23 maggio 2019
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Quale dieta per perdere peso velocemente?
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Le cause dell'obesità sono ancora poco note, anche se si è compreso che lo stile di vita, ha un ruolo determinante nel promuovere l'obesità. Esistono poi forme patologiche legate a mutazioni di un singolo gene, ma sono rarissime. L'epidemia a cui si assiste in questi anni è soprattutto legata ad aumento dell'apporto calorico e diminuzione del dispendio energetico.
Approfondimenti
L'organismo non spreca le energie che introduce con il cibo e se non deve usarle le immagazzina.
Non è sempre semplice stabilire quanto si mangia e quanto è il caso di mangiare per non aumentare di peso e ancora di più che dieta seguire per dimagrire.
Dimagrire o ingrassare può dipendere da molte cose, dalla quantità di grassi o di carboidrati presenti nel cibo, dalla grandezza delle porzioni, da cosa si beve durante i pasti, e senza dubbio dalla forza di volontà.
Ma sono diversi gli aspetti del cibo che influenzano il senso si sazietà che offrono e di questo si sono occupati gli autori di diverse ricerche in cui ai partecipanti veniva dato lo stesso tipo di cibo ma cotto "in tutte le salse".
Il cibo che ha un basso contenuto di umidità fa aumentare la quantità di calorie assunte: l'uva passa e quella fresca contengono gli stessi macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e forniscono 110 calorie ma la differenza sta nella quantità (volume) che se ne consuma. Ragion per cui se si mangia un pasto composto da una zuppa, verdura e frutta che nel complesso fornisce 475 calorie si consuma un volume di cibo doppio rispetto al volume di cibo più asciutto e più grasso che ci vorrebbe per avere lo stesso apporto calorico. E la differenza finale è un senso di sazietà nel primo caso e una sensazione di avere ancora fame nel secondo.
Sostanzialmente i ricercatori hanno osservato che se l'acqua contribuisce in modo consistente al peso e al volume del pasto si assumono fino a un terzo delle calorie in meno.
In altri studi era stato dimostrato che se ai partecipanti veniva proposto di mangiare un piatto ricco di acqua, tipo insalata o zuppa, prima della pietanza principale, finivano per mangiare meno calorie in totale di quanto avrebbero mangiato senza l'antipasto a bassa densità calorica.
La dieta che fa dimagrire di più in breve tempo è la low-carb (con pochi carboidrati) che fa perdere 8,7 chilogrammi in sei mesi (le altre ne cancellano 7). Ma se si prende in considerazione un periodo più lungo, un anno, i risultati sono praticamente uguali: si perdono fino a 12 chili. Il segreto è la perseveranza, si può anche passare da una dieta all'altra, l'importante è tenere un regime alimentare controllato.
Le diete analizzate dalla ricerca della Mc Master university di Hamilton, Ontario, e pubblicata sul Journal of the american medical association sono: la Atkins (con pochi carboidrati, ideata dal medico Robert Atkins), la Weight Watchers (o dieta a punti), quella a Zona, la Craig (ideata dalla guru australiana Jenny Craig), la Learn (acronimo di Lifestyle, Exercise, Attitudes, Relationship and Nutrition), la Ornish, la South Beach (ideata dal cardiologo americano Arthur Agatston che punta sull'indice glicemico), la Volumetrica (che calcola la densità calorica), la Nutrisystem (con piatti preconfezionati), la Slimming world (toglie i grassi, alcuni cibi si mangiano a volontà) e la Rosemary Conley (combinazione di fitness e dieta con pochi grassi e basso indice glicemico).
«Le differenze sono minime», spiegano gli autori, «ma i risultati dovrebbero incoraggiare sia medici che pazienti: non è necessario seguire rigidamente una dieta sgradita, si può liberamente cambiare regime se ciò significa più resistenza. L'importante, infatti, è non mollare».
Approfondimenti
Qual è la strategia più efficace per dimagrire?
