21 novembre 2024
Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari
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Cos'è Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari (diclofenac epolamina)
Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari è un farmaco a base di diclofenac epolamina, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Farmitalia Industria Chimico-Farmaceutica S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari e perchè si usa
Trattamento sintomatico locale di dolori e infiammazioni di natura reumatica o traumatica di articolazioni, muscoli, tendini e legamenti.
Indicazioni: come usare Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari, posologia, dosi e modo d'uso
Solo per uso cutaneo.
Posologia
Un (1) cerotto nell'area più dolorosa una o due volte al giorno.
Durata della somministrazione
Ilmodol dolori articolari e muscolari deve essere usato per il più breve tempo possibile. La durata massima del trattamento è di 14 giorni consecutivi.
Anziani
Questo medicinale deve essere impiegato con cautela nei pazienti anziani in quanto maggiormente predisposti agli effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4).
Bambini ed adolescenti al di sotto dei 16 anni
Non sono disponibili dati sufficienti sulla sicurezza ed efficacia del medicinale nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni (vedere anche controindicazioni al paragrafo 4.3).
Negli adolescenti di età pari o superiore ai 16 anni, se il prodotto è necessario per un periodo di trattamento superiore ai 7 giorni per il sollievo del dolore o se i sintomi peggiorano, si consiglia al paziente/genitori dell'adolescente di consultare un medico.
Pazienti con insufficienza epatica o renale
Per l'utilizzo di Ilmodol dolori articolari e muscolari in pazienti con insufficienza epatica o renale vedere paragrafo 4.4.
Modo di somministrazione
Tagliare la busta contenente il cerotto medicato come indicato. Estrarre un cerotto medicato, rimuovere la pellicola in plastica utilizzata per proteggere la superficie adesiva ed applicare il cerotto sull'articolazione o sulla superficie dolente. Se necessario, il cerotto può essere tenuto sul posto mediante un bendaggio di rete elastica. Richiudere con cura la busta con la chiusura scorrevole. Il cerotto deve essere utilizzato intero.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari
Questo medicinale è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità al diclofenac, all'acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale elencati al paragrafo 6.1.
- Pazienti che hanno avuto attacchi asmatici, orticaria o rinite acuta scatenati da acido acetilsalicilico o di altri antinfiammatori non steroidei (FANS).
- Cute lesa, indipendentemente dal tipo di lesione: dermatite essudativa, eczema, lesione infetta, bruciature o ferite.
- Terzo trimestre di gravidanza (vedere 4.6 Gravidanza e allattamento).
- Pazienti con ulcera peptica attiva.
- Bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni.
Ilmodol Dolori Articolari e Muscolari può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non esistono dati clinici relativi all'uso di Ilmodol dolori articolari e muscolari durante la gravidanza.
La concentrazione sistemica di diclofenac, confrontata con formulazioni orali, è più bassa dopo somministrazione topica. Anche se l'esposizione sistemica è inferiore rispetto alla somministrazione orale, non è noto se l'esposizione sistemica a Ilmodol dolori articolari e muscolari raggiunta dopo la somministrazione topica possa essere dannosa per un embrione/feto.
Facendo riferimento all'esperienza del trattamento con i FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue:
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Ilmodol dolori articolari e muscolari non deve essere utilizzato se non in caso di assoluta necessità. Se utilizzato, la dose deve essere la più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, l'uso sistemico degli inibitori della sintetasi delle prostaglandine, compreso diclofenac, può indurre tossicità cardiopolmonare e renale nel feto.
Alla fine della gravidanza, può verificarsi un tempo di sanguinamento prolungato, sia nella madre che nel bambino, e il travaglio può essere ritardato.
Pertanto, Ilmodol dolori articolari e muscolari è controindicato durante l'ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Come altri FANS, il diclofenac passa nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di diclofenac cerotto medicato non sono previsti effetti sul lattante.
A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto deve essere usato durante l'allattamento solo sotto consiglio di un professionista sanitario. In questa circostanza, Ilmodol dolori articolari e muscolari non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, né altrove su aree estese di pelle o per un periodo prolungato di tempo (vedere paragrafo 4.4).
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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