Nanoalbumon

20 aprile 2024

Nanoalbumon


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Cos'è Nanoalbumon (albumina umana tecneziata (99mTc) preparazione iniettabile)


Nanoalbumon è un farmaco a base di albumina umana tecneziata (99mTc) preparazione iniettabile, appartenente al gruppo terapeutico Radiofarmaceutici diagnostici. E' commercializzato in Italia da Gamma Servizi S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Nanoalbumon disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Nanoalbumon disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Nanoalbumon e perchè si usa


Medicinale solo per uso diagnostico.

Dopo la radiomarcatura con sodio pertecnetato (99mTc) soluzione iniettabile, la soluzione ottenuta è indicata per:
  • La scintigrafia del midollo osseo (il prodotto non è idoneo per studiare l'attività emopoietica del midollo osseo)
  • La scintigrafia per la visualizzazione di processi infiammatori in aree diverse dall'addome
  • La linfoscintigrafia convenzionale per dimostrare l'integrità del sistema linfatico e la differenziazione dell'ostruzione venosa dall'ostruzione linfatica
  • La rilevazione del linfonodo sentinella:
    • Nel melanoma maligno
    • Nel carcinoma mammario

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Nanoalbumon


Ipersensibilità nota al principio o ai principi attivi, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad uno qualsiasi dei componenti del radiofarmaco marcato. In particolare, l'uso di particelle colloidali di albumina umana marcata con 99mTc è controindicato in persone con anamnesi di ipersensibilità a prodotti contenenti albumina umana. Durante la gravidanza, la linfoscintigrafia con coinvolgimento pelvico è strettamente controindicata a causa dell'accumulo nei linfonodi.

Nanoalbumon può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile

Quando è necessario somministrare farmaci radioattivi a donne in età fertile, è necessario assumere informazioni su una possibile gravidanza. Le donne che hanno saltato un ciclo mestruale devono essere considerate in gravidanza, salvo accertamenti che escludano la gravidanza. In caso di dubbio, è importante che l'esposizione alle radiazioni sia la minima possibile necessaria per ottenere le informazioni cliniche richieste. Deve essere considerata la possibilità di tecniche alternative che non comportano l'impiego di radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

La somministrazione sottocutanea di 99mTc--Nanoalbumon 500 μg per la linfoscintigrafia è strettamente controindicata durante la gravidanza a causa del possibile accumulo nei linfonodi pelvici.

Gli esami diagnostici con impiego radionuclidi effettuati in donne in gravidanza comportano inoltre una dose di radiazione al feto. Questi esami diagnostici devono essere eseguiti durante la gravidanza esclusivamente nel caso di assoluta necessità, quando il possibile beneficio supera ampiamente il rischio per la madre e per il feto. Una dose endovenosa di 500 MBq di 99mTc--Nanoalbumon 500 μg produce un'esposizione calcolata in utero di 0,9 mGy. Un'esposizione in utero superiore a 0,5 mGy è considerata un rischio potenziale per il feto.

Allattamento

Prima di somministrare radiofarmaci a una madre che allatta al seno, è necessario prendere in considerazione la possibilità di ritardare la somministrazione del radionuclide fino a quando la madre avrà interrotto l'allattamento al seno, e la scelta del radiofarmaco più appropriato, tenendo conto della secrezione della radioattività nel latte materno. Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l'allattamento materno deve essere interrotto per 13 ore e il latte tirato durante quel periodo deve essere gettato via.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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