Che sport pratichi? La procrastinazione

03 maggio 2016
Aggiornamenti e focus

Che sport pratichi? La procrastinazione



Tags:

È quel momento. Proprio quello. Si, quel momento in cui ti immagini felice correndo all'aria aperta. Quel momento in cui pensi a dove hai messo il tuo abbigliamento sportivo, le scarpe, gli auricolari. Quel momento in cui decidi che..."si dai, dopo ci vado, devo prima..." E poi arriva quel momento. Il momento in cui in realtà, non ci vai. Anche oggi hai rimandato, anche oggi non sei andato a fare l'allenamento che avevi pianificato, anche oggi la pigrizia ha avuto la meglio. "Ma io non sono pigro!" starete pensando, e in effetti potrebbe essere vero, potreste essere semplicemente dei gran bravi procrastinatori. Procrastinare significa sostanzialmente rimandare, trovare motivi e ragioni per cui quello che dovremmo fare viene irrimediabilmente rimandato a più tardi, e non perché non ci interessi o non lo riteniamo importante, ma per motivi che non sappiamo bene neanche noi. Procrastinare è un'abitudine molto diffusa tra gli esseri umani ed è facile riscontrarla soprattutto quando riguarda situazioni in cui potremmo sentirci valutati, o non all'altezza o, ancora, che riteniamo troppo impegnative rispetto alle risorse che pensiamo di possedere. Il dizionario definisce così il procrastinare: "Differire, rinviare da un giorno a un altro, dall'oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l'intenzione di non fare quello che si dovrebbe". Vi è mai capitato? Vi è mai capitato di dover allenare persone con questa tendenza? Come ci si deve comportare? Iniziamo a fare un piccolo passo in avanti e andiamo a scoprire come mai le persone procrastinano perché, a differenza di quanto si possa pensare, questa azione non è collegata al semplice disinteresse per quello che si sta considerando, bensì ha implicazioni più profonde.

Mancanza di organizzazione: per alcune persone la mancanza di organizzazione corrisponde ad un profondo senso di disorientamento e, quando si sentono disorientate senza sapere da che parte andare e che strada prendere, accade che rimangano immobili risolvendo in questo modo il dilemma.

Cosa può fare il personal trainer? Innanzitutto, la cosa più importante, è non sottovalutare la difficoltà del trainee che si trova in una condizione in cui ha necessità di punti di riferimento. Una soluzione utile può essere dare alla persona un piano ben organizzato e scandito nella settimana, indicando i giorni di allenamento, gli esercizi e anche dando dei consigli di come impiegare al meglio il tempo che esiste tra un incontro e l'altro in modo da ridurre al minimo i momenti privi di "guida".

Obiettivi irraggiungibili: procrastinare ci permette di allontanare il momento in cui dovremmo fare i conti con una determinata situazione e, alle volte, questo accade perché quella situazione ci mette a disagio e non sappiamo come gestirla. Chi inizia un programma di attività fisica, spesso si aspetta di vedere risultati immediati o, comunque, vorrebbe poter testimoniare che il suo corpo sta reagendo positivamente, sentirsi motivato e gratificato dal riscontrare che il tempo che sta impiegando e dedicando all'attività sportiva, sta dando i suoi frutti. Ma quando questo non accade? La tendenza può essere quella di sentirsi poco adatti e "sbagliati" e, di conseguenza, ritardare il momento di un ulteriore conferma di questa percezione o di eventuali giudizi che potrebbero provenire dall'esterno.

Cosa può fare il personal trainer? Se il trainee si sta ponendo degli obiettivi difficili da misurare e poco realistici, è possibile aiutarlo suggerendogli degli obiettivi SMART ovvero: Specifici - facilmente definibili e non troppo generici; Misurabili - di cui sia possibile misurarne e verificarne il progresso o il raggiungimento; Achiveable (raggiungibili) - definire obiettivi che siano reali e non idealizzati; Rilevanti: che abbiano una reale importanza per il trainee e che possano quindi aiutarlo a trovare la giusta motivazione per raggiungerli; Time- bound (inseribili in un arco temporale) è importante scegliere quindi obiettivi che siano inseriti all'interno di un arco temporale ben definito.

