#coronavirus, le conseguenze psicologiche della quarantena
L'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19 ha imposto un cambiamento delle abitudini di vita, l'osservazione di strette regole di distanziamento sociale e l'interruzione di molte attività. La quarantena è una misura necessaria per tutelare la salute pubblica, già adottata in occasione di altre epidemie, come la SARS, ed è nota per avere oltre che benefici in termini di sicurezza, anche risvolti psicologici.
L'impatto psicologico della quarantena è stato analizzato da una revisione della letteratura basata su 24 lavori pubblicati, selezionati da tre database che comprendevano nel complesso 3.166 studi.
Molti studi hanno analizzato l'impatto psicologico negativo della quarantena, evidenziando la comparsa di sintomi da stress post traumatico, confusione, rabbia. Tra gli aspetti della quarantena definiti "stressanti" rientrano la sua durata, la paura dell'infezione, la frustrazione, la noia, la carenza di informazioni. Per il periodo successivo alla quarantena emergono invece gli aspetti finanziari, con perdite economiche e lavorative, e lo stigma.
I ricercatori hanno evidenziato che la durata degli effetti può protrarsi anche per diversi mesi dopo la fine del periodo. In alcuni casi la quarantena è risultata predittiva di sintomi da stress post traumatico fino a tre anni dopo. Conseguenze a lungo termine che influenzano non solo le persone in quarantena, ma anche il sistema sanitario.
Tra il personale sanitario vengono descritti stati ansia, irritabilità, evitamento, insonnia, difficoltà di concentrazione, peggioramento delle performance lavorative, sentimenti di rassegnazione. Sintomi di malessere psicologico legati alla quarantena sono inoltre, secondo alcuni studi, i disturbi emotivi, un basso tono dell'umore, l'irritabilità, l'insonnia.
Nel caso del Covid-19 la sgradevole esperienza della separazione dagli affetti, la limitazione della libertà individuale e l'incertezza sul stato della malattia possono creare effetti molto rilevanti.
Affinché una misura come la quarantena sia utilizzata come strumento per tutelare la salute pubblica con successo, sottolineano i ricercatori, è necessario che sia fatto il possibile per ridurre al minimo gli effetti negativi a essa associati; i potenziali benefici della quarantena di massa devono essere pesati attentamente rispetto ai possibili costi psicologici.
Le conclusioni della revisione ribadiscono come l'impatto psicologico della quarantena possa rivelarsi ampio, e a lungo termine. Questo non significa che non dovrebbe essere praticata, dal momento che gli effetti della maggior diffusione della malattia, in assenza di misure di contenimento, potrebbero essere peggiori.
Se la quarantena è essenziale, i decisori dovrebbero prevedere ogni misura per assicurare che questa esperienza sia quanto più tollerabile possibile: con una informazione su quanto sta accadendo e perché, spiegando per quanto tempo continuerà e fornendo attività da svolgere durante la quarantena, assicurando le forniture essenziali come cibo acqua e medicinali e promuovendo la solidarietà e l'altruismo.
Stefania Cifani
Bibliografia
Brooks SK et al. The psychological impact of quarantine and how to reduce it: rapid review of the evidence The Lancet. VOLUME 395, ISSUE 10227, P912-920, MARCH 14, 2020
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