La musica contro il dolore dei piccoli pazienti

21 gennaio 2015
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La musica contro il dolore dei piccoli pazienti



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In un certo senso si tratta di "ingannare" il cervello, distraendolo dal dolore e facendolo concentrare su qualcosa di più piacevole come la musica o un racconto. Detto così sembra quasi troppo semplice, ma i risultati di uno studio da poco pubblicato sulla rivista Pediatric surgery international dimostrano che questi rimedi sono efficaci dopo un intervento chirurgico nei bambini e riescono a limitare, almeno in parte, il disagio legato al dolore post-operatorio.

«È noto che distrarsi è un modo efficace per ridurre il dolore, e la musica rappresenta di certo un ottimo strumento di distrazione» dice Ron Marino, pediatra statunitense. Come ricordano gli esperti, i farmaci contro il dolore non mancano, ma quelli comunemente utilizzati per ridurre il dolore post-operatorio possono creare gravi problemi respiratori nei bambini e per questo i medici tendono a ridurne l'uso, con il rischio di non riuscire a controllare al meglio il dolore nei piccoli pazienti. «In base ai dati del nostro studio, ascoltare per 30 minuti un po' di musica o un racconto registrato è un metodo efficace per ridurre il dolore dei bambini che si sottopongono a un'operazione di chirurgia maggiore e, a differenza dei farmaci, è assolutamente privo di effetti collaterali e anche poco costoso» afferma Santhanam Suresh, professore di anestesiologia e pediatria alla Nortwestern university e autore dello studio.

Suresh e colleghi hanno coinvolto nella loro ricerca un gruppo di 60 bambini tra i 9 e i 14 anni ricoverati in un ospedale pediatrico di Chicago e sottoposti a un intervento chirurgico. Dopo l'intervento ad alcuni dei pazienti è stata fatta ascoltare la musica preferita, ad altri un audiolibro e ad altri ancora - il gruppo controllo - né l'uno né l'altro. «L'audioterapia ha reso più sopportabile il dolore post-operatorio sia nel gruppo che ha ascoltato musica, sia in quello che ha ascoltato il breve racconto» precisa l'autore, che poi sottolinea l'importanza di far scegliere ai piccoli la loro musica preferita.

«Tutti ci relazioniamo con la musica e i suoni, ma ciascuno di noi ha delle preferenze» dice Suresh che nello studio ha previsto la possibilità di scegliere musica pop, country, classica o rock oppure un breve racconto registrato. «Questi strumenti familiari per i bambini li aiutano a ridurre la paura e a prendere il controllo di situazioni apparentemente incontrollabili e possono trasformare un'esperienza negativa in qualcosa di positivo» aggiunge AnnMarie DiFrancesca, che al Cohen children's medical center di New York dirige un programma nel quale si utilizzano molti approcci non farmacologici contro il dolore nei piccoli pazienti come per esempio musica, arte o videogiochi.



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