Mizollen

29 marzo 2024

Mizollen


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Cos'è Mizollen (mizolastina)


Mizollen è un farmaco a base di mizolastina, appartenente al gruppo terapeutico Antiallergici antistaminici.

A cosa serve Mizollen e perchè si usa


La mizolastina è un antistaminico H1 a lunga durata d'azione indicato per il trattamento sintomatico delle riniti e delle congiuntiviti allergiche stagionali (febbre da fieno), delle riniti e congiuntiviti allergiche perenni e dell'orticaria.

Indicazioni: come usare Mizollen, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti, comprese le persone anziane, e bambini a partire dai 12 anni di età: la dose raccomandata è di una compressa da 10 mg al giorno.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Mizollen


Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Concomitante somministrazione di mizolastina con antibiotici macrolidi e antimicotici imidazolici sistemici.

Significativa riduzione della funzionalità epatica.

Malattie cardiache clinicamente significative o anamnesi di episodi aritmici sintomatici.

Pazienti con prolungamento, accertato o presunto, dell'intervallo QT o con squilibri elettrolitici, in particolare ipokaliemia.

Bradicardia clinicamente significativa.

Uso concomitante di prodotti medicinali che prolungano l'intervallo QT come gli antiaritmici di classe I e III.

Mizollen può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non è stata stabilita la sicurezza della mizolastina per l'impiego in gravidanza. Gli studi sperimentali nell'animale non hanno messo in evidenza effetti dannosi diretti o indiretti sullo sviluppo dell'embrione o del feto, sul decorso della gestazione e sullo sviluppo peri e post-natale. Tuttavia, così come ogni prodotto medicinale, l'impiego della mizolastina dovrà essere evitato in gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre.

Allattamento

La mizolastina è escreta nel latte materno, quindi il suo uso non è raccomandato a donne che allattano al seno.

Quali sono gli effetti indesiderati di Mizollen


  • Patologie gastrointestinali
Comuni: diarrea, dolore addominale (compresa dispepsia), xerostomia, nausea.

Non nota: vomito.
  • Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici
Comuni: sonnolenza spesso transitoria, cefalea, vertigini.

Non comuni: ansia e depressione.
  • Patologie epatiche
Non comuni: aumento degli enzimi epatici.
  • Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto rari: riduzione del numero dei neutrofili.
  • Generali
Comuni: astenia spesso transitoria, aumento dell'appetito associato ad aumento ponderale.

Molto rari: reazioni allergiche che includono anafilassi, angioedema, rash/orticaria generalizzati, prurito e ipotensione.
  • Patologie cardiache
Non comuni: ipotensione, tachicardia, palpitazioni.

Molto rari: reazioni vasovagali.
  • Patologie del sistema muscolo-scheletrico
Non comuni: artralgia e mialgia.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Sono stati riportati casi di broncospasmo e di aggravamento di asma, ma data l'alta frequenza dell'asma nella popolazione trattata, una relazione causale rimane incerta.

In pazienti suscettibili il trattamento con antistaminici è stato associato al prolungamento dell'intervallo QT con aumento del rischio di gravi aritmie cardiache.

Sono stati osservati rari casi di variazioni modeste della glicemia e degli elettroliti plasmatici. Il significato clinico di queste modificazioni in soggetti peraltro sani rimane non chiaro.

I pazienti a rischio (in particolare i pazienti diabetici, quelli suscettibili di avere squilibri elettrolitici e aritmie cardiache) dovranno essere periodicamente monitorati.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/contentt/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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