Morte cardiaca improvvisa, uno studio ha cercato di identificare i fattori di rischio

08 settembre 2016
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Morte cardiaca improvvisa, uno studio ha cercato di identificare i fattori di rischio



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La morte cardiaca improvvisa, che può colpire chiunque: sportivi, bambini o giovani adulti apparentemente in buona salute, è un evento che ha un impatto devastante su famiglie, medici e società civile, ma da uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association emergono alcuni fattori di rischio associati all'evento che svolgono un ruolo importante nella diagnosi precoce. Gli autori, coordinati da Donald Lloyd- Jones, professore di medicina preventiva alla Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, hanno esaminato i dati a lungo termine relativi a più di 5. 200 uomini e donne di età compresa tra 28 e 62 anni, che hanno preso parte al pluridecennale Framingham Heart Study, nessuno dei quali aveva malattie cardiovascolari al momento dell'arruolamento.

Nell'analisi, i ricercatori si sono concentrati su quattro principali fattori di rischio: pressione, colesterolo, fumo e diabete, calcolando il rischio globale di morte cardiaca improvvisa nell'arco della vita. E i risultati indicano che gli uomini hanno un rischio significativamente maggiore rispetto alle donne, tanto che un maschio su nove morirà prematuramente per un improvviso arresto cardiaco rispetto a una donna su 30. «Numeri che meritano attenzione, anche perché esistono screening per condizioni meno comuni e molto meno letali della morte cardiaca improvvisa» spiega Lloyd- Jones, ricordando che, per esempio, il rischio di morte per cancro del colon, il cui screening viene sempre consigliato dopo 50 anni, è di una persona su 21. Viceversa, nessun tipo di diagnosi precoce è attualmente consigliato per la morte cardiaca improvvisa, nonostante sia la prima causa di morte naturale negli Stati Uniti con 450.000 decessi l'anno, la maggior parte dei quali in assenza di sintomi cardiovascolari. «Tuttavia, la presenza di elevati valori pressori da soli o associati ad altri fattori tra cui fumo e diabete, aumenta le probabilità di morte cardiaca improvvisa in entrambi i generi, a conferma che l'ipertensione è strettamente legata al rischio di arresto cardiaco» conclude Lloyd- Jones.

Fonte: Doctor33



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