24 novembre 2024
Caspofungin Laboratorios Lorien
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Cos'è Caspofungin Laboratorios Lorien (caspofungin)
Caspofungin Laboratorios Lorien è un farmaco a base di caspofungin, appartenente al gruppo terapeutico Antimicotici. E' commercializzato in Italia da Laboratorios Lorien S.L.
Confezioni e formulazioni di Caspofungin Laboratorios Lorien disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Caspofungin Laboratorios Lorien disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- caspofungin laboratorios lorien 50 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino
- caspofungin laboratorios lorien 70 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino
A cosa serve Caspofungin Laboratorios Lorien e perchè si usa
- Trattamento della candidiasi invasiva, in pazienti adulti o pediatrici.
- Trattamento della aspergillosi invasiva in pazienti adulti o pediatrici refrattari o intolleranti alla terapia con amfotericina B, formulazioni lipidiche di amfotericina B e/o itraconazolo.
Vengono definiti refrattari alla terapia i pazienti con infezioni che progrediscono o non migliorano dopo un periodo minimo di 7 giorni di trattamento con dosi terapeutiche di terapia antifungina efficace.
- Terapia empirica di presunte infezioni fungine (come Candida o Aspergillus) in pazienti adulti o pediatrici neutropenici con febbre.
Indicazioni: come usare Caspofungin Laboratorios Lorien, posologia, dosi e modo d'uso
La terapia con caspofungin deve essere iniziata da medici esperti nella gestione delle infezioni fungine invasive.
Posologia
Pazienti adulti
Il primo giorno di trattamento deve essere somministrata una dose singola da carico di 70 mg seguita quindi da 50 mg al giorno. In pazienti di peso corporeo superiore a 80 kg, dopo la dose da carico di 70 mg, è raccomandata una dose di 70 mg/die di caspofungin (vedere paragrafo 5.2). Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio in base al sesso o alla razza (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 anni)
In pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 anni di età) il dosaggio deve essere basato sull'area di superficie corporea del paziente (vedere Istruzioni per l'Uso in pazienti Pediatrici, formula di Mosteller1). Per tutte le indicazioni, nel primo giorno di trattamento deve essere somministrata una dose singola da carico di 70 mg/m2 (non si deve superare una dose effettiva di 70 mg), seguita quindi da 50 mg/m2 al giorno (non si deve superare una dose effettiva di 70 mg al giorno). Se la dose giornaliera di 50 mg/m2 è ben tollerata ma non fornisce un'adeguata risposta clinica, può essere aumentata a 70 mg/m2 al giorno (non si deve superare un dosaggio effettivo giornaliero di 70 mg).
La sicurezza e l'efficacia di caspofungin non sono state sufficientemente studiate in studi clinici su neonati e lattanti di età inferiore a 12 mesi. Si raccomanda cautela quando si trattano pazienti in questa fascia di età. Dati limitati suggeriscono che si può prendere in considerazione la terapia con caspofungin al dosaggio di 25 mg/m2 al giorno in neonati e lattanti (di età inferiore ai 3 mesi) e al dosaggio di 50 mg/m2 al giorno in giovani bambini (da 3 a 11 mesi di età) (vedere paragrafo 5.2).
Durata del trattamento
La durata della terapia empirica deve essere basata sulla risposta clinica del paziente. Si deve proseguire con la terapia fino ad un massimo di 72 ore dopo la risoluzione della neutropenia (ANC ≥ 500). I pazienti ai quali viene diagnosticata una infezione fungina devono essere trattati per un minimo di 14 giorni e il trattamento deve continuare per almeno 7 giorni dopo la risoluzione sia della neutropenia che dei sintomi clinici.
La durata del trattamento della candidiasi invasiva deve essere basata sulla risposta clinica e microbiologica del paziente. A seguito del miglioramento dei segni e sintomi della candidiasi invasiva e dopo esito negativo delle colture, si può prendere in considerazione un passaggio alla terapia antifungina orale. In generale, la terapia antifungina deve proseguire per almeno 14 giorni dopo l'ultima coltura positiva.
