21 novembre 2024
Oxicodone Accord
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Cos'è Oxicodone Accord (oxicodone cloridrato)
Oxicodone Accord è un farmaco a base di oxicodone cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi.
A cosa serve Oxicodone Accord e perchè si usa
Dolore grave, che può essere adeguatamente gestito solo con analgesici oppioidi.
Questo medicinale è indicato negli adulti ed adolescenti di età superiore ai 12 anni.
Indicazioni: come usare Oxicodone Accord, posologia, dosi e modo d'uso
Il dosaggio dipende dall'intensità del dolore e dalla sensibilità individuale del paziente alla terapia. Per i dosaggi non realizzabili/praticabili con questo medicinale, sono disponibili altre concentrazioni e altri medicinali.
Questo medicinale è indicato negli adulti ed adolescenti di età superiore ai 12 anni.
Si applicano le seguenti raccomandazioni posologiche generali:
Adulti e adolescenti (> 12 anni)
Titolazione e aggiustamento della dose
In generale, la dose iniziale per i pazienti naïve agli oppioidi è di 10 mg di oxicodone cloridrato somministrato a intervalli di 12 ore. Alcuni pazienti possono beneficiare da una dose iniziale di 5 mg per minimizzare l'incidenza di reazioni avverse.
I pazienti che ricevono già gli oppioidi possono iniziare il trattamento con dosi più alte, tenendo in considerazione la loro esperienza con terapie precedenti con oppioidi.
L'uso di Oxicodone Accord compresse non è indicato come analgesico prn (pro re nata o se necessario).
Secondo studi clinici ben controllati, 10-13 mg di oxicodone cloridrato corrispondono a circa 20 mg di morfina solfato, entrambi nella formulazione a rilascio prolungato.
A causa delle differenze individuali nella sensibilità per oppioidi differenti, si raccomanda che i pazienti inizino la terapia in modo più conservativo con Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato dopo la conversione da altri oppioidi, con il 50-75% della dose calcolata di oxicodone.
In alcuni pazienti che assumono Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato a regime fisso è necessaria la somministrazione di analgesici a rilascio rapido come farmaco di soccorso, per controllare le esacerbazioni acute di dolore (breakthrough pain). Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non è indicato per il trattamento del dolore acuto e/o delle esacerbazioni acute di dolore (breakthrough pain). La singola dose del farmaco di soccorso deve ammontare a 1/6 della dose giornaliera equianalgesica di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato. L'uso del farmaco di soccorso per più di due volte al giorno indica che è necessario aumentare la dose di Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato. La dose non deve essere titolata più frequentemente di una volta ogni 1-2 giorni, fino a quando è stata raggiunta una somministrazione stabile due volte al giorno.
Seguendo un aumento della dose da 10 mg a 20 mg assunti ogni 12 ore, le titolazioni della dose devono essere effettuate in step di circa un terzo della dose giornaliera. L'obiettivo è un dosaggio specifico per il paziente, che, con la somministrazione due volte al giorno, fornisce un'analgesia adeguata con effetti indesiderati tollerabili e con la minima quantità possibile di farmaco di soccorso, fintantoché è necessaria la terapia del dolore.
La distribuzione uniforme (la stessa dose al mattino e alla sera) seguendo un regime fisso (ogni 12 ore) è appropriata per la maggior parte dei pazienti. Per alcuni pazienti è probabilmente vantaggioso distribuire le dosi in modo non uniforme. In generale, deve essere selezionata la dose analgesica efficace più bassa. Per il trattamento del dolore non maligno, è in genere sufficiente una dose giornaliera di 40 mg; ma possono essere necessari dosaggi superiori. I pazienti con dolore neoplastico possono richiedere dosaggi di 80-120 mg, che in singoli casi possono essere aumentati fino a 400 mg. Se sono necessari dosaggi persino superiori, la dose deve essere stabilita individualmente, bilanciando l'efficacia e la tolleranza e il rischio di effetti indesiderati.
Modo di somministrazione
Per uso orale.
Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato deve essere assunto due volte al giorno, secondo un programma fisso, al dosaggio determinato.
Le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o indipendentemente dai pasti, con una quantità sufficiente di liquido.
(Oxicodone Accord 5 mg compresse a rilascio prolungato)
Le compresse a rilascio prolungato di Oxicodone Accord 5 mg devono essere deglutite intere, non masticate o frantumate.
(Le compresse a rilascio prolungato di Oxicodone Accord 10 mg, 20 mg, 40 mg, 80 mg)
Le compresse a rilascio prolungato di Oxicodone Accord possono essere deglutite sia intere che tagliate (la compressa può essere divisa solo in due usando la linea di incisione), non masticate o frantumate.
La somministrazione di compresse masticate o frantumate porta ad un rapido rilascio e assorbimento di una dose potenzialmente fatale di oxicodone (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
Oxicodone Accord non deve essere assunto con bevande alcoliche (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non è raccomandato per i bambini di età inferiore ai 12 anni.
Pazienti di età superiore a 65 anni
Per i pazienti anziani senza manifestazione clinica di alterazione della funzionalità epatica e/o renale non sono in genere richieste titolazioni del dosaggio. Ad ogni modo, in generale, la dose iniziale in pazienti geriatrici nuovi agli oppiodi, è di 5 mg di oxicodone cloridrato a intervalli di 12 ore.
