Levosimendan Kabi

21 novembre 2024

Levosimendan Kabi


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Levosimendan Kabi (levosimendan)


Levosimendan Kabi è un farmaco a base di levosimendan, appartenente al gruppo terapeutico Inotropi.

A cosa serve Levosimendan Kabi e perchè si usa


Levosimendan Kabi è indicato nel trattamento a breve termine dello scompenso cardiaco cronico grave, in fase di instabilità acuta (ADHF) e laddove la terapia convenzionale non sia sufficiente e in casi dove il supporto di un farmaco inotropo sia considerato appropriato (vedere paragrafo 5.1).

Levosimendan Kabi è indicato negli adulti.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Levosimendan Kabi


  • Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Grave ipotensione e tachicardia (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
  • Significative ostruzioni meccaniche ventricolari che alterano il riempimento o l'eiezione o entrambe.
  • Grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/minuto)
  • Grave compromissione epatica.
  • Anamnesi di Torsione di Punta.

Levosimendan Kabi può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non esistono studi relativi all'infusione di levosimendan nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Di conseguenza, il levosimendan va usato in gravidanza solo nel caso in cui i benefici potenziali per la gestante superino i rischi per il feto.

Allattamento

Le informazioni derivanti dall'utilizzo post-marketing nelle donne che allattano indicano che i metaboliti attivi di levosimendan OR-1896 e OR-1855 sono escreti nel latte materno e sono stati rilevati nel latte per almeno 14 giorni dopo l'inizio dell'infusione di levosimendan di 24 ore. Le donne che ricevono levosimendan non devono allattare al seno al fine di evitare potenziali effetti avversi cardiovascolari nel neonato.

Fertilità

Gli studi sugli animali hanno mostrato effetti tossici sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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