La durata del trattamento dell'aspergillosi invasiva va valutata caso per caso e deve essere basata sulla gravità della patologia di base del paziente, sull'entità del miglioramento clinico dell'immunosoppressione e sulla risposta clinica. In generale, il trattamento deve continuare per almeno 7 giorni dopo la risoluzione dei sintomi.
Le informazioni sulla sicurezza per trattamenti di durata superiore a 4 settimane sono limitate. Tuttavia, i dati disponibili suggeriscono che caspofungin continua ad essere ben tollerato con cicli di terapia più lunghi (fino a 162 giorni in pazienti adulti e fino a 87 giorni in pazienti pediatrici).
Popolazioni speciali
Pazienti anziani
Nei pazienti anziani (65 anni di età e oltre), l'area sotto la curva (AUC) è aumentata di circa il 30%. Non si richiede tuttavia un aggiustamento sistematico del dosaggio. L'esperienza con il trattamento in pazienti di età uguale o superiore ai 65 anni è limitata (vedere paragrafo 5.2).
Danno renale
Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio in presenza di danno renale (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica
Per pazienti adulti con compromissione epatica di grado lieve (punteggio di Child-Pugh da 5 a 6), non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Per i pazienti adulti con compromissione epatica moderata (punteggio di Child-Pugh da 7 a 9), in base a dati di farmacocinetica si raccomanda di somministrare 35 mg/die di caspofungin. Si deve somministrare una dose iniziale di carico di 70 mg al Giorno 1. Non sono disponibili dati clinici relativi a pazienti adulti con compromissione epatica grave (punteggio di Child-Pugh maggiore di 9) e a pazienti pediatrici con qualsiasi grado di compromissione epatica (vedere paragrafo 4.4).
Co-somministrazione con induttori degli enzimi metabolici
Dati limitati suggeriscono che deve essere preso in considerazione un aumento del dosaggio giornaliero di caspofungin fino a 70 mg, dopo la dose da carico di 70 mg, quando caspofungin viene somministrato in pazienti adulti in concomitanza con alcuni induttori degli enzimi metabolici (vedere paragrafo 4.5). Quando caspofungin è somministrato a pazienti pediatrici (da 12 mesi a 17 anni di età) in concomitanza con gli stessi induttori degli enzimi metabolici (vedere paragrafo 4.5), si deve prendere in considerazione un dosaggio di caspofungin di 70 mg/m2 al giorno (non si deve superare un dosaggio effettivo di 70 mg al giorno).
Modo di somministrazione
Dopo ricostituzione e diluizione, la soluzione deve essere somministrata per infusione endovenosa lenta in circa 1 ora.
Per istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione vedere paragrafo 6.6.
Sono disponibili flaconcini da 70 mg e da 50 mg.
Caspofungin deve essere somministrato come infusione singola giornaliera.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Caspofungin Laboratorios Lorien
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Caspofungin Laboratorios Lorien può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati sull'uso di caspofungin nelle donne in gravidanza non sono disponibili o sono limitati. Caspofungin non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Studi sull'animale hanno mostrato sviluppo di tossicità (vedere paragrafo 5.3). Negli studi sull'animale è stato dimostrato che caspofungin attraversa la barriera placentare.
Allattamento
Non è noto se caspofungin sia escreto nel latte umano. I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno dimostrato che caspofungin è escreto nel latte. Le donne che assumono caspofungin non devono allattare.
Fertilità
Per caspofungin, non ci sono stati effetti sulla fertilità in studi condotti su ratti maschio e femmina (vedere paragrafo 5.3). Non ci sono dati clinici che permettano di valutare il suo impatto sulla fertilità.
Quali sono gli effetti indesiderati di Caspofungin Laboratorios Lorien
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità (anafilassi e reazioni avverse possibilmente mediate dal rilascio di istamina) (vedere paragrafo 4.4).
In pazienti con aspergillosi invasiva sono stati riportati inoltre edema polmonare, sindrome da distress respiratorio dell'adulto (ARDS) ed infiltrati radiografici.