Pazienti con compromissione renale o epatica:
La concentrazione plasmatica può aumentare in questa popolazione. La dose inziale deve seguire un approccio conservativo in questi pazienti. La dose iniziale raccomandata per gli adulti deve essere ridotta del 50% (per esempio una dose giornaliera orale totale di 10 mg in pazienti naive agli oppioidi) e per ogni paziente la dose deve essere titolata per adeguare il controllo del dolore in base alla situazione clinica individuale.
Uso nel dolore non maligno:
Gli oppioidi non sono la terapia principale per il dolore cronico non maligno, così come non sono raccomandati come unico trattamento. Alcuni tipi di dolore cronico, incluso dolore osteoartrosico cronico e disturbi del disco intervertebrale, vengono alleviati dall'oppioidi forti. La necessità di continuare il trattamento per il dolore non maligno deve essere valutata ad intervalli regolari.
Durata della somministrazione
Oxicodone Accord compresse a rilascio prolungato non deve essere assunto più a lungo del necessario. Se il trattamento a lungo termine è necessario a causa del tipo e della severità della malattia, l'attento e regolare monitoraggio è richiesto per determinare se e in che misura il trattamento debba essere continuato.
Interruzione del trattamento
Se la terapia con oppioidi non è più indicata, è probabilmente consigliabile ridurre la dose giornaliera gradualmente, per prevenire i sintomi di una sindrome da astinenza.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Oxicodone Accord
Ipersensibilità a oxicodone o a uno qualsiasi degli eccipienti. Oxicodone non deve essere utilizzato in situazioni in cui gli oppioidi sono controindicati:
- Depressione respiratoria severa con ipossia,
- Livelli elevati di diossido di carbonio nel sangue,
- Malattia polmonare ostruttiva cronica severa,
- Cuore polmonare,
- Asma bronchiale grave,
- Ileo paralitico,
- Addome acuto, ritardato svuotamento gastrico,
- Qualsiasi situazione in cui gli oppioidi sono controindicati,
- Compromissione della funzione epatica da moderata a grave,
- Stipsi cronica
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Oxicodone Accord può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
L'uso di questo medicinale deve essere evitato per quanto possibile nelle pazienti che sono in gravidanza o in allattamento.
Gravidanza
Esistono dati limitati derivati dall'uso dell'oxicodone nelle donne in gravidanza.
I neonati nati da madri che hanno ricevuto oppioidi nelle ultime 3 o 4 settimane prima del parto devono essere monitorati per depressione respiratoria. I sintomi da astinenza possono essere osservati nei neonati di madri sottoposte a trattamento con oxicodone.
Allattamento
L'oxicodone può essere escreto nel latte materno e può causare depressione respiratoria nel neonato. L'oxicodone non deve, quindi, essere assunto durante l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Oxicodone Accord
Le reazioni avverse al farmaco sono tipiche degli agonisti completi degli oppioidi. Possono verificarsi tolleranza e dipendenza (vedere paragrafo 4.4). La stipsi può essere prevenuta con un lassativo appropriato. Se la nausea e il vomito sono problematici, l'oxicodone può essere somministrato in associazione con un antiemetico.
Per la classificazione degli effetti indesiderati sono usate le seguenti categorie di frequenza:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (da ≥ 1/100, < 1/10)
Non comune (da ≥ 1/1.000, < 1/100)
Raro (da ≥ 1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000)
Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema immunitario
Non comune: ipersensibilità
Frequenza non nota: reazione anafilattica, reazione anafilattoide
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune: diminuzione dell'appetito
Non comune: disidratazione
Disturbi psichiatrici
Comune: ansia, stato confusionale, depressione, insonnia, nervosismo, alterazioni dell'attività onirica, pensiero anormale
Non comune: allucinazioni, agitazione, alterazione dell'umore, irrequietezza, disorientamento, disforia, euforia, diminuzione della libido, labilità affettiva, dipendenza da farmaci (vedere paragrafo 4.4).
Frequenza non nota: aggressività
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: sonnolenza, capogiri, cefalea
Comune: tremore, letargia, sedazione
Non comune: amnesia, ipertonia, ipoestesia, disordini della parola, convulsioni, contrazioni muscolari involontarie, parestesia,
alterazione del gusto (disgeusia), sincope,.
Frequenza non nota:iperalgesia
Patologie dell'occhio
Non comune: miosi, compromissione della vista
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Non comune: vertigini
Patologie cardiache
Non comune: tachicardia sopraventricolare, palpitazioni (nel contesto della sindrome da astinenza)
Patologie vascolari
Non comune: vasodilatazione, flushing facciale
Raro: ipotensione, ipotensione ortostatica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: tosse ridotta, broncospasmo, dispnea
Non comune: depressione respiratoria, singhiozzi
Frequenza non nota: Sindrome di apnea centrale nel sonno
Patologie gastrointestinali
Molto comune: stipsi, nausea, vomito
Comune: secchezza delle fauci, dolore addominale, diarrea, dispepsia
Non comune: disfagia, eruttazione, gastrite, ileo, , flatulenza
Frequenza non nota: carie dentaria
Patologie epatobiliari
Non comune: aumento degli enzimi epatici, coliche biliari
Frequenza non nota: colestasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: prurito
Comune: eruzioni cutanee, iperidrosi
Non comune: pelle secca, dermatite esfoliativa
Raro: orticaria
Patologie renali e urinarie
Non comune: ritenzione urinaria, spasmo uretrale
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non comune: disfunzione erettile, ipogonadismo
Frequenza non nota: amenorrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: astenia, fatica
Non comune: sindrome da astinenza a medicinali, malessere, edema, edema periferico, tolleranza ai medicinali, sete, piressia, brividi Frequenza non nota: sindrome neonatale da astinenza ai medicinali
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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