Farmaci per bocca: come spezzare le compresse

12 novembre 2019
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Farmaci per bocca: come spezzare le compresse



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Come usare i farmaci per bocca quando si è impossibilitati a inghiottirli per una patologia in corso o per una realtà difficoltà personale a farlo? Lo specifica il Ministero della Salute che è intervenuto in queste ore con la diffusione di una specifica Raccomandazione. Per ridurre al minimo errori di dosaggio e di somministrazione.
Innanzitutto cosa si intende per manipolazione di farmaci per bocca:

  • la divisione di compresse
  • la triturazione, frantumazione, polverizzazione di compresse
  • l'apertura di capsule.

Quando queste operazioni non possono essere effettuate in farmacia, devono avvenire in modo sicuro per il paziente e per gli operatori sanitari per garantire una corretta gestione della terapia farmacologica.


Pazienti interessati dalla manipolazione dei farmaci per bocca


Esistono casi specifici nei quali non è possibile somministrare i farmaci solidi per bocca integri:

  • pazienti disfagici adulti e pediatrici
  • pazienti pediatrici
  • pazienti anziani, pazienti prebisfagici, pazienti fragili, pazienti politrattati
  • pazienti in nutrizione enterale (ad esempio, tramite Sondino Naso Gastrico - SNG o Gastrostomia Endoscopica
  • Percutanea - PEG o Digiunostomia Endoscopica Percutanea - PEJ)
  • pazienti con ridotta compliance
  • necessità di avere un dosaggio non disponibile in commercio.

Talvolta non è possibile usare un medicinale alternativo e si ricorre alla manipolazione delle pastiglie/compresse. Spesso anche a domicilio, non solo nelle strutture sanitarie e ospedaliere. Il Ministero della Salute richiama l'attenzione sui rischi che si corrono se la manipolazione non è gestita correttamente:

  • instabilità del medicinale
  • effetti irritanti locali
  • errori in terapia.

Sono pratiche diffuse, per esempio, nelle residenze per anziani. E infatti il Ministero della Salute dedica proprio una segnalazione ad hoc nella Raccomandazione: "Recenti studi condotti nel nostro Paese hanno evidenziato come nelle Residenze Sanitarie Assistenziali sia prassi consueta, non scevra da errori, manipolare compresse, spesso in aggiunta di cibo caldo o freddo, senza provvedere, tra l'altro, alla pulizia dei trita-pastiglie o dei mortai utilizzati".


Procedura di manipolazione dei farmaci per bocca


Va detto che si tratta anche di pratiche "fai da te", condotte a domicilio da persone sane che non riescono tuttavia a ingoiare le pastiglie. Anche se la Raccomandazione del Ministero è rivolta a istituzioni e operatori sanitari e farmacisti di comunità, riportiamo qui alcune indicazioni che possono comunque essere utili.

La manipolazione va fatta "subito prima della somministrazione di ogni singola dose"; si spezzano le compresse "lungo la linea di divisione (dove presente) e prestare attenzione nei casi di compresse senza linea di divisione in quanto il taglio può determinare angoli vivi o facce ruvide"; non si dividono le compresse "in meno di un quarto, se non specificato dal produttore".

Non si deve procedere alla manipolazione di:

  • capsule molli, compresse/capsule con rivestimento gastroresistente (il principio attivo acido labile viene inattivato dall'acidità gastrica e non è più efficace);
  • compresse e capsule a rilascio prolungato/modificato (il principio attivo non viene rilasciato gradualmente, per assicurare un effetto terapeutico costante nel tempo, ma viene rilasciato tutto immediatamente con potenziale comparsa di effetti tossici per sovradosaggio).

Carla De Meo



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