Innanzitutto, fare sport scegliendo un'attività fisica che piace, questo è di certo il miglior investimento che si possa fare per perdere peso perché la restrizione alimentare va sempre associata a un aumento del dispendio energetico. È dimostrato che l'aumento di massa muscolare, quindi di massa magra oltre a dare una spetto più tonico e quindi più piacevole, a parità di peso, migliora anche il metabolismo basale, poiché il muscolo è un tessuto metabolicamente attivo e che quindi consuma, a differenza del tessuto adiposo che invece accumula. Poi bisogna stabilire qual è il peso adeguato per la salute, che non è detto che coincida con quello desiderato per la famosa prova costume. Va, quindi, definita una strategia che sia personalizzata. È diverso, per esempio, perdere 4kg, obiettivo raggiungibile in un mese, rispetto a perdere 30kg, condizione quest'ultima che oltre ad avere un diverso impatto temporale, probabilmente richiede anche una rieducazione alimentare e dello stile di vita.
Servizi:
"Allenati, mangia, sorridi" per mettere in forma fisico e mente
Cibo e movimento sono un'accoppiata indissolubile per restare in forma. E se a questo binomio aggiungessimo anche il fattore psicologico? A unire attività fisica, cibo e mente in un unico programma di remise en forme ci ha pensato Serena Missori, medico chirurgo, specialista in endocrinologia, che ha scritto il volume Allenati, mangia e sorridi.
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"Dieta del digiuno": la scienza dice che funziona
È stata chiamata "dieta del digiuno", ma quella a cui sta lavorando da molti anni il gruppo diretto da Valter Longo, esperto di longevità di origine genovese da molti anni trapiantato negli Stati Uniti, è qualcosa di ben diverso da una dieta, e del digiuno intende conservare solo gli effetti benefici. Da molti anni infatti Longo studia gli effetti della restrizione calorica sullo stato di salute dividendosi tra l'Università di Los Angeles (dove insegna biogerontologia e dirige l'istituto per la longevità) e l'Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare) di Milano, dove dirige il programma di oncologia e longevità.
Cure farmacologiche
Per perdere peso, pesati ogni giorno
Diversi studi hanno messo in luce che l'abitudine a pesarsi aiuta a tenere sotto controllo il peso, ma solo poche ricerche hanno valutato l'importanza di questa abitudine nelle persone che vogliono perdere i chili di troppo.
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Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
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L'organismo non spreca le energie che introduce con il cibo e se non deve usarle le immagazzina.
Non è sempre semplice stabilire quanto si mangia e quanto è il caso di mangiare per non aumentare di peso e ancora di più che dieta seguire per dimagrire.
Dimagrire o ingrassare può dipendere da molte cose, dalla quantità di grassi o di carboidrati presenti nel cibo, dalla grandezza delle porzioni, da cosa si beve durante i pasti, e senza dubbio dalla forza di volontà.
Ma sono diversi gli aspetti del cibo che influenzano il senso si sazietà che offrono e di questo si sono occupati gli autori di diverse ricerche in cui ai partecipanti veniva dato lo stesso tipo di cibo ma cotto "in tutte le salse".
Più acqua meno calorie
Il cibo che ha un basso contenuto di umidità fa aumentare la quantità di calorie assunte: l'uva passa e quella fresca contengono gli stessi macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e forniscono 110 calorie ma la differenza sta nella quantità (volume) che se ne consuma. Ragion per cui se si mangia un pasto composto da una zuppa, verdura e frutta che nel complesso fornisce 475 calorie si consuma un volume di cibo doppio rispetto al volume di cibo più asciutto e più grasso che ci vorrebbe per avere lo stesso apporto calorico. E la differenza finale è un senso di sazietà nel primo caso e una sensazione di avere ancora fame nel secondo.
Sostanzialmente i ricercatori hanno osservato che se l'acqua contribuisce in modo consistente al peso e al volume del pasto si assumono fino a un terzo delle calorie in meno.
In altri studi era stato dimostrato che se ai partecipanti veniva proposto di mangiare un piatto ricco di acqua, tipo insalata o zuppa, prima della pietanza principale, finivano per mangiare meno calorie in totale di quanto avrebbero mangiato senza l'antipasto a bassa densità calorica.
Qual è la dieta che fa dimagrire di più?
La dieta che fa dimagrire di più in breve tempo è la low-carb (con pochi carboidrati) che fa perdere 8,7 chilogrammi in sei mesi (le altre ne cancellano 7). Ma se si prende in considerazione un periodo più lungo, un anno, i risultati sono praticamente uguali: si perdono fino a 12 chili. Il segreto è la perseveranza, si può anche passare da una dieta all'altra, l'importante è tenere un regime alimentare controllato.
