24 luglio 2013
Aggiornamenti e focus
Calcolosi renale: nelle donne aumenta il rischio di infarto e coronaropatia
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Una donna che ha avuto dei calcoli renali aumenta del 30 per cento le possibilità di soffrire di cuore.
Un rischio che non riguarda l'universo maschile.
È il risultato di una ricerca durata 24 anni e che ha coinvolto 240mila persone, condotta dai ricercatori dell'Università Cattolica Gemelli di Roma insieme ai colleghi dell'Harvard University di Boston e pubblicata sul Journal of american medical association.
La calcolosi renale è una patologia frequente e in aumento, in Italia ne soffre una persona su dieci, e le cause sono sia di carattere genetico che legate allo stile di vita (scarsa idratazione, dieta ricca in sale e proteine animali). Lo studio ha coinvolto complessivamente 45.748 uomini e 196.357 donne, tutti privi di segni di malattia cardiaca all'inizio dell'indagine. Il campione è stato seguito nel tempo per vedere se sviluppava malattia delle coronarie (infarto del miocardio o sviluppo di malattia coronarica, che necessitasse rivascolarizzazione con angioplastica o con by-pass aorto-coronarico). Sul totale di 242.105 partecipanti, 19.678 hanno riferito di aver sofferto di calcoli renali nel corso della propria vita. Dopo ben 24 anni di osservazione per gli uomini e 18 per le donne, i ricercatori hanno registrato 16.838 casi di malattia delle coronarie.
Per le donne, ma non per gli uomini, è risultata un'associazione significativa tra calcoli renali e malattia cardiaca. In presenza di calcoli la donna ha un rischio-cuore più alto del 30 per cento a parità di altri fattori di rischio come fattori dietetici, diabete e ipertensione. Perché? Secondo i ricercatori fattori ormonali o relativi alla composizione dei calcoli renali potrebbero spiegare questi risultati.
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