Mio figlio ha la tosse, cosa devo fare? I consigli del pediatra Alberto Ferrando

27 ottobre 2020
Aggiornamenti e focus, Speciale Tosse nel bambino

Mio figlio ha la tosse, cosa devo fare? I consigli del pediatra Alberto Ferrando



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La tosse è un riflesso naturale e indispensabile per la difesa dell'organismo e ha la funzione di drenare le vie respiratorie e, di per sé, non rappresenta una malattia ma un sintomo ed è importante identificarne la causa prima di somministrare una terapia. La tosse causata da infezioni respiratorie nel periodo della prima infanzia è spesso associata ai sintomi del raffreddore (rinofaringite). La tosse, però, può essere provocata anche da altre cause: rigurgito (reflusso gastro-esofageo), infiammazione dei bronchi (asma, allergie) o fattori ambientali (fumo).

Quattro tipi di tosse


  • Grassa (definita anche tosse produttiva) con secrezioni di muco. Prima dei 3-4 anni il bimbo piccolo non riesce ad espettorare e ingerisce il catarro.
  • Secca (definita anche non produttiva) è dovuta a una irritazione delle vie respiratorie. Spesso continua, fastidiosa, si accentua con la posizione distesa.
  • Abbaiante o metallica tipica delle infiammazioni laringee e del laringospasmo.
  • Convulsa da pertosse o tossi dette "pertussoidi" caratterizzate da crisi di tosse che sembrano far soffocare il bambino.

La tosse dei neonati


Fin dai primi mesi di vita il neonato può avere qualche colpo di tosse quando inizia, dopo i primi mesi ad avere abbondante salivazione. Le cause più frequenti, ma non le uniche, di tosse "patologica" nel bambino sotto l'età di 1-2 anni sono:
  • infezioni delle vie respiratorie;
  • laringiti e laringospasmo;
  • bronchiolite.

Osservare il bambino per descrivere al pediatra la situazione

In questo periodo dominato dalla malattia Covid-19 il primo consulto con il pediatra di fiducia avviene via telefono, o chiamandolo o con sms. Per questo bisogna osservare bene il comportamento del bambino per fornire le indicazioni corrette, che serviranno al medico per porre diagnosi e indicare la terapia più appropriata.

Queste le domande da tenere a mente.

  • Come si comporta? Gioca, è attivo, non sta mai fermo? Oppure è più calmo e disinteressato?
  • Com'è il respiro? Nonostante la tosse è normale? È aumentata la frequenza respiratoria?
  • Ha difficoltà a respirare?
  • Ha dolori al torace?
  • Ha dolore all'addome?

Un saturimetro in caso di affanno o respiro frequente

Molto utile, se non indispensabile, la misurazione della saturazione di ossigeno che si ottiene con un apparecchio, chiamato saturimetro, che fornisce, in pochi secondi, un dato oggettivo della saturazione di ossigeno del sangue.



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