29 dicembre 2020
Aggiornamenti e focus
Baviera: un dipartimento di medicina integrata nel ministero della Salute
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Non sorprende che sia la Germania a farsi pioniera e promotrice in Europa di politiche volte a promuovere i benefici per la salute e il benessere delle persone in un'ottica di approccio integrato tra medicina complementare e medicina convenzionale.
La Baviera è il primo lander a istituire un dipartimento di Medicina Integrata all'interno del Ministero della Salute e, dopo India e Svizzera, si dota così di una propria struttura amministrativa per gestire un ramo della medicina che risulta essere in continua espansione.
Ad annunciare l'importante novità è stato Klaus Holetschek, Segretario di Stato alla Sanità, che ha subito anticipato con una dichiarazione le possibili obiezioni provenienti dalle lobby critiche verso le medicine complementari: "La gente le usa, è per questo che dobbiamo proseguire al meglio nella ricerca sui metodi di guarigione naturale. Si svilupperanno ancora di più nel prossimo futuro. La medicina moderna ha bisogno di un sistema sanitario orientato al paziente in cui la medicina tradizionale e quella naturale siano su un piano di parità. Perché il futuro sta nella significativa coesistenza della terapia di medicina convenzionale e naturale".
È bene ricordare che la comunità dei medici omeopati tedeschi chiedeva da tempo un supporto di tipo politico all'Omeopatia e negli ultimi anni ha anche portato avanti diverse campagne basate su ricerche scientifiche, come quella "Meno antibiotici attraverso più Omeopatia", fino ad ottenere che il budget dedicato alle tariffe agevolate per i medicinali omeopatici non solo venisse mantenuto, ma addirittura raddoppiato.
"Siamo molto soddisfatti che i colleghi medici tedeschi continuino a prodigarsi nel dare un forte sostegno alle terapie complementari in un approccio di medicina integrata, e l'istituzione di un Dipartimento del genere all'interno del Ministero della Salute rappresenta un progresso decisamente incoraggiante ", hanno dichiarato i Presidenti di alcune delle principali Società scientifiche di medicine complementari in Italia. "è giunto il momento che anche in Italia trovi conferma ciò che è evidente, ovvero che le medicine complementari e non convenzionali sono in grado di affrontare le sfide della salute in una società di persone sempre più cronicamente malate e colpite da multimorbilità, sulla base di una formula di efficace integrazione con la medicina convenzionale".
Salute oggi:
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La Baviera è il primo lander a istituire un dipartimento di Medicina Integrata all'interno del Ministero della Salute e, dopo India e Svizzera, si dota così di una propria struttura amministrativa per gestire un ramo della medicina che risulta essere in continua espansione.
Ad annunciare l'importante novità è stato Klaus Holetschek, Segretario di Stato alla Sanità, che ha subito anticipato con una dichiarazione le possibili obiezioni provenienti dalle lobby critiche verso le medicine complementari: "La gente le usa, è per questo che dobbiamo proseguire al meglio nella ricerca sui metodi di guarigione naturale. Si svilupperanno ancora di più nel prossimo futuro. La medicina moderna ha bisogno di un sistema sanitario orientato al paziente in cui la medicina tradizionale e quella naturale siano su un piano di parità. Perché il futuro sta nella significativa coesistenza della terapia di medicina convenzionale e naturale".
È bene ricordare che la comunità dei medici omeopati tedeschi chiedeva da tempo un supporto di tipo politico all'Omeopatia e negli ultimi anni ha anche portato avanti diverse campagne basate su ricerche scientifiche, come quella "Meno antibiotici attraverso più Omeopatia", fino ad ottenere che il budget dedicato alle tariffe agevolate per i medicinali omeopatici non solo venisse mantenuto, ma addirittura raddoppiato.
"Siamo molto soddisfatti che i colleghi medici tedeschi continuino a prodigarsi nel dare un forte sostegno alle terapie complementari in un approccio di medicina integrata, e l'istituzione di un Dipartimento del genere all'interno del Ministero della Salute rappresenta un progresso decisamente incoraggiante ", hanno dichiarato i Presidenti di alcune delle principali Società scientifiche di medicine complementari in Italia. "è giunto il momento che anche in Italia trovi conferma ciò che è evidente, ovvero che le medicine complementari e non convenzionali sono in grado di affrontare le sfide della salute in una società di persone sempre più cronicamente malate e colpite da multimorbilità, sulla base di una formula di efficace integrazione con la medicina convenzionale".
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