Levotiroxina Teva

29 marzo 2024

Levotiroxina Teva


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Cos'è Levotiroxina Teva (levotiroxina sodica)


Levotiroxina Teva è un farmaco a base di levotiroxina sodica, appartenente al gruppo terapeutico Ormoni tiroidei. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale

Confezioni e formulazioni di Levotiroxina Teva disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Levotiroxina Teva disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Levotiroxina Teva e perchè si usa


  • Ipotiroidismo
  • Profilassi contro il gozzo ricorrente successivo alla resezione del gozzo eutiroideo
  • Gozzo benigno eutiroideo
  • Terapia soppressiva e sostitutiva delle patologie maligne della tiroide, specialmente post-tiroidectomia.
25 microgrammi
  • Co-terapia nel trattamento antitiroideo dell'ipertiroidismo, una volta raggiunto lo stato eutiroideo.
50 microgrammi
  • Co-terapia nel trattamento antitiroideo dell'ipertiroidismo, una volta raggiunto lo stato eutiroideo.
75 microgrammi
  • Co-terapia nel trattamento antitiroideo dell'ipertiroidismo, una volta raggiunto lo stato eutiroideo.
100 microgrammi
  • Co-terapia nel trattamento antitiroideo dell'ipertiroidismo, una volta raggiunto lo stato eutiroideo.
  • Test di soppressione tiroidea.
150 microgrammi
  • Test di soppressione tiroidea.
200 microgrammi
  • Test di soppressione tiroidea.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Levotiroxina Teva


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti,
  • Ipertiroidismo non trattato,
  • Insufficienza surrenale non trattata,
  • Insufficienza pituitaria non trattata (in caso di insufficienza surrenale che richiede un trattamento),
  • Il trattamento con levotiroxina non deve essere iniziato in pazienti con infarto miocardico acuto, miocardite acuta e pancardite acuta.

Per trattare l'ipertiroidismo, la terapia combinata con levotiroxina e agenti antitiroidei non è indicata in gravidanza.

Per l'uso in gravidanza e allattamento, vedere il paragrafo 4.6.


Levotiroxina Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


In particolare durante la gravidanza e l'allattamento, il trattamento con ormoni tiroidei deve essere somministrato regolarmente.

I test di soppressione non devono essere eseguiti durante la gravidanza e l'allattamento.

Gravidanza

Il mantenimento dei livelli ormonali tiroidei all'interno di un range normale risulta vitale per la donna in gravidanza per garantire una maternità ottimale e la salute fetale.Nonostante il largo impiego durante la gravidanza, ad oggi non sono stati segnalati effetti indesiderabili sulla gravidanza o sulla salute fetale/neonatale dovuti a levotiroxina.

In particolare durante la gravidanza e l'allattamento, il trattamento con ormoni tiroidei deve essere somministrato regolarmente. Nonostante il largo impiego durante la gravidanza, ad oggi non sono stati segnalati effetti indesiderabili sulla gravidanza o sulla salute fetale/neonatale dovuti a levotiroxina.

I quantitativi necessari di levotiroxina possono aumentare durante la gravidanza a causa degli estrogeni. Durante e dopo la gravidanza è quindi opportuno un monitoraggio attento della funzionalità tiroidea per prevedere, eventualmente, una correzione posologica dell'ormone tiroideo.

Poiché gli aumenti di TSH sierico possono avvenire già dalla 4 settimana di gravidanza, alle donne in gravidanza che assumono levotiroxina dovrebbe essere prescritto il dosaggio del TSH nel corso di ogni trimestre, al fine di confermare che i livelli sierici di TSH risultino entro l'intervallo di riferimento specifico per quel trimestre di gravidanza. Un livello elevato di TSH sierico deve essere corretto con un aumento della dose di levotiroxina. Poiché i livelli post-parto di TSH sono simili ai valori preconcezionali, il dosaggio di levotiroxina dovrebbe ritornare a quello precedente la gravidanza immediatamente dopo il parto. Il valore del TSH sierico deve essere controllato 6-8 settimane dopo il parto.

