13 marzo 2020
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Affrontare le paure da #coronavirus il parere degli psicologi
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I timori che nascono dall'epidemia di coronavirus sono del tutto normali. Basta conoscerli per imparare ad affrontare e tenere sotto controllo le paure. Ecco cosa consigliano gli psicologi.
Spiega Luca Pezzullo, presidente dell'Ordine degli Psicologi del Veneto: "Il nuovo ci fa paura, la mente lo teme. A maggior ragione nel caso di un'insidia invisibile come un virus, un pericolo che può manifestare i suoi effetti dopo qualche tempo. La paura può portare ad azioni sconsiderate. Basti pensare alla folla nei supermercati o sui treni all'annuncio delle misure di sicurezza contro il contagio contro il coronavirus. La paura facilmente porta a due reazioni opposte: la negazione e il panico. Nel primo caso si cerca di affermare che il pericolo non c'è, in pratica lo si esorcizza, nel secondo caso ci si lascia andare a timori esagerati. Il comportamento corretto sta nel mezzo, cioè la reazione composta. Bisogna trovare l'equilibrio tra due comportamenti emotivi dannosi".
Per affrontare l'emergenza, la soluzione è semplice. Afferma Pezullo: "Basta seguire le indicazioni ufficiali, dopo un po' tutti impariamo ad adeguarci. A rispettare le distanze tra le persone, a lavarci le mani con grande cura. È la nuova normalità. L'uomo sa adattarsi velocemente".
Aggiunge Gianluca Castelnuovo, psicologo e psicoterapeuta presso Istituto Auxologico Italiano di Milano e Professore Ordinario di Psicologia Clinica all'Università Cattolica: "La paura è una emozione primaria, fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi.
"L'importante è capire 'chi sta controllando che cosa', come nelle dipendenze: sono ancora io a gestire e scegliere cosa fare, o sto attuando comportamenti seguendo una massa di persone che sta facendo proprio quello che andrebbe razionalmente evitato?"
"Un periodo di interruzione delle attività consuete toglie le rassicuranti abitudini quotidiane creando a volte uno stato di disorientamento. Si sta vivendo in una dimensione che non è quella abituale, chiusi in casa. Ma è uno stato temporaneo".
Stare vicini emotivamente, in questi momenti i social sono un aiuto per mantenere le relazioni. Attenzione alle fake news, sono un tentativo di dare un'unica spiegazione a fenomeni incontrollabili. Una fake news, pur inverosimile, appare rassicurante.
Alessandra Margreth
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Spiega Luca Pezzullo, presidente dell'Ordine degli Psicologi del Veneto: "Il nuovo ci fa paura, la mente lo teme. A maggior ragione nel caso di un'insidia invisibile come un virus, un pericolo che può manifestare i suoi effetti dopo qualche tempo. La paura può portare ad azioni sconsiderate. Basti pensare alla folla nei supermercati o sui treni all'annuncio delle misure di sicurezza contro il contagio contro il coronavirus. La paura facilmente porta a due reazioni opposte: la negazione e il panico. Nel primo caso si cerca di affermare che il pericolo non c'è, in pratica lo si esorcizza, nel secondo caso ci si lascia andare a timori esagerati. Il comportamento corretto sta nel mezzo, cioè la reazione composta. Bisogna trovare l'equilibrio tra due comportamenti emotivi dannosi".
Per affrontare l'emergenza, la soluzione è semplice. Afferma Pezullo: "Basta seguire le indicazioni ufficiali, dopo un po' tutti impariamo ad adeguarci. A rispettare le distanze tra le persone, a lavarci le mani con grande cura. È la nuova normalità. L'uomo sa adattarsi velocemente".
Aggiunge Gianluca Castelnuovo, psicologo e psicoterapeuta presso Istituto Auxologico Italiano di Milano e Professore Ordinario di Psicologia Clinica all'Università Cattolica: "La paura è una emozione primaria, fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi.
"L'importante è capire 'chi sta controllando che cosa', come nelle dipendenze: sono ancora io a gestire e scegliere cosa fare, o sto attuando comportamenti seguendo una massa di persone che sta facendo proprio quello che andrebbe razionalmente evitato?"
"Un periodo di interruzione delle attività consuete toglie le rassicuranti abitudini quotidiane creando a volte uno stato di disorientamento. Si sta vivendo in una dimensione che non è quella abituale, chiusi in casa. Ma è uno stato temporaneo".
Consigli pratici
Stare vicini emotivamente, in questi momenti i social sono un aiuto per mantenere le relazioni. Attenzione alle fake news, sono un tentativo di dare un'unica spiegazione a fenomeni incontrollabili. Una fake news, pur inverosimile, appare rassicurante.
- No alla ricerca compulsiva e continua di notizie: siamo spinti a farlo per far scendere l'ansia, ma in realtà questo comportamento contribuisce ad aumentarla. Per le notizie controllate solo fonti ufficiali.
- Cogliere l'occasione per dedicarvi a nuove attività o a occupazioni che non avevate il tempo di coltivare. Ad esempio, leggere un libro fino alla fine, contattare persone in attesa da tempo: l'interruzione forzata può diventare un beneficio per riprendere o completare cose importanti lasciate in sospeso.
- Cogliete l'occasione per riordinare la casa e stare con i figli. Ai bambini date la vostra disponibilità a parlare serenamente di quello che possono aver sentito e che li spaventa.
- Se la paura è troppa, non esitare ad attivare tecniche di controllo del panico, chiedendo consiglio a uno psicologo.
Alessandra Margreth
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