Surfolase

29 marzo 2024

Surfolase


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Cos'è Surfolase (ambroxolo acefillinato)


Surfolase è un farmaco a base di ambroxolo acefillinato, appartenente al gruppo terapeutico Antiasmatici, derivati xantinici. E' commercializzato in Italia da Morganceutical S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Surfolase disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Surfolase disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Surfolase e perchè si usa


Broncodilatatore nel trattamento sintomatico delle affezioni broncopolmonari con componente spastica bronchiale.

Indicazioni: come usare Surfolase, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Surfolase 100 mg granulato per sospensione orale

Adulti: 1 bustina da 100 mg.

Il contenuto della bustina va sciolto in acqua.

Surfolase 1% sciroppo

Bambini da 1 a 6 anni: 2,5 ml di sciroppo due volte al giorno.

Bambini da 6 a 12 anni: 5 ml di sciroppo due volte al giorno.

Adulti: 10 ml di sciroppo due volte al giorno.

Un misurino da 10 ml di sciroppo contiene 100 mg di acefillinato di ambroxolo.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Surfolase


  • Ipersensibilità al principio attivo, ad altri derivati xantinici o verso ambroxol o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • infarto miocardico acuto;
  • stati ipotensivi;
  • gravi alterazioni epatiche e/o renali;
  • allattamento;

Surfolase può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Nonostante non siano stati rilevati effetti dannosi dell'acefillinato di ambroxolo sullo sviluppo fetale, il suo impiego deve essere evitato nei primi mesi di gravidanza e nei mesi successivi deve essere limitato esclusivamente ai casi in cui il medico ritenga che il mancato controllo dell'asma costituisca un reale rischio per la madre.

Allattamento

Non usare durante l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Surfolase


L'acefillinato di ambroxolo, a dosi adeguate, è solitamente ben tollerato.

In analogia con quanto riportato con altri derivati xantinici, in caso di dosi troppo elevate del prodotto, potrebbero manifestarsi nausea, vomito, dolore epigastrico, emissione di sangue con il vomito (ematemesi), diarrea, mal di testa (cefalea), irritabilità, insonnia, battito del cuore accelerato (tachicardia), extrasistolia, pressione sanguigna bassa (ipotensione), aumento della frequenza degli atti respiratori (tachipnea) ed occasionalmente aumento della concentrazione di albumina nelle urine (albuminuria) e dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).

In caso di sovradosaggio, possono comparire crisi convulsive generalizzate tonico-cloniche e aritmie ventricolari gravi.

Tali manifestazioni possono costituire i primi segni d'intossicazione. La comparsa di effetti collaterali può richiedere la sospensione del trattamento che potrà essere ripreso, se necessario, a dosi più basse dopo la scomparsa di tutti i segni e sintomi di tossicità.

Disturbi del sistema immunitario

Raro: reazioni di ipersensibilità

Non nota: reazioni anafilattiche, tra cui shock anafilattico, angioedema e prurito

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Raro: rash, orticaria

Non nota: reazioni avverse cutanee gravi (tra cui eritema multiforme, sindrome di Stevens­Johnson/necrolisi epidermica tossica e pustolosi esantematica acuta generalizzata).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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