Virdex

19 aprile 2024

Virdex


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Cos'è Virdex (ergotamina + caffeina + aminofenazone)


Virdex è un farmaco a base di ergotamina + caffeina + aminofenazone, appartenente al gruppo terapeutico Alcaloidi dell'ergot.

A cosa serve Virdex e perchè si usa


Nella terapia sintomatica dell'attacco acuto di emicrania.

Indicazioni: come usare Virdex, posologia, dosi e modo d'uso


VIRDEX 0.50 mg/100 mg/250 mg supposte

1 supposta al primo avvertimento dell'attacco di emicrania, seguita da 1 supposta a distanza di un'ora, fino ad un totale giornaliero di 5 supposte nei casi acuti.

VIRDEX 2 mg/100 mg/250 mg supposte

1 supposta al primo avvertimento dell'attacco di emicrania, seguita da 1 supposta a distanza di un'ora, fino ad un totale giornaliero di 3 supposte nei casi acuti.

Non superare le dosi consigliate.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Virdex


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti,
  • malattie vascolari periferiche,
  • malattie delle coronarie,
  • severa insufficienza cardiaca
  • ipertensione,
  • storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento)
  • alterazione della funzione renale ed epatica,
  • gravidanza ed allattamento,
  • sepsi,
  • granulocitopenia e porfiria acuta intermittente,
  • insufficienza della glucosio - 6 fosfato – deidrogenasi,
  • bambini al di sotto dei 12 anni.

Virdex può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre

il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio

Quali sono gli effetti indesiderati di Virdex


Insensibilità e formicolio delle dita e delle mani e dei piedi, dolori muscolari alle estremità, debolezza di gambe, dolori epigastrici, tachicardia passeggera o extrasistolia o brachicardia, nausea, vomito, edema localizzato, prurito, sindrome di iperstimolazione. VIRDEX può causare sonnolenza e manifestazioni allergiche di diversa sede e grado, ipersensibilità a carico del sangue (leucopenia raramente agranulocitosi). Qualora durante il trattamento comparisse ripresa della febbre, alterazione della mucosa e della cute sospendere la terapia, consultare il medico.

In soggetti predisposti potrebbe verificarsi una sindrome da iperstimolazione da caffeina con eccitazione, insonnia, tremore, aumento della diuresi, nausea, vomito, aritmia cardiaca, scotoma.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4).

Dopo somministrazione di VIRDEX sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4).

Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.

Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (sono stati riportati molto raramente.

Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p. es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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