Troppi pensieri e poche azioni: chi ha la tendenza a procrastinare, soprattutto nello sport, fatica a trasformare i propri pensieri in azioni concrete e, spesso, ne rimane vittima. La parte più difficile, in questi casi, è riuscire a cominciare, ad iniziare e a lasciarsi alle spalle tutti i piccoli post- it appiccicati nella nostra mente che ci ricordano a cosa dovremmo pensare prima di... cosa dovremmo fare prima di... chi dovremmo chiamare prima di...e così via. Pensare, inoltre, a differenza di quanto comunemente si crede, è un'attività molto impegnativa a livello di dispendio energetico; questo significa quindi che, chi passa molto tempo a rimuginare o a lasciarsi sommergere dai pensieri, alla fine si sentirà anche molto stanco e quindi senza energie necessarie per compiere qualsiasi attività sportiva lo aspetti.

Cosa può fare il personal trainer? In questo caso, non potendo ovviamente essere presente al trainee in ogni momento della giornata in cui potrebbe essere esageratamente preso dal lavoro mentale, può essere utile insegnare alcune tecniche di respirazione che quindi possa utilizzare per riportare l'attenzione al proprio corpo e distoglierla dalla mente. Così come respirare correttamente è importante quando si compiono gli esercizi, lo è quando siamo seduti in ufficio, in metropolitana, quando siamo in coda al supermercato e così via. Trasmettere delle semplici, ma efficaci, tecniche di respirazione possono aiutare il trainee a connettersi con l'energia presente nel suo corpo lasciando per qualche istante riposare la mente.

Paura: la procrastinazione è un meccanismo che esiste, senza dubbio alcuno, per un buon motivo. Procrastinare permette di prendere distanza da una situazione che non ci convince fino infondo, in cui non ci sentiamo sicuri o dalla quale vorremmo scappare. In sostanza, la procrastinazione, non è altro che un semplice meccanismo di difesa. Difesa da cosa? Abbiamo visto alcuni dei motivi che possono portarci a prendere le distanze dai nostri impegni, doveri o piaceri, ma le motivazioni possono essere molte e inconsce, la più comune è la paura. L'emozione di paura non è per forza collegata ad una situazione pericolosa, ma possiamo sentire paura per ragioni inspiegabili, sottili, a volte non identificabili e che ci allontanano da quello che in qualche modo vorremmo invece raggiungere.

Cosa può fare il personal trainer? Se è vero che identificare la paura di base non è sempre semplice neanche per chi la sta vivendo in prima persona, è senza dubbio complesso anche per l'allenatore che può però dare il suo contributo facendo sentire il proprio trainee al sicuro e compreso quando si condivide lo spazio e il momento dell'allenamento. Il personal trainer può diventare, per il trainee, come una vera e propria base sicura alla quale può fare riferimento quando si sente in difficoltà nell'attività sportiva riducendo in questo modo i momenti di disagio e di timore che possono sorgere.

Procrastinare è dunque qualcosa di più del semplice rimandare e, in alcuni casi, può essere estremamente utile perché, ricordiamo, si tratta di un meccanismo di difesa che l'essere umano ha imparato ad utilizzare per proteggersi dalle situazioni potenzialmente "pericolose". Lo sport rappresenta per molti una vera e propria sfida, sia sul piano fisico che sul piano emotivo e, per questa ragione, sono molte le resistenze che possono emergere e influenzare i comportamenti. Comprenderli e, soprattutto, non agire un atteggiamento giudicante, può permettere al personal trainer di entrare in connessione con il trainee che si sentirà quindi più a suo agio e maggiormente disposto alla condivisione delle sue difficoltà migliorando la perfomance e la soddisfazione.

"Il verbo adatto alla gioia: cominciare." David Weinbaum

Nadia Monticelli, Valeria Bianco



Salute oggi:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Corpo sano, mente serena: i benefici dell'attività fisica
Benessere sport e fitness
25 ottobre 2024
Notizie e aggiornamenti
Corpo sano, mente serena: i benefici dell'attività fisica
Silver age: l'esercizio fisico aiuta a prevenire le cadute
Benessere sport e fitness
20 giugno 2024
Notizie e aggiornamenti
Silver age: l'esercizio fisico aiuta a prevenire le cadute
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa