prurito, ecchimosi, orticaria, angioedema ed eritema multiforme, eruzione fissa da farmaci.

Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente).

Raramente sono state riportate reazioni di ipersensibilità a Naprossene e Naprossene sodico, polmonite eosinofila, reazioni di fotosensibilità, broncospasmo, edema della laringe.

Raramente è stata riportata alopecia.

Patologie del sistema emolinfopoietico

Sporadicamente si sono verificate alterazioni quali trombocitopenia, granulocitopenia, anemia aplastica o emolitica.

Patologie dell'orecchio e del labirinto Ronzii auricolari, vertigini

Patologie epatobiliari Ittero, epatite grave

Patologie renali e urinarie

Riduzione della funzionalità renale, ematuria

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Sensazione di sete

Esami diagnostici

Alterazioni dei test di funzionalità epatica.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Raramente è stato riportato iperkaliemia.


Possono inoltre verificarsi patologie dell'occhio.Come per altri antinfiammatori non steroidei, possono verificarsi reazioni di tipo anafilattico o anafilattoidi anche gravi in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti a questa classe.

Si sono altresì riscontrati isolati casi di emorragia rettale, tenesmo e proctite. L'incidenza di tali effetti è tuttavia bassa.

Può diminuire l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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