Minirin/Ddavp

29 marzo 2024

Minirin/Ddavp


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Cos'è Minirin/Ddavp (desmopressina acetato)


Minirin/Ddavp è un farmaco a base di desmopressina acetato, appartenente al gruppo terapeutico Ormoni antidiuretici. E' commercializzato in Italia da Ferring S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Minirin/Ddavp disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Minirin/Ddavp disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Minirin/Ddavp e perchè si usa


Impiego terapeutico

Diabete insipido ipofisario, idiopatico o sintomatico.

(N.B. Il diabete insipido renale non è sensibile al trattamento con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile).

Poliuria e polidipsia post-chirurgiche, reversibili o permanenti.

Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand; per la prevenzione o il trattamento di episodi emorragici conseguenti ad avulsioni dentarie, interventi chirurgici o traumi.

Impiego diagnostico

Per la diagnosi differenziale del diabete insipido.

Per le prove di funzionalità renale.

Indicazioni: come usare Minirin/Ddavp, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Impiego terapeutico: Diabete insipido, poliuria e polidipsia post-chirurgiche

MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile può essere somministrata per via sottocutanea o intramuscolare o endovenosa.

Adulti

0,25 - 1 mL (1 - 4 µg), una - due volte al giorno.

Bambini

0,06 - 0,12 mL (0,24 - 0,48 µg), una - due volte al giorno. Il dosaggio deve essere individualizzato caso per caso.

Nella poliuria e polidipsia post-chirurgiche la dose deve essere adattata in rapporto alle variazioni dell'osmolalità urinaria.

Per i dosaggi frazionati impiegare siringhe graduate da 1 mL tipo insulina, usando però, nei casi di somministrazione non sottocutanea, aghi adatti alla somministrazione intramuscolare o endovenosa.

Impiego terapeutico: Emofilia A lieve o media e malattia di von Willebrand

0,1 mL (0,4 µg/kg) da diluire in 30 mL di soluzione fisiologica isotonica e somministrare per via endovenosa 60 - 90 minuti prima dell'intervento chirurgico.

Iniettare i primi 5 mL in 5 minuti e, se il paziente non presenta tachicardia o arrossamenti del viso, completare l'infusione più rapidamente.

Controllare la concentrazione di Fattore VIII prima e 20 minuti dopo l'infusione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile per una valutazione orientativa.

Il livello emostatico critico deve essere valutato con gli stessi criteri utilizzati nel trattamento con emoderivati, tenendo presente che la concentrazione di Fattore VIII non raggiunge però il massimo dopo 20 minuti dalla somministrazione, ma continua ad aumentare per 1 - 2 ore.

Ulteriori dosi di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile possono essere somministrate ad intervalli di 12 ore, controllando la concentrazione di Fattore VIII poichè in alcuni pazienti si può riscontrare una riduzione della risposta alle dosi successive.

Se al primo controllo orientativo dopo 20 minuti non si è raggiunta una concentrazione sufficiente di Fattore VIII, è necessario somministrare una dose complementare di emoderivati, controllando nuovamente dopo 6 ore dall'infusione la concentrazione del fattore stesso.

È opportuno attuare una terapia antifibrinolitica (acido tranexamico) prima, durante e dopo il trattamento con MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile.

Per eventuali delucidazioni, se non è momentaneamente disponibile uno specialista ematologo, si consiglia di rivolgersi al più vicino centro dell'Emofilia.

(Vedi anche Paragrafo 4.4)

Impiego diagnostico: diagnosi differenziale del diabete insipido

Bambini e adulti

0,5 mL (2 µg) per via sottocutanea o intramuscolare.

L'incapacità ad elaborare urina concentrata dopo deprivazione idrica, seguita dalla capacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile, conferma una diagnosi di diabete insipido ipofisario. L'incapacità ad elaborare urina concentrata dopo somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile lascia supporre un diabete insipido nefrogeno.

(Vedere anche Paragrafo 4.4)

Impiego diagnostico: prove di funzionalità renale.

Lattanti

0,1 mL (0,4 µg) per via sottocutanea o intramuscolare

Bambini ed adulti

0,5 mL (2 µg) per via sottocutanea o intramuscolare.

Si raccomanda di svuotare la vescica subito prima della somministrazione del farmaco.

Nei lattanti normali nelle 5 ore successive alla somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere raggiunta una concentrazione urinaria di 600 mOsm/kg.

Nei bambini e negli adulti con funzione renale normale nelle 5 - 9 ore successive alla somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile ci si possono aspettare concentrazioni urinarie superiori a 700 mOsm/kg. (Vedere anche Paragrafo 4.4)

Posologia per popolazioni speciali

Popolazione pediatrica

Particolare cautela deve essere usata nell'utilizzo di desmopressina nei bambini al di sotto di 2 anni di età, vedere paragrafo 4.4.

Compromissione renale

MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale moderata e grave (vedere paragrafo 5.2).

Insufficienza epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2).

Modo di somministrazione

Normalmente la soluzione iniettabile viene somministrata per via endovenosa ma, se necessario, può anche essere somministrata per via intramuscolare o sottocutanea.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Minirin/Ddavp


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Polidipsia abituale o psicogena (risultante in una produzione di urina che eccede i 40 ml/kg/24 ore).
  • Un'anamnesi di angina pectoris instabile e/o insufficienza cardiaca nota o sospetta e altre condizioni che richiedono il trattamento con farmaci diuretici.
  • Iposodiemia nota.
  • Sindrome da secrezione inappropriata di ADH (SIADH).
  • Malattia di von Willebrand di tipo IIB.

Minirin/Ddavp può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non è noto se la desmopressina attraversi la placenta. A causa del potenziale effetto ossitocico e vasocostrittore della desmopressina e del rischio di iponatriemia materna e/o fetale la somministrazione a donne gravide deve essere riservata ai casi di effettiva necessità e sotto attento monitoraggio.

Dati pubblicati su un numero limitato di donne in gravidanza affette da diabete insipido trattate con desmopressina somministrata per via intranasale (n = 53) e dati su gravidanze esposte in donne affette da disturbi della coagulazione trattate con desmopressina per via endovenosa (n = 216) indicano la scarsa probabilità di gravi effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. Si deve prestare cautela quando si prescrive in donne in gravidanza.

Allattamento

I risultati delle analisi del latte di madri nutrici trattate con una dose elevata di desmopressina (300 µg per via endonasale) indicano che le quantità di desmopressina che possono essere trasferite al bambino con il latte materno sono notevolmente inferiori a quelle necessarie a esercitare un effetto sulla diuresi. La somministrazione di MINIRIN/DDAVP soluzione iniettabile alle donne che allattano deve essere riservata ai casi di effettiva necessità.

Si raccomanda che il medico valuti tale necessità tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia per la madre.

Fertilità

Studi con desmopressina negli animali non hanno mostrato alcuna compromissione della fertilità nei ratti maschi e femmine.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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