04 settembre 2019
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Bambino che piange: cosa fare?
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La prima cosa che mette in agitazione tutti i genitori è il pianto del loro bambino perché viene quasi sempre collegato a un malessere che deve essere interpretato, per poi essere risolto.
È facile riconoscere il pianto da fame quando sono passate 2-3 ore dall'ultima poppata, ma non è sempre facile comprendere quando attraverso il pianto il piccolo vuole comunicare altri bisogni (sete, sonno, caldo o freddo per esempio) oppure manifestare le proprie sensazioni (dolore, piacere, paura, noia).
L'esperienza, ma soprattutto l'istinto, vi aiuterà con il tempo a decifrare i diversi tipi di pianto e a capire ciò che vostro figlio desidera.
Se il bambino piange, che cosa si deve fare?
Tratto da "COME CRESCERE MIO FIGLIO " Edizioni LSWR
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È facile riconoscere il pianto da fame quando sono passate 2-3 ore dall'ultima poppata, ma non è sempre facile comprendere quando attraverso il pianto il piccolo vuole comunicare altri bisogni (sete, sonno, caldo o freddo per esempio) oppure manifestare le proprie sensazioni (dolore, piacere, paura, noia).
L'esperienza, ma soprattutto l'istinto, vi aiuterà con il tempo a decifrare i diversi tipi di pianto e a capire ciò che vostro figlio desidera.
Se il bambino piange, che cosa si deve fare?
- Mantenete la calma e non fatevi prendere dal panico.
- Cercate di consolarlo parlandogli dolcemente.
- Coccolatelo e rassicuratelo con la vostra presenza.
- Provate a cambiargli posizione.
- Verificate se sente caldo o freddo: se è sudato o se ha le mani e i piedi freddi.
- Controllate se qualcosa lo infastidisce (pannolino sporco, vestiti stretti, naso chiuso). Massaggiategli il pancino in senso orario per favorire l'eliminazione dell'aria.
- Se allattate al seno verificate di non avere bevuto tè o caffè che possono averlo eccitato.
- Se vi rendete conto che qualcosa non va, che il pianto lascia supporre un dolore perché è disperato, persistente e inconsolabile, provoca pallore o arrossamento del viso e sudorazione, non esitate a contattare il pediatra.
Tratto da "COME CRESCERE MIO FIGLIO " Edizioni LSWR
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