PMA Pattern Movement Assessment

13 febbraio 2017
Aggiornamenti e focus

PMA Pattern Movement Assessment



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L'illustrazione mostra al lettore l'evoluzione dell'uomo.

In termini puramente linguistici "evoluzione" significa sviluppo; tuttavia deve essere intesa in funzione di storia.

Evoluzione indica sempre un progresso da forme inferiori a forme superiori.

Nei 7 individui rappresentati nell'illustrazione notiamo il cambiamento della forma, avvenuto sulla medesima, condivisa e immutabile base genetica.

L'evoluzione ci permette di capire e conoscere il cambiamento fenotipico (insieme delle caratteristiche morfologiche efunzionali) dell'uomo grazie alle funzioni apprese durante la vita.

Il concetto si fa interessante...svisceriamolo e troveremo il WHY? perchè del test di assessment PMA dell'Academy di Life Changer.

L'individuo cresce seguendo due regole principali, quella del TOP DOWN e quella del BOTTOM UP.

Ciò significa che l'uomo si sviluppa secondo l'interazione tra potenzialità immutabili e geneticamente prestabilite (top down) , che non necessitano apprendimento, e stimoli provenienti dall'ambiente esterno (bottom up) .
  • Top down: sono ad esempio le funzioni innate, istintive, quali respirazione, battito cardiaco, assetto nervoso e relativo intervento ormonale, processo digestivo.
  • Bottom up: sono le funzioni apprese, epigenetiche, modulari, educabili, modificabili, che avviano il processo di cambiamento fenotipico. (Taylor 2010) ; necessitano di apprendimento.
Le funzioni giornaliere che gli individui compievano per la propria sopravvivenza consistevano in una serie di movimenti specifici: cacciare nel caso del sapiens, lavorare la terra nel caso dell'agricoltore.

Queste funzioni niente altro sono che il movimento costante che l'uomo ha fatto per anni e che hanno comportato un cambiamento nella forma.

Da qui l'assunto: la forma segue la funzione, la funzione è il movimento.

Queste funzioni- movimento venivano scambiate, apprese e affinate dall'ambiente esterno giornalmente.

Appare quindi logico che possono essere influenzate anche volontariamente, attraverso le metodiche di insegnamento.

Per capire come riuscire in questo processo occorre porsi una domanda: dove nasce la funzione? Chi la decide e poi la genera?

Ogni programma di funzione- movimento viene generato - organizzato - controllato - regolato dal sistema nervoso centrale composto da cervello, cervelletto, tronco encefalico. (Manno 1984)

Il Sistema Nervoso Centrale ha il compito principale di costruire funzioni, in quanto conosce gli scopi delle azioni (Rizzolatti 1996) .

Il processo che sta alla base del cambiamento, dello sviluppo, è legato alle modalità di apprendimento che ha il SNC, in base alle quali subisce una plasticità strutturale e operativa.

Il compito del Trainer è quello di conoscere - prima ancora di sapere cosa insegnare - l' HOW? come apprende il sistema che andremo ad allenare?

"...se non imparo nel modo in cui insegni, insegnami nel modo in cui imparo.." (cit anonimo) .

Ma ancora prima di affrontare come apprende gli stimoli esterni occorre fare uno zoom della qualità degli stimoli esterni di cui disponiamo, a livello di attività motoria, in questo periodo storico.

In Italia circa il 39,5% della popolazione da 6 a 65 anni non esegue alcuna attività fisica. (il portare il cane a spasso e gettare la spazzatura rientra nel 33,3%, mentre il 26,5% esegue qualche attività fisica; Fonte CONI 2015) .

La domanda da porsi spontanea è: se una di queste persone si iscrive in una palestra, esce con degli amici a fare una partita a calcetto, o magari una "corsetta", come deve essere considerato lo sforzo che fa? Naturalmente di intensità e quantità elevata, dato che parte da una posizione di decondizionamento generale. Per questi individui l'approccio necessario sarebbe quello di somministrargli del movimento, ovvero posizionarli all'interno del riquadro rosso, dove si trovano voci quali:
  • respirazione
  • mobilità
  • stabilità
  • ...e neurological program!
Proprio così, il movimento sta alla base della piramide della performance e ne rappresenta la voce qualità.

Se questa base non è sviluppata adeguatamente e costantemente, non può sorreggere le due superiori.

Riassumendo: il nostro corpo si sviluppa e cresce grazie all'interazione di funzioni trasmesse geneticamente, immutabili e funzioni apprese dalla vita di relazione.

Il movimento è l'insieme delle funzioni che giornalmente l'individuo compie al fine della sopravvivenza/lavoro odierno.

Il SNC è il responsabile della generazione delle funzioni/movimento e come tale apprende dall'ambiente esterno, modificandosi in struttura e funzione.

Il movimento è situato alla base di una piramide, denominata piramide della performance dall'academy di Life Changer, ricoprendo il ruolo chiave nel supportare ogni prestazione motoria, che sia riferibile ad uno sport di alto livello o ad una prestazione compiuta da un soggetto cosiddetto "common people".

Ma come è possibile migliorare il movimento?

A questa domanda illustri professionisti appartenenti a varie categorie quali terapisti, coach, riabilitatori fisici, hanno nel tempo dato delle risposte, creando vari sistemi per la misurazione del movimento.

Chi scrive sono svariati anni che sperimenta il movimento dapprima con i bambini dai 3 ai 7 anni per poi portarlo agli atleti e alle persone comuni.

Specializzato in vari test e metodi mai ha trovato pieno risultato in un unico metodo. Confrontandosi con lo staff dell'allora nascente Academy, oltre a svariati anni di prove "sul campo" con atleti professionisti e clienti dei diversi centri sparsi in Italia, è stato creato il metodo PMA, pattern movement assessment.

Il "bug" macroscopico nei vari test disponibili era che il movimento non veniva mai valutato per la propria caratteristica. Ogni esercizio test riportava in tutte le valutazioni, o screen, una posizione terminale del movimento. Questo fa sì, come riporta il dottor Stuart Mc Gill (Roma 2016) , che in realtà non venga valutato niente altro se non che una posizione, una parte, inerente il movimento testato.

Praticamente i test sul movimento erano statici! In più per poter standardizzare il test e renderlo ripetibile, venivano imposte posizioni che non rispettavano l'anatomia funzionale dell'individuo, andando a falsare in partenza il test. Senza contare uno degli aspetti più importanti e sottovalutato: le regole generali del test non prevedevano di essere scalzi! Indossare le scarpe fa sì che ogni pattern di movimento sia alterato a prescindere.

Anche il far eseguire il test con le scarpe inerenti la skill non trova fondamento nei presupposti del test, che dovrebbero essere quelli di valutare il movimento nella sua massima espressione, cioè a corpo libero, senza indossare calzature o usare attrezzi. Il metodo PMA valuta come primo test del movimento, il muscolo del diaframma.

Come afferma uno dei referenti mondiali nello studio del movimento, Karel Lewit, nessun movimento può esistere se il diaframma non è normalizzato. Da anni di pratica clinica e numerosi test di movimento, è stato evidenziato come, i risultati dei test di movimento, venissero completamente alterati, ripetendoli a seguito di una corretta attivazione del diaframma.

Esercizio cardine del metodo è il crawling - gattonamento. Questo esercizio- test risulta essere il fulcro della vita e del movimento dell'individuo. Gattonare fa risaltare deficit che riguardano posizioni relative a performance compiute in piedi e rivela al Trainer come il soggetto sia in grado di muoversi a terra. Ad osservatori attenti, con l'adeguata formazione dell'Academy, gattonare rivela para- dismorfismi della colonna vertebrale. Ad una prima apparente difficoltà di valutare il crawling e gli altri esercizi in movimento, il test fornisce una chiara chiave di lettura del movimento testato, non operatore dipendente.

Lo scopo dello staff tecnico dell'Academy era quello di rendere applicabile, senza possibilità di errori, il test PMA. Quindi negli anni, prima di renderlo operativo, sono stati creati i test CHAIN START, tre semplici esercizi che rivestono il ruolo di "esercizi riprova", andando a confrontare e ulteriormente confermare i 7 esercizi del test PMA.

Gli stessi 7 esercizi sono stati posti in una sorta di scala a salire, in base alla complessità della funzione. Per esempio, in base ad una valutazione negativa del movimento test nr.3 risulterà prevedibile e possibile una valutazione negativa dell'esercizio nr.4, avendo complessità di pattern superiore. I risultati importanti sono quelli riportati con gli atleti, dove, una volta isolati i deficit di movimento, a seguito di programma personalizzato, si ottengono risultati superiori nella skill di riferimento, confermati dai test dei preparatori.

Al momento vari Trainer certificati PMA di Life Changer stanno lavorando con atleti olimpionici del wind surf, della nazionale italiana di atletica, pattinaggio, triathlon, atleti di squadre di serie A, C e D di calcio, lottatori professionisti, ciclismo, tennis basket e pallavolo. Oltre alla raccolta, giunta quasi a termine, di dati clinici di uno studio di ricerca volto a valutare gli esiti del test di movimento, e successivi, miglioramenti in common people di età tra i 17 e i 78 anni.

Il percorso formativo di Life Changer si sviluppa su altri 8 moduli; PMA rappresenta il punto di partenza dove ognuno dei topic degli altri moduli trova riferimento specifico e possibilità di valutazione ulteriore, questo in base alle esigenze del soggetto testato.

La respirazione BUTEYKO e il metodo di RELEASE FASCIALE ad esempio, sono due moduli operativamente collegati, consequenziali agli esiti del modulo PMA, rendendo così il modulo non un metodo fine a sè stesso, ma collocato all'interno di un continuum formativo, finalizzato a creare le elevate competenze nel Trainer del futuro.


Andrea Chellini
Personal Coach responsabile tecnico di Moving studio Firenze

Master Trainer Italia Buteyko Breathing
Master Trainer Mondo
Co- fondatore di Life Changer Academy



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