Megace

20 aprile 2024

Megace


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Cos'è Megace (megestrol acetato)


Megace è un farmaco a base di megestrol acetato, appartenente al gruppo terapeutico Progestinici. E' commercializzato in Italia da Zentiva Italia S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Megace disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Megace disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Megace e perchè si usa


Il medicinale è indicato nel trattamento palliativo del carcinoma della mammella o dell'endometrio in fase avanzata.

MEGACE è indicato per il trattamento dell'anoressia e della perdita di peso secondarie a neoplasie o AIDS, in pazienti di entrambi i sessi.

Indicazioni: come usare Megace, posologia, dosi e modo d'uso


Carcinoma mammario: 160 mg/die.

Carcinoma dell'endometrio: 160-320 mg/die.

Anoressia/cachessia: 400-800 mg/die, somministrati in dose singola.

MEGACE deve essere somministrato in genere per almeno due mesi per valutarne gli effetti ai fini dell'efficacia.

Il megestrolo acetato può essere associato ad altri chemioterapici antiblastici.

Pazienti pediatrici

La sicurezza e l'efficacia nei pazienti pediatrici non sono state stabilite.

Pazienti anziani

La scelta del dosaggio nei pazienti anziani deve essere effettuata con cautela, solitamente a partire dalla parte bassa del range di dosaggio, in considerazione della maggiore frequenza di disfunzioni epatiche, renali o cardiache e di patologie concomitanti o altre terapie farmacologiche (vedere paragrafo 4.4).

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Megace


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti

Il megestrolo acetato è controindicato come test diagnostico di gravidanza.

MEGACE è controindicato:
  • in gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6);
  • nella prevenzione dell'aborto ricorrente e nel trattamento della minaccia d'aborto (vedere paragrafo 4.4).

Megace può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

È stata evidenziata una correlazione tra la somministrazione di progestinici nei primi mesi di gravidanza e anomalie congenite, comprese anomalie cardiache congenite e comparsa di arti focomelici.

In uno studio è stato stimato che l'esposizione fetale intrauterina ad ormoni sessuali (contraccettivi orali, o tentativi di trattamento per minacce d'aborto) aumenta il rischio di focomelia degli arti di 4,7 volte. In alcuni casi l'esposizione ormonale è stata molto breve e solo per pochi giorni di trattamento. Questi dati indicano che il rischio di focomelia degli arti dopo l'esposizione ormonale intrauterina è poco meno di 1 su 1000.

È stata riscontrata alterazione degli organi genitali femminili e maschili fetali a seguito di somministrazione di farmaci progestinici durante i primi tre mesi di gravidanza. Il rischio di ipospadia, in rapporto da 5 a 8 su 1000 nascite di sesso maschile nella popolazione generale, a seguito di somministrazione di tali farmaci, è pressoché raddoppiato.

L'uso di MEGACE è controindicato in gravidanza.

Pertanto, le donne in età fertile devono essere informate dei rischi potenziali per il feto associati all'uso del medicinale e della necessità di adottare durante il trattamento con il medicinale un metodo contraccettivo efficace e sulla necessità, in caso di gravidanza, di consultare rapidamente il medico.

Allattamento

A causa dei potenziali effetti indesiderati a carico del neonato, l'uso di MEGACE è controindicato durante l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Megace


Sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati:

Incremento ponderale: rappresenta un frequente effetto indesiderato del megestrolo acetato, in particolare a dosaggi elevati, quando usato in pazienti trattati per tumore. Quest'incremento è stato associato con aumento dell'appetito, dei grassi e della massa cellulare, e, di solito, non è associato a ritenzione idrica. Proprio quest'effetto è alla base dell'uso del megestrolo acetato nei pazienti con anoressia e perdita di peso.

Fenomeni tromboembolici: sono stati osservati fenomeni tromboembolici incluse tromboflebiti ed embolie polmonari (in alcuni casi fatali).

Altri effetti indesiderati: nausea, vomito, edema, perdite ematiche uterine si osservano nell'1-2% delle pazienti. Dispnea, dolore, insufficienza cardiaca, ipertensione, vampate di calore, modificazioni dell'umore, facies cushingoide, crescita tumorale con o senza ipercalcemia, iperglicemia, alopecia, sindrome del tunnel carpale, diarrea, letargia e rash cutanei. Negli studi clinici con il megestrolo acetato in pazienti con sindrome da immunodeficienza acquisita, complessivamente non c'è stata nessuna differenza statisticamente significativa tra il trattamento con il farmaco e quello con placebo nei pazienti che avevano riportato almeno un evento avverso. Eventi avversi riportati in una percentuale maggiore o uguale del 5% dei pazienti inclusi nello studio comprendevano diarrea, impotenza, rash, flatulenza, astenia e dolore.

Sono state riportate anche costipazione e aumento della frequenza delle minzioni in pazienti trattate negli studi clinici ad alte dosi.

Sono stati riportati casi di anomalie dell'asse ipotalamo-surrene compresa intolleranza al glucosio, diabete non preesistente o esacerbazione di un precedente stato diabetico con minore tolleranza al glucosio e sindrome di Cushing.

Subito dopo la sospensione di megestrolo acetato è stata riportata raramente insufficienza surrenale clinicamente manifesta. Una sindrome da soppressione surrenale deve essere considerata nelle pazienti in corso di terapia con megestrolo acetato o subito dopo una sua sospensione. Possono essere indicati glucocorticoidi sostitutivi.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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