27 ottobre 2015
Aggiornamenti e focus
La figura del “social” trainer
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Negli ultimi dieci anni, la diffusione massiva e pressoché globale dei social network ha radicalmente modificato le consuete modalità di comunicazione sociale, spostandole dal reale al virtuale, ma ha anche aperto scenari commerciali di business e visibilità completamente inesplorati. Ciascun social network, in base al numero di utenti che mobilita sulla propria piattaforma, risulterà una piazza appetibilissima per promuovere il proprio business e veicolarlo verso il pubblico target. In questa profonda evoluzione "sociale", che ha creato di fatto un cosiddetto "click power", non è esente il mondo del fitness, fatto di persone in continuo interscambio e relazioni mirate a uno stato di wellness del pubblico target.
La figura del trainer, considerata ipertecnica e profondamente legata al rapporto one- to- one o one- to - class è completamente virata verso un'accezione più completa e attuale. E di conseguenza vincente.
Si sono aperti scenari nuovi ed estremamente vantaggiosi per il trainer stesso e di conseguenza per i club ai quali il trainer è legato professionalmente.
Ecco dunque la figura del "social" trainer, una figura professionale completa perché riassume nella sua unicità un bagaglio tecnico scientifico di base acquisito durante il suo percorso formativo, ma anche la capacità di sfruttare al meglio le risorse che i social network in maniera pressoché gratuita mettono a sua disposizione. E qui entra in gioco un percorso di crescita e sviluppo completamente nuovo e accattivante, che riassumeremo in due grosse macroaree di interesse e sviluppo.
L'area della socializzazione con il bacino di utenza e l'area promo/marketing.
Nella prima il social trainer avrà come mission quella di trasferire sui social la sua capacità empatica di "piacere" al proprio bacino di utenza attraverso una comunicazione sobria, efficace e altamente empatica. Deciderà cosa, come e quando comunicare nella maniera più efficace possibile. Sarà fruttuoso per creare una cosiddetta "web identity", importante e altamente riconosciuta come tale. Avete mai visto un trainer antipatico di successo? Non credo. Motivo per cui essere "empatici" prima che "simpatici" sui social è fondamentale. Per semplicità e per "fissare" il concetto chiamiamo questa sezione l'area del cuore.
La seconda area, più allettante ed efficace in maniera diretta, riguarda il promo/marketing. È un'area di interesse e sviluppo in cui il trainer promuove la sua immagine professionale o quella del centro, con materiale mediatico (foto o video) o attraverso campagne marketing che creino valore intrinseco o percepito della sua attività.
Non solo: potrà strategizzare attraverso degli obiettivi a breve medio e lungo termine il suo business o quello del centro o della attività della quale è coach o presenter.
Per semplificare e fissare il concetto chiameremo questa sezione l'area del cervello.
Quali sono gli strumenti per ottimizzare e soprattutto sviluppare queste due aree in maniera efficace e tangibilmente vantaggiosa?
Primo: servono dei social tools, che saranno forniti e spiegati da studi di comunicazione Web e marketing opportunamente specializzati nel campo. In altre parole il trainer si avvarrà di consulenti specializzati e qualificati che avranno il compito di fornirgli start up, assistenza e monitoraggio dei risultati raggiunti step by step. Così come esegue un percorso di formazione tecnico/didattica attraverso federazioni o accademie, così, di fatto, il trainer eseguirà un percorso di formazione relativo all'utilizzo e allo sviluppo vantaggioso del web.
Il notevole successo di alcuni format innovativi (vedi, per esempio, DansYng by Freddy, innovativa combinazione di ballo e canto) è dovuta, oltre all'efficacia del format stesso e al tam tam positivo della clientela, anche a una modernissima ed efficace pianificazione delle strategie web da parte del team. E, non da ultimo, i trainer del suddetto format hanno abilità informatiche altamente innovative, come quelle di utilizzare dei software per personalizzare videografiche che vengono proiettate durante la lezione, con notevole effetto scenico.
Anche questo è un segno dei tempi, un essere nel presente ma... già nel futuro.
E guarda caso lo sviluppo e l'interazione tra colleghi passa per il web o per i social.
La centralità delle risorse umane cognitive e emozionali del trainer resta una priorità ma bisogna ammettere che nessun successo si ottiene per caso ed è scevro (attualmente!) da un'efficace azione sul web, che diventa uno strumento, la cui centrale operativa siamo noi in carne ed ossa, con cuore e cervello. Il trainer Kalos kai agathos, concetto brillantemente sviluppato da Paolo Evangelista, autorità internazionale del fitness, è giustappunto una figura dotata di cultura a livello assoluto (con senso critico, capacità di analisi della realtà, visione globale) . Le abilità social web del trainer non lo esimono, ovviamente, dal possedere un bagaglio tecnico completo, e dall'operare nei rapporti reali quotidiani ad personam in maniera empatica e socializzante.
"Su Internet c'è molto più di qualunque cosa uno possa immaginare. È una specie di realtà al cubo, c'è tutto e infinitamente più di tutto e infinitamente più di tutto di tutto. È un incubo" sosteneva, già nel 2002, Aldo Nove, brillante poeta e scrittore italiano. Il nostro cuore e il nostro cervello devono far in modo che sia un sogno…
Francesco Simone
(direttore tecnico centri fitness, Personal trainer, Presenter nazionale fitness coreografico)
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