Le diete analizzate dalla ricerca della Mc Master university di Hamilton, Ontario, e pubblicata sul Journal of the american medical association sono: la Atkins (con pochi carboidrati, ideata dal medico Robert Atkins), la Weight Watchers (o dieta a punti), quella a Zona, la Craig (ideata dalla guru australiana Jenny Craig), la Learn (acronimo di Lifestyle, Exercise, Attitudes, Relationship and Nutrition), la Ornish, la South Beach (ideata dal cardiologo americano Arthur Agatston che punta sull'indice glicemico), la Volumetrica (che calcola la densità calorica), la Nutrisystem (con piatti preconfezionati), la Slimming world (toglie i grassi, alcuni cibi si mangiano a volontà) e la Rosemary Conley (combinazione di fitness e dieta con pochi grassi e basso indice glicemico).
«Le differenze sono minime», spiegano gli autori, «ma i risultati dovrebbero incoraggiare sia medici che pazienti: non è necessario seguire rigidamente una dieta sgradita, si può liberamente cambiare regime se ciò significa più resistenza. L'importante, infatti, è non mollare».
Approfondimenti
Qual è la strategia più efficace per dimagrire?
Innanzitutto, fare sport scegliendo un'attività fisica che piace, questo è di certo il miglior investimento che si possa fare per perdere peso perché la restrizione alimentare va sempre associata a un aumento del dispendio energetico. È dimostrato che l'aumento di massa muscolare, quindi di massa magra oltre a dare una spetto più tonico e quindi più piacevole, a parità di peso, migliora anche il metabolismo basale, poiché il muscolo è un tessuto metabolicamente attivo e che quindi consuma, a differenza del tessuto adiposo che invece accumula. Poi bisogna stabilire qual è il peso adeguato per la salute, che non è detto che coincida con quello desiderato per la famosa prova costume. Va, quindi, definita una strategia che sia personalizzata. È diverso, per esempio, perdere 4kg, obiettivo raggiungibile in un mese, rispetto a perdere 30kg, condizione quest'ultima che oltre ad avere un diverso impatto temporale, probabilmente richiede anche una rieducazione alimentare e dello stile di vita.
Servizi:
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- Calcola la percentuale di massa grassa
- Calcolo fabbisogno calorico giornaliero
"Allenati, mangia, sorridi" per mettere in forma fisico e mente
Cibo e movimento sono un'accoppiata indissolubile per restare in forma. E se a questo binomio aggiungessimo anche il fattore psicologico? A unire attività fisica, cibo e mente in un unico programma di remise en forme ci ha pensato Serena Missori, medico chirurgo, specialista in endocrinologia, che ha scritto il volume Allenati, mangia e sorridi.
Approfondimenti
"Dieta del digiuno": la scienza dice che funziona
È stata chiamata "dieta del digiuno", ma quella a cui sta lavorando da molti anni il gruppo diretto da Valter Longo, esperto di longevità di origine genovese da molti anni trapiantato negli Stati Uniti, è qualcosa di ben diverso da una dieta, e del digiuno intende conservare solo gli effetti benefici. Da molti anni infatti Longo studia gli effetti della restrizione calorica sullo stato di salute dividendosi tra l'Università di Los Angeles (dove insegna biogerontologia e dirige l'istituto per la longevità) e l'Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare) di Milano, dove dirige il programma di oncologia e longevità.
Cure farmacologiche
Non basta una pillola per dimagrire, se tutto il resto, abitudini alimentari e di vita, resta invariato. Per quanto possano essere efficaci i farmaci (non gli integratori alimentari) da soli non ottengono risultati altrettanto positivi di quelli che otterrebbero se associati a un intervento sullo stile di vita. Anzi, si può dire che il farmaco senza tali modifiche perde di efficacia.
Approfondimenti
Per perdere peso, pesati ogni giorno
Diversi studi hanno messo in luce che l'abitudine a pesarsi aiuta a tenere sotto controllo il peso, ma solo poche ricerche hanno valutato l'importanza di questa abitudine nelle persone che vogliono perdere i chili di troppo.
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