Accelerometro indossabile collegato a internet non migliora il calo ponderale nei giovani obesi

Tra i giovani adulti obesi o in sovrappeso l'aggiunta al consueto intervento sullo stile di vita di un accelerometro indossabile collegato a internet che misura il grado di attività fisica non porta a una significativa riduzione ponderale, secondo uno studio su Jama. «Sul mercato c'è un'ampia disponibilità di tecnologie commerciali per l'attività fisica e la dieta, tra cui dispositivi indossabili per registrare l'intensità dell'esercizio fisico, molti dotati di un'interfaccia per monitorare l'alimentazione» esordisce l'autore principale John Jakicic dell'Università di Pittsburgh, precisando che, sebbene questi dispositivi possano effettivamente essere un metodo efficace per incrementare la perdita di peso a lungo termine, ci sono dati limitati sulla loro efficacia. Per approfondire l'argomento i ricercatori tra il 2010 e il 2012 hanno assegnato in modo casuale i circa cinquecento partecipanti allo studio a un intervento standard di perdita di peso basato sulla modifica del comportamento (n = 233) da solo o associato all'uso di un accelerometro (n = 237) .

«L'intervento sullo stile di vita prevedeva una dieta a basso contenuto calorico, un aumento dell'attività fisica e sessioni di consulenza di gruppo» spiegano gli autori, precisando che dopo sei mesi al primo gruppo sono state aggiunte sessioni di consulenza telefonica, messaggi di testo e l'accesso a materiali via internet, mentre i partecipanti del secondo gruppo sono stati dotati di un accelerometro dotato di un'interfaccia web per monitorare la dieta e l'attività fisica. Al termine del follow up a 24 mesi, completato dal settantacinque per cento dei partecipanti, i ricercatori hanno scoperto che le modifiche del peso differivano significativamente nei due gruppi, e in particolare nei partecipanti dotati di accelerometro collegato a internet il calo ponderale è apparso inferiore rispetto al gruppo di controllo. «Gli apparecchi che seguono l'attività fisica e forniscono feedback potrebbero non offrire un vantaggio rispetto agli approcci comportamentali standard per la perdita di peso» conclude Jakicic.