Siciliani e generici, un matrimonio che non decolla

21 luglio 2015
Aggiornamenti e focus

Siciliani e generici, un matrimonio che non decolla



Tags:
I dati regionali relativi alla spesa farmaceutica in Sicilia devono far riflettere sul lavoro che è ancora necessario a livello di informazione sui farmaci generici. Nel 2014 la regione si è collocata agli ultimi posti nella classifica italiana sul consumo di equivalenti, come provano i numeri.

I generici hanno rappresentato il 18,3 per cento del totale dei farmaci dispensati, contro il 25,4 per cento della media italiana, mentre la spesa per equivalenti è stata pari all'11,3 percento del totale, contro il 16,5 percento nazionale. Non solo. Nel 2014 i siciliani hanno sostenuto un costo pari a 98,4 milioni di euro per coprire la differenza tra farmaco equivalente e medicinale di marca.
Sono cifre esorbitanti, considerando anche che in Sicilia il 6,2 per cento della popolazione over 25 rinuncia all'acquisto dei farmaci, secondo una Fonte Istat del 2013, nella stragrande maggioranza dei casi (75,4 per cento) perché avrebbe dovuto pagarli di tasca propria e in parte (23,4 per cento) per il ticket troppo costoso.

I generici, quindi, sarebbero una soluzione ad hoc. Ciò nonostante, viaggiano ancora a braccetto con una serie di perplessità, che vanno dalla reale efficacia del prodotto, alla tollerabilità, fino ad arrivare a dubbi sulla qualità del principio attivo. E dire che la Regione ne ha fatti di passi verso una maggiore diffusione del farmaco equivalente. Basti pensare, per fare qualche esempio, all'avvio di gare regionali al fine di consentire l'utilizzo dei generici nelle strutture sanitarie, e all'attività svolta dai farmacisti al fine di promuovere un maggiore uso di questi farmaci da parte dei pazienti.



Salute oggi:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa