Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz

20 aprile 2024

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz


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Cos'è Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz (nebivololo + idroclorotiazide)


Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz è un farmaco a base di nebivololo + idroclorotiazide, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti selettivi. E' commercializzato in Italia da Sandoz S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz e perchè si usa


Trattamento dell'ipertensione essenziale.

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz 5 mg/12,5 mg, combinazione in dose fissa, è indicato nei pazienti la cui pressione sanguigna è adeguatamente controllata con somministrazione concomitante di nebivololo 5 mg ed idroclorotiazide 12,5 mg.

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz 5 mg/25 mg combinazione in dose fissa è indicato nei pazienti la cui pressione sanguigna è adeguatamente controllata con somministrazione concomitante di nebivololo 5 mg ed idroclorotiazide 25 mg.

Indicazioni: come usare Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz 5 mg/12,5 mg è indicato nei pazienti la cui pressione sanguigna è adeguatamente controllata con nebivololo 5 mg e idroclorotiazide 12.5 mg somministrati in concomitanza.

La dose è pari ad una compressa (5 mg/12,5 mg) al giorno, assunta preferibilmente alla stessa ora del giorno. Le compresse possono essere assunte durante i pasti.

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz 5 mg/25 mg è indicato nei pazienti la cui pressione sanguigna è adeguatamente controllata con nebivololo 5 mg e idroclorotiazide 25 mg somministrati in concomitanza.

La dose è pari ad una compressa (5 mg/25 mg) al giorno, assunta preferibilmente alla stessa ora del giorno. Le compresse possono essere assunte durante i pasti.

Pazienti con insufficienza renale

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz non deve essere somministrato in pazienti con insufficienza renale grave. (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4).

Pazienti con insufficienza epatica

I dati nei pazienti con insufficienza epatica o compromissione della funzionalità epatica sono limitati. Per questo motivo l'uso di Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz, in questi pazienti, è controindicato.

Anziani

A causa dell'esperienza limitata nei pazienti al di sopra dei 75 anni, si deve usare cautela e questi pazienti devono essere strettamente monitorati.

Popolazione Pediatrica

L'efficacia e la sicurezza di Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Per questo motivo, l'uso nei bambini e negli adolescenti non è raccomandato.

Modo di somministrazione

Uso orale.

Le compresse possono essere assunte durante i pasti.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz


  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Ipersensibilità agli altri derivati della sulfonamide (poiché l'idroclorotiazide è derivato della sulfonamide).
  • Insufficienza epatica o compromissione della funzionalità epatica.
  • Anuria, insufficienza epatica grave (clearance della creatinina < 30 ml/min.).
  • Insufficienza cardiaca acuta, shock cardiogeno o episodi di insufficienza cardiaca scompensata che richiede terapia inotropica endovenosa.
  • Sindrome del seno malato, incluso blocco del seno atriale.
  • Blocco atrioventricolare di secondo e terzo grado (senza pacemaker).
  • Bradicardia (battito cardiaco < 60 bpm prima di iniziare la terapia).
  • Ipotensione (pressione sanguigna sistolica < 90 mmHg).
  • Gravi patologie circolatorie periferiche
  • Storia di broncospasmo ed asma bronchiale.
  • Feocromocitoma non trattato.
  • Acidosi metabolica.
  • Ipocaliemia refrattaria, ipercalcemia, iponatremia e iperuricemia sintomatica.

Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non ci sono dati adeguati sull'uso di Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz in donne in gravidanza. Studi sugli animali sui due componenti individuali non sono sufficienti relativamente agli effetti dell'associazione di nebivololo e idroclorotiazide sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).

Nebivololo

Non esistono dati sufficienti sull'uso di nebivololo per determinare la potenziale dannosità dell'uso di nebivololo in gravidanza. Tuttavia, il nebivololo ha effetti farmacologici che possono avere effetti dannosi in gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale, i bloccanti dei recettori beta adrenergici riducono la perfusione placentale, che è stata associata a ritardo della crescita, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Possono verificarsi effetti indesiderati (ad esempio ipoglicemia e bradicardia) nel feto e nel neonato. Se il trattamento con antagonisti beta adrenergici è necessario sono preferibili antagonisti beta1 selettivi.

Il nebivololo non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario. Se il trattamento con nebivololo è considerato necessario, dovrebbe essere monitorato il flusso sanguigno uteroplacentare e la crescita fetale. In caso di effetti dannosi sulla gravidanza o sul feto, si dovrebbe considerare un trattamento alternativo. I neonati devono essere strettamente monitorati. I sintomi di ipoglicemia e bradicardia sono generalmente da attendersi entro i primi 3 giorni dalla nascita.

Idroclorotiazide

L'esperienza sull'uso di idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre, è limitata. Gli studi condotti su animali sono insufficienti.

L'idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al meccanismo di azione farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto-placentare e causare effetti fetali e neonatali come ittero, disturbo dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.

L'idroclorotiazide non deve essere impiegata nell'edema gestazionale, nell'ipertensione gravidica o preeclampsia a causa del rischio di diminuzione del volume plasmatico e ipoperfusione placentare, senza effetti favorevoli sul decorso della malattia.

L'idroclorotiazide non deve essere impiegata per l'ipertensione essenziale nelle donne in stato di gravidanza eccetto in quelle rare situazioni in cui nessun altro trattamento può essere usato.

Allattamento

Non è noto se il nebivololo viene escreto o meno nel latte materno umano. Studi su animali hanno dimostrato che il nebivololo viene escreto nel latte materno. La maggior parte dei beta-bloccanti, in particolare i composti lipofili come il nebivololo e i suoi metaboliti attivi, passano nel latte materno anche se in misura variabile. L'idroclorotiazide viene escreta nel latte umano in piccole quantità. Le tiazidi ad alte dosi, causando intensa diuresi, possono inibire la produzione del latte. L'uso di Nebivololo e Idroclorotiazide Sandoz durante l'allattamento non è raccomandato. Se Nebivololo e Idroclorotiazide Sandozviene utilizzato durante l'allattamento, devono essere mantenute le dosi più basse possibili.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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