18 marzo 2016
Aggiornamenti e focus
Cosmetici: meglio quelli “chemical free”
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Ftalati, parabeni, fenoli e molto altro ancora. Spesso non ci pensa, ma molti prodotti utilizzati quotidianamente dalle donne (e non solo) per l'igiene e il make up contengono sostanze chimiche davvero pericolose per la salute e in particolare molecole che possono distruggere gli ormoni e interferire con il loro corretto funzionamento. «Le donne sono potenzialmente più esposte a queste sostanze chimiche dannose dal momento che sono le principali utilizzatrici di prodotti per la cura del corpo» esordisce Kim Harley, direttrice associata del Centro per la ricerca ambientale e la salute dei bambini alla Università della California di Berkeley e prima autrice di una ricerca da poco pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives.
Assieme ai colleghi, la ricercatrice ha coinvolto nello studio 100 ragazze adolescenti di origine ispanica e ha chiesto loro di sostituire per un periodo di tre giorni i normali prodotti usati per la cura personale con altri simili ma che riportavano in etichetta la scritta "chemical-free", ovvero "senza sostanze chimiche". «Abbiamo scelto di concentrarci sulle adolescenti perché a questa età le ragazze sono in una fase di sviluppo riproduttivo molto veloce e anche perché sono le maggiori consumatrici di prodotti per la cura della persona» prosegue l'autrice ricordando che se una donna adulta usa in media 12 prodotti "di bellezza" al giorno, le adolescenti ne usano 17. E i risultati dimostrano che basta davvero poco per ridurre la propria esposizione a sostanze tanto nocive per la salute.
«Dopo soli tre giorni di utilizzo di prodotti "chemical-free" i livelli urinari di molte di queste sostanze dannose si sono ridotti notevolmente, in alcuni casi si sono quasi dimezzati» spiega Harley che ha eseguito le analisi su campioni di urina ottenuti dalle ragazze prima e dopo i tre giorni di coinvolgimento nello studio. «Abbiamo abbastanza informazioni per poter essere davvero preoccupati per la salute delle nostre ragazze, ma la buona notizia è che la soluzione al problema è alla portata di tutti: basta leggere l'etichetta e scegliere il prodotto giusto sullo scaffale del supermercato» conclude l'esperta.
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