Soffocamento del bambino da corpo estraneo: serve formazione ai genitori

25 marzo 2013
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Soffocamento del bambino da corpo estraneo: serve formazione ai genitori



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Ogni anno in Italia sono quasi 300 i casi di soffocamento da corpo estraneo negli under 14, e circa 50 le vittime (tra 0 e 4 anni è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali): caramelle, pezzetti di carne, uva, noci e monetine gli oggetti più pericolosi, secondo la "classifica" diffusa dagli esperti della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) riuniti a Montecarlo per la "Scuola di disostruzione del corpo estraneo e manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base". Ma pochi genitori sanno come ci si deve comportare in situazioni di emergenza. Difatti per l'occasione sarà presentata la Rete formativa nazionale per le manovre salvavita' costituita da 100 istruttori sanitari e laici attraverso la quale tutti coloro che quotidianamente in tutta Italia si occupano di bambini piccoli (genitori, nonni, babysitter, insegnanti d'asilo e scuola elementare, assistenti sociali, bagnini e così via) impareranno come gestire l'emergenza-soffocamento, attraverso corsi di un'ora tenuti in scuole, asili nido, sedi comunali. Tali corsi, pur in un tempo contenuto, saranno sufficienti ai docenti per far conoscere il 'decalogo per prevenire e gestire l'inalazione di un corpo estraneo messo a punto dai pediatri della Fimp e far apprendere pochi e semplici gesti che possono salvare la vita di un bambino in un grande numero di situazioni. «Per creare la Rete, Fimp sta collaborando con la Società italiana di medicina emergenza e urgenza pediatrica (Simeup), che ha predisposto le linee guida e che, assieme a Fimp, ha redatto un percorso di accreditamento per i formatori, con affiancamenti e supervisioni» sottolinea Giuseppe Mele, presidente Fimp. «Vogliamo arrivare davvero a tutta la popolazione, per esempio rivolgendoci a genitori non vedenti e non udenti o di bambini con disabilità, ma anche a genitori extracomunitari».



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