24 ottobre 2016
Aggiornamenti e focus
Da Twitter importanti informazioni sulla salute cardiovascolare delle persone
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In uno studio pubblicato su Jama Cardiology, Raina Merchant del Social Media and Health Innovation Lab della University of Pennsylvania e colleghi hanno passato al setaccio un campione di circa dieci miliardi di tweet inviati tra il 2009 e il 2015, trovandone oltre 500.000 riferiti a malattie cardiovascolari. «Abbiamo dimostrato che Twitter può fornire informazioni importanti sulle malattie cardiache, e rappresenta un'occasione unica per ascoltare i pazienti e capire di più su ciò che li preoccupa in termini di salute cardiovascolare» scrivono i ricercatori, spiegando che le persone che hanno twittato su temi cardiovascolari erano soprattutto anziani e donne, e che i tweet riguardavano per lo più i fattori di rischio oppure la gestione delle malattie cardiovascolari e delle patologie correlate, come il diabete e l'ipertensione.
Ma, cosa ancor più interessante, i tweet includevano fatti e statistiche, consigli e link a nuove ricerche sulla salute del cuore. «Twitter, un social messaging online gratuito con servizio di microblogging usato da più di 300 milioni di utenti al mondo, ha un archivio in continua espansione che ora include circa mille miliardi di tweet» afferma l'autrice, ricordando che Twitter offre ai ricercatori diverse opzioni per l'accesso a questi dati, compreso l'accesso alla banca dati completa (full firehose), quello a una campionatura casuale del database (decahose) e l'accesso gratuito a un campione limitato (spritzer) . E dall'analisi dei dati fatta con l'accesso decahose e spritzer i ricercatori hanno scoperto, tra l'altro, che il 42% dei tweet in un campione di 2. 500 conteneva riferimenti ai fattori di rischio cardiovascolare, dimostrando un alto grado di interesse per le cardiopatie.
«Attualmente stiamo lavorando su come usare Twitter per scopi epidemiologici in termini di mappatura dell'ipertensione e del diabete negli Stati Uniti» spiega Merchant. E in un editoriale di accompagnamento, i direttori di Jama Cardiology Robert Harrington e Mintu Turakhia, entrambi della Stanford University, scrivono: «Questo studio mette in evidenza la possibilità di usare fonti di dati emergenti come Twitter per la ricerca cardiovascolare, in questo caso valutando su larga scala la comunicazione pubblica sulla medicina cardiovascolare».
Fonte: Doctor33
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