Pazienti adulti
Negli studi clinici, 1.865 persone adulte sono state trattate con dosi singole o multiple di caspofungin: 564 pazienti neutropenici con febbre (studio sulla terapia empirica), 382 pazienti con candidiasi invasiva, 228 pazienti con aspergillosi invasiva, 297 pazienti con infezioni localizzate da Candida, e 394 persone arruolate negli studi clinici di fase I. Nello studio sulla terapia empirica i pazienti erano stati trattati con chemioterapia per neoplasia maligna o erano stati sottoposti a trapianto con cellule ematopoietiche staminali (inclusi 39 trapianti allogenici). Negli studi condotti su pazienti con infezioni documentate da Candida, la maggior parte dei pazienti con infezioni invasive da Candida presentava gravi condizioni mediche di base (ad es.: ematopatie maligne od altre condizioni oncologiche, recenti importanti interventi chirurgici, HIV), tali da richiedere la somministrazione concomitante di diversi medicinali. I pazienti nello studio non comparativo sull'Aspergillus avevano spesso gravi patologie di base predisponenti (ad es.: trapianto di midollo o di cellule staminali periferiche, ematopatie maligne, tumori solidi o trapianti d'organo), tali da richiedere la somministrazione concomitante di diversi medicinali.
La flebite è stata una reazione avversa frequentemente riportata al sito di iniezione in tutte le popolazioni di pazienti. Altre reazioni localizzate sono state eritema, dolore/dolorabilità, prurito, secrezione e sensazione di bruciore.
Le anormalità cliniche e di laboratorio riportate nel totale degli adulti trattati con caspofungin (in tutto 1.780 pazienti) sono state tipicamente lievi ed hanno raramente condotto all'interruzione della terapia.
Elenco tabulato delle reazioni avverse
Sono state segnalate le seguenti reazioni avverse durante gli studi clinici e/o l'uso post-marketing:
[Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)]
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Comune: diminuzione della emoglobinemia, diminuzione dell'ematocrito, diminuzione del numero dei leucociti
Non comune: anemia, trombocitopenia, coagulopatia, leucopenia, aumento del numero degli eosinofili, diminuzione del numero delle piastrine, aumento del numero delle piastrine, diminuzione del numero dei linfociti, aumento del numero dei leucociti, diminuzione del numero dei neutrofili
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Comune: ipocaliemia
Non comune: sovraccarico di fluidi, ipomagnesiemia, anoressia, squilibrio elettrolitico, iperglicemia, ipocalcemia, acidosi metabolica
Disturbi psichiatrici:
Non comune: ansia, disorientamento, insonnia
Patologie del sistema nervoso:
Comune: cefalea
Non comune: capogiro, disgeusia, parestesia, sonnolenza, tremore, ipoestesia
Patologie dell'occhio:
Non comune: ittero oculare, visione offuscata, edema della palpebra, aumento della lacrimazione
Patologie cardiache:
Non comune: palpitazioni, tachicardia, aritmia, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca congestizia
Patologie vascolari:
Comune: flebite
Non comune: tromboflebite, arrossamento, vampata, ipertensione, ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Comune: dispnea
Non comune: congestione nasale, dolore faringo-laringeale, tachipnea, broncospasmo, tosse, dispnea parossistica notturna, ipossia, rantoli, sibili
Patologie gastrointestinali:
Comune: nausea, diarrea, vomito
Non comune: dolore addominale, dolore nel tratto superiore dell'addome, secchezza delle fauci, dispepsia, disturbi allo stomaco, distensione addominale, ascite, costipazione, disfagia, flatulenza
Patologie epatobiliari:
Comune: incremento degli indicatori di funzionalità epatica (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, fosfatasi alcalina ematica, bilirubina coniugata, bilirubina ematica)
Non comune: colestasi, epatomegalia, iperbilirubinemia, ittero, alterata funzione epatica, epatotossicità, disturbi del fegato, aumento della gamma-glutamiltransferasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: rash, prurito, eritema, iperidrosi
Non comune: eritema multiforme, rash maculare, rash maculo-papulare, rash pruriginoso, orticaria, dermatite allergica, prurito generalizzato, rash eritematoso, rash generalizzato, rash morbilliforme, lesione cutanea
Non nota: Necrolisi epidermica tossica e Sindrome di Stevens-Johnson (vedere paragrafo 4.4).
