Lodoz

29 marzo 2024

Lodoz


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Cos'è Lodoz (bisoprololo + idroclorotiazide)


Lodoz è un farmaco a base di bisoprololo + idroclorotiazide, appartenente al gruppo terapeutico In attesa definizione. E' commercializzato in Italia da Merck Serono S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Lodoz disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Lodoz disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Lodoz e perchè si usa


Ipertensione arteriosa essenziale lieve o moderata.

Indicazioni: come usare Lodoz, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Per la terapia individuale Lodoz è disponibile nei dosaggi:

Lodoz 2,5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film

Lodoz 5 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film

Lodoz 10 mg /6,25 mg, compresse rivestite con film

La dose iniziale abituale è pari a una compressa da 2,5 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.

Se l'effetto antipertensivo di questo dosaggio non è sufficiente, la dose sarà aumentata a una compressa da 5 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno e, se la risposta è ancora insufficiente, a una compressa da 10 mg di bisoprololo e 6,25 mg di idroclorotiazide una volta al giorno.

Se è necessaria l'interruzione della terapia, si raccomanda una riduzione graduale del trattamento con bisoprololo poiché una brusca cessazione della somministrazione di bisoprololo può portare ad un acuto deterioramento delle condizioni del paziente, specie nei pazienti con cardiopatia ischemica.

Pazienti con compromissione epatica o renale

In pazienti affetti da compromissione epatica da lieve a moderata o compromissione renale da lieve a moderato (clearance della creatinina > 30 mL/min) non sono necessarie correzioni della dose.

Pazienti anziani

In genere non è richiesta la correzione della dose (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

L'esperienza con Lodoz nei pazienti pediatrici è limitata, pertanto il suo uso non può essere raccomandato in questa popolazione.

Modo di somministrazione

Lodoz deve essere assunto la mattina e può essere preso con il cibo. Le compresse rivestite con film devono essere deglutite con del liquido e non devono essere masticate.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Lodoz


Lodoz è controindicato in pazienti con
  • ipersensibilità a bisoprololo, idroclorotiazide, altre tiazidi, sulfonamidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • insufficienza cardiaca acuta o durante episodi di scompenso cardiaco che richiedono terapia inotropa endovenosa;
  • shock cardiogeno;
  • blocco AV di secondo o terzo grado;
  • sindrome del nodo del seno;
  • blocco seno atriale;
  • bradicardia sintomatica;
  • grave asma bronchiale;
  • forme gravi di arteriopatia periferica occlusiva o gravi forme di Sindrome di Raynaud's;
  • feocromocitoma non trattato;
  • compromissione renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min);
  • compromissione epatica grave;
  • acidosi metabolica;
  • ipokaliemia refrattaria.

Lodoz può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Lodoz non è raccomandato durante la gravidanza.

Bisoprololo

Il bisoprololo ha effetti farmacologici che possono causare effetti nocivi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale, i beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, che è stata associata a ritardo nella crescita, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Effetti indesiderati (per es. ipoglicemia e bradicardia) possono verificarsi nel feto e nel neonato. Se il trattamento con beta-bloccanti è necessario, sono preferibili bloccanti adrenergici beta 1-selettivi.

Idroclorotiazide

Vi è una limitata esperienza con l'idroclorotiazide durante la gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti.

L'idroclorotiazide attraversa la placenta. Sulla base del meccanismo d'azione farmacologico dell'idroclorotiazide il suo uso durante il secondo e il terzo trimestre può compromettere la perfusione feto-placentare e può causare effetti sul feto e sul neonato come ittero, disturbi dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.

L'idroclorotiazide non deve essere utilizzata per l'edema gestazionale, l'ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di diminuzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza un effetto benefico sul decorso della malattia.

L'idroclorotiazide non deve essere usata per l'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza, tranne in rare situazioni in cui nessun altro trattamento può essere utilizzato.

Allattamento

Lodoz non è raccomandato nelle donne che allattano. L'Idroclorotiazide può inibire la produzione di latte.

Fertilità

Non sono noti dati sulla fertilità nell'uomo per Lodoz 2,5/5/10 mg/6.25 mg.

Quali sono gli effetti indesiderati di Lodoz


Elenco delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono elencate secondo classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA e per frequenza. Le seguenti definizioni si applicano alla tipologia di frequanza usata di seguito: comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)

Frequenza “non nota“: cancro cutaneo non melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose)

Patologie del sistema emolinfopoietico

Raro: leucopenia, trombocitopenia

Molto raro: agranulocitosi

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non comune: perdita di appetito, iperglicemia, iperuricemia, disordini dell'omeostasi dei fluidi e degli elettroliti (in particolare ipokaliemia e iponatremia, inoltre ipomagnesemia e ipocloremia ed anche ipercalcemia)

Molto raro: alcalosi metabolica

Disturbi psichiatrici

Non comune: depressione, disturbo del sonno

Raro: incubo, allucinazione

Patologie del sistema nervoso

Comune: capogiro*, cefalea*

Patologie dell'occhio

Raro: ridotta lacrimazione (da considerare in pazienti che usano lenti a contatto), disturbi della visione.

Molto raro: congiuntiviti

Non nota: effusione coroidale, miopia acuta, glaucoma acuto ad angolo chiuso

Patologie dell'orecchio e del labirinto

Raro: disturbi dell'udito

Patologie cardiache

Non comune: bradicardia, disturbi della conduzione AV, peggioramento dell'insufficienza cardiaca pre-esistente

Patologie vascolari

Comune: sensazione di freddo o di intorpidimento alle estremità

Non comune: ipotensione ortostatica

Raro: sincope

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comune: broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o anamnesi di patologia ostruttiva delle vie respiratorie.

Raro: riniti allergiche

Molto raro: Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) (vedere paragrafo 4.4)

Non nota: malattia polmonare interstiziale

Patologie gastrointestinali

Comune: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stipsi

Non comune: disturbi addominali

Molto raro: pancreatiti

Patologie epatobiliari

Raro: epatite, ittero

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Raro: reazioni di ipersensibilità come prurito, rossore, eruzione cutanea e angioedema, fotodermatite, porpora, orticaria.

Molto raro: reazioni anafilattiche, necrolisi tossica epidermica (sindrome di Lyell), alopecia, lupus eritematoso cutaneo. I beta-bloccanti possono provocare o peggiorare la psoriasi o indurre un' eruzione cutanea simile alla psoriasi.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Non comune: debolezza muscolare, crampi

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

Raro: disfunzione erettile.

Patologie sistemiche

Comune: affaticamento*

Non comune: astenia

Molto raro: dolore toracico

Esami diagnostici

Non comune: aumento delle amilasi, aumento reversibile della creatinina sierica e dell'urea, incremento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, glucosuria.

Raro: aumento degli enzimi epatici (ALT, AST)

* Questi sintomi compaiono usualmente all'inizio della terapia. Sono generalmente di scarsa entità e per lo più scompaiono entro 1-2 settimane.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Cancro cutaneo non melanoma: sulla base dei dati disponibili provenienti da studi epidemiologici, è stata osservata un'associazione tra idroclorotiazide e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta (vedere anche i paragrafi 4.4. e 5.1).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse 


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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