Durante la gravidanza levotiroxina sodica è controindicata come coadiuvante al trattamento dell'ipertiroidismo con farmaci antitiroidei. L'assunzione aggiuntiva di levotiroxina può aumentare il dosaggio richiesto di farmaci antitiroidei.

I farmaci antitiroidei, a differenza della levotiroxina, a dosi efficaci attraversano la barriera placentare e quindi possono provocare l'ipotiroidismo nel feto. Pertanto, l'ipertiroidismo durante la gravidanza dovrebbe essere sempre trattato con una terapia monodose a basso dosaggio con un farmaco antitiroideo.

Allattamento

La levotiroxina è secreta nel latte materno durante l'allattamento ma le concentrazioni raggiunte al livello della dose terapeutica raccomandata non sono sufficienti a causare lo sviluppo di ipertiroidismo o la soppressione della secrezione di TSH nel neonato.

Fertilità

L'ipotiroidismo o l'ipertiroidismo possono avere effetti sulla fertilità. Il trattamento dell'ipotiroidismo con levotiroxina deve essere regolato sulla base del monitoraggio dei parametri di laboratorio, poiché una dose insufficiente non è in grado di migliorare l'ipotiroidismo e un sovradosaggio può portare a ipertiroidismo.

Quali sono gli effetti indesiderati di Levotiroxina Teva


Se in casi individuali l'entità della dose non è tollerata, oppure in caso di sovradosaggio, possono manifestarsi i sintomi tipici dell'ipertiroidismo, in particolare se l'aumento della dose avviene troppo rapidamente all'inizio del trattamento. In questi casi, il dosaggio giornaliero deve essere ridotto, o il medicinale deve essere sospeso per diversi giorni. Il trattamento può essere ripreso con un attento aggiustamento della dose una volta che gli effetti avversi sono scomparsi.

Nel caso di ipersensibilità a levotiroxina o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Levotiroxina Teva, si possono verificare reazioni allergiche della cute (ad esempio angioedema, eruzione cutanea, orticaria) e delle vie respiratorie.

Le frequenze delle reazioni avverse sono definite in accordo a quanto segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Disturbi del sistema immunitario:

Non nota: reazioni da ipersensibilità.

Patologie endocrine:

Comune: ipertiroidismo.

Disturbi metabolici e nutrizionali:

Non nota: aumento dell'appetito.

Patologie psichiatriche:

Molto comune: insonnia

Comune: nervosismo

Non nota: irrequietezza interiore, eccitabilità.

Patologie del sistema nervoso:

Molto comune: cefalea

Raro: ipertensione endocranica benigna (pseudotumor cerebri), in particolare nei bambini.

Non nota: tremore.

Patologie cardiache:

Molto comune: palpitazioni

Comune: tachicardia

Non nota: disagio anginoso, aritmie cardiache, insufficienza cardiaca, infarto miocardico.

Patologie vascolari:

Non nota: rossore, ipertensione, collasso circolatorio in neonati prematuri con peso alla nascita molto basso (vedere paragrafo 4.4).

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Non nota: dispnea.

Patologie gastrointestinali:

Non nota: dolore addominale, nausea, diarrea, vomito.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Non nota: angioedema, eruzione cutanea, orticaria, prurito, iperidrosi, perdita transitoria dei capelli nei bambini.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:

Non nota: crampi muscolari, debolezza muscolare, osteoporosi a dosi soppressive di levotiroxina, soprattutto nelle donne in post-menopausa, principalmente se trattate per un lungo periodo, craniostenosi nel lattante e chiusura prematura dell'epifisi nel bambino.

Patologie del sistema riproduttivo e del seno:

Non nota: irregolarità mestruale.

Patologie generali e condizioni del sito di somministrazione:

Non nota: intolleranza al calore, febbre.

Investigazioni:

Non nota: perdita di peso

Segnalazioni delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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