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo:
Comune: artralgia
Non comune: mal di schiena, dolore alle estremità, dolore osseo, debolezza muscolare, mialgia
Patologie renali e urinarie:
Non comune: insufficienza renale, insufficienza renale acuta
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: piressia, brividi, prurito nella sede di infusione
Non comune: dolore, dolore nella sede del catetere, stanchezza, sensazione di freddo, sensazione di caldo, eritema nella sede di infusione, indurimento nella sede di infusione, dolore nella sede di infusione, gonfiore nella sede di infusione, flebite nella sede di iniezione, edema periferico, dolorabilità, dolore toracico, edema del volto, sensazione di variazione della temperatura corporea, indurimento, stravaso nella sede di infusione, irritazione nella sede di infusione, flebite nella sede di infusione, rash nella sede di infusione, orticaria nella sede di infusione, eritema nella sede di iniezione, edema nella sede di iniezione, dolore nella sede di iniezione, gonfiore nella sede di iniezione, malessere, edema
Esami diagnostici:
Comune: diminuzione della kaliemia, diminuzione dell'albuminemia
Non comune: aumento della creatininemia, eritrociti nelle urine, diminuzione delle proteine totali, proteine nelle urine, tempo di protrombina prolungato, tempo di protrombina ridotto, diminuzione della sodiemia, aumento della sodiemia, diminuzione della calcemia, aumento della calcemia, diminuzione della cloremia, aumento della glicemia, riduzione della magnesiemia, riduzione della fosforemia, aumento della fosforemia, aumento della uremia, tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato, diminuzione dei bicarbonati ematici, aumento della cloremia, aumento della kaliemia, aumento della pressione sanguigna, diminuzione dell'acido urico ematico, ematuria, rumori respiratori anormali, diminuzione dell'anidride carbonica, aumenti dei livelli dei medicinali immunosoppressori, aumento della INR, cilindri urinari, leucociti nelle urine, aumento del pH urinario.
Caspofungin è stato valutato al dosaggio di 150 mg al giorno (fino a 51 giorni) in 100 pazienti adulti (vedere paragrafo 5.1). Lo studio ha confrontato caspofungin al dosaggio di 50 mg al giorno (dopo un dosaggio da carico da 70 mg al giorno 1) versus 150 mg al giorno nel trattamento della candidiasi invasiva. In questo gruppo di pazienti il profilo di sicurezza di caspofungin a questo dosaggio più alto è risultato generalmente simile a quello dei pazienti che ricevevano caspofungin al dosaggio di 50 mg al giorno. La proporzione di pazienti con una reazione avversa grave farmaco-correlata o con una reazione avversa farmaco-correlata che ha portato all'interruzione della terapia con caspofungin è stata comparabile nei 2 gruppi di trattamento.
Pazienti pediatrici
I dati derivanti da 5 studi clinici completati in 171 pazienti pediatrici suggeriscono che l'incidenza globale di eventi clinici avversi (26,3%; 95% IC -19,9, 33,6) non è peggiore rispetto a quella riportata negli adulti trattati con caspofungin (43,1%; 95% IC -40,0, 46,2). Tuttavia, i pazienti pediatrici probabilmente hanno un profilo di eventi avversi differente rispetto a quello dei pazienti adulti. Gli eventi clinici avversi più comuni correlati con il medicinale riportati nei pazienti pediatrici trattati con caspofungin sono state piressia (11,7%), eruzione cutanea (4,7%) e cefalea (2,9%).
Sono state segnalate le seguenti reazioni avverse:
[Molto comune (≥ 1/10), Comune (≥ 1/100, < 1/10)]
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Comune: incremento del numero degli eosinofili
Patologie del sistema nervoso:
Comune: cefalea
Patologie cardiache:
Comune: tachicardia
Patologie vascolari:
Comune: rossore, ipotensione
Patologie epatobiliari:
Comune: incremento degli enzimi di funzionalità epatica (AST, ALT)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: rash, prurito
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Molto comune: febbre
Comune: brividi, dolore nel sito di inserzione del catetere
Esami diagnostici:
Comune: diminuzione della kaliemia, ipomagnesiemia, aumento della glicemia, riduzione della fosforemia, ed aumento della fosforemia
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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