Lutrelef

29 marzo 2024

Lutrelef


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Cos'è Lutrelef (gonadorelina diacetato)


Lutrelef è un farmaco a base di gonadorelina diacetato, appartenente al gruppo terapeutico Ormoni rilascianti gonadotropine. E' commercializzato in Italia da Ferring S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Lutrelef disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Lutrelef disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Lutrelef e perchè si usa


Impiego terapeutico
  • Ipogonadismo ipogonadotropo femminile: amenorrea primitiva e secondaria su base ipotalamica, oligomenorrea, cicli mestruali anovulatori, fase luteale inadeguata.
  • Sindrome dell'ovaio policistico, iperandrogenismi.
  • Ipogonadismo ipogonadotropo maschile, compresi i ritardi puberali.
Uso diagnostico

Esplorazione della funzione gonadotropa nelle sindromi ipotalamo-ipofisarie.

Indicazioni: come usare Lutrelef, posologia, dosi e modo d'uso


LUTRELEF deve essere sciolto con l'apposito solvente.

LUTRELEF può essere somministrato alla concentrazione voluta, sia per via endovenosa che sottocutanea, mediante microinfusori computerizzati e portatili che rendono possibile la somministrazione automatica pulsatile della dose scelta all'intervallo prefissato fra le somministrazioni.

Solamente per somministrazione endovenosa pulsatile aggiungere eparina nella quantità di 1.000 U.I. alla soluzione ricostituita in quanto l'aggiunta di eparina per via sottocutanea può determinare la formazione di ematomi.

IMPIEGO TERAPEUTICO

Sia le dosi per pulsazione che gli intervalli fra le pulsazioni sono stabiliti di volta in volta dal medico specialista.

In linea generale vengono fornite le seguenti linee direttive:

Dose per pulsazione
  • Pazienti di sesso femminile
La risposta alla somministrazione è positiva se lo sviluppo dei follicoli ovarici è > 10 mm e l'estradiolo plasmatico > 100 pg/ml.

Via endovenosa

Somministrare gonadorelina 5 µg ev per pulsazione.

Se entro 10 giorni non si è avuta risposta aumentare a 10 µg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo 10 giorni di trattamento aumentare a 15 µg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo altri 10 giorni aumentare a 20 µg/pulsazione, proseguendo il trattamento per altri 10 giorni.

Via sottocutanea

Iniziare direttamente con la somministrazione di 20 µg di gonadorelina per pulsazione.

Per entrambe le vie di somministrazione proseguire il trattamento fino all'ovulazione.

La durata del trattamento fino all'ovulazione è di circa 10-20 giorni nei soggetti con ipogonadismo ipogonadotropo, talora più prolungata nelle pazienti con policistosi ovarica.

Dopo l'ovulazione continuare la somministrazione di gonadorelina allo stesso regime di dose e frequenza oppure somministrare hCG 2.000 unità ogni 3 giorni per 3 volte durante la fase luteale. Il trattamento con gonadorelina può essere proseguito fino alla comparsa delle mestruazioni, vale a dire per tutta la durata del ciclo o fino all'impianto di un ovulo fecondato.
  • Pazienti di sesso maschile
Iniziare il trattamento, di norma, con la dose di 5 - 10 µg/pulsazione per via sottocutanea e, in caso di mancata risposta dopo 90 giorni di terapia, aumentare la dose a 20 µg/pulsazione continuando il trattamento per via sottocutanea per altri 90 giorni.

In caso di mancata risposta somministrare dosi di 10 - 20 µg/pulsazione per via endovenosa.

La durata del trattamento, sia per via sottocutanea che endovenosa, non deve essere inferiore ai 3 mesi.

Nel caso di pubertà ritardata l'inizio della terapia può aver luogo dopo il 15° anno di età.

USO DIAGNOSTICO

Si consiglia di procedere come segue:

  1. Campioni di sangue venoso devono essere prelevati 15 minuti ed immediatamente prima della somministrazione di gonadorelina.
    I valori basali di LH vengono ottenuti facendo una media dei valori di LH determinati nei due campioni.
  2. Somministrare un bolo di 100 µg di gonadorelina per via sottocutanea od endovenosa.
  3. Prelevare campioni di sangue venoso a 15; 30; 45; 60 e 120 minuti dopo la somministrazione.
  4. I campioni di sangue devono essere trattati e conservati come raccomandato dai laboratori in cui verrà eseguita la determinazione del contenuto di LH.
La risposta al test viene valutata in base all'incremento massimo di LH espresso in valori assoluti o valori percentuali e al tempo necessario per raggiungere il valore picco.

Nella valutazione dei dati ottenuti occorre tener conto della via di somministrazione adottata, del sesso e dell'età del paziente.

I pazienti con disfunzione ipofisaria e/o ipotalamica, diagnosticata o clinicamente sospetta, hanno mostrato assenza di risposta o risposte subnormali a gonadorelina.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Lutrelef


Ipersensibilità al principio attivo, all'eparina (nel caso di somministrazione endovenosa) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

LUTRELEF è indicato per stimolare gli eventi che portano alla produzione di ormoni gonadici.

Quindi ogni condizione che può essere peggiorata dagli ormoni gonadici, quale:
  • tumori ormono dipendenti
  • cisti ovariche
  • cause di anovulazione diverse da quelle di origine ipotalamica
è controindicata per l'uso di LUTRELEF.

LUTRELEF è controindicato nelle donne con una condizione che può essere esacerbata da una gravidanza (es. prolactinoma pituitario).

Lutrelef può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Gli studi sulle donne in gravidanza hanno dimostrato che la gonadorelina acetato non aumenta il rischio di anomalie quando somministrata durante il primo trimestre di gravidanza. Non sono stati riscontrati apparenti effetti indesiderati nel corso della gravidanza. Studi di follow-up su neonati nati dalle donne trattate in gravidanza non hanno mostrato complicanze attribuibili alla gonadorelina acetato.

Tuttavia, a causa delle limitate informazioni disponibili, la gonadorelina acetato dovrebbe essere usata in gravidanza solo per il mantenimento del corpo luteo nei cicli di induzione dell'ovulazione.

Allattamento

Non è noto se la gonadorelina acetato sia escreta nel latte materno. Non è indicato l'utilizzo della gonadorelina acetato durante l'allattamento.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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