20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus
Psiche vittima di guerra
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Una cosa è certa, e non è un luogo comune. Non c'è nulla al mondo, più della guerra, di così distruttivo, oltre che per il corpo, anche per la mente. Lo sanno bene psichiatri e psicologi che studiano e curano quell'insieme di fortissime sofferenze psicologiche, perduranti talvolta per tutta la vita, che passa sotto il nome di Post Traumatic StressDisorder.
Per completezza è necessario dire che il PTSD riguarda anche le vittime di altre forme di catastrofe o incidente o trauma, come nubifragi, terremoti, incendi, incidenti del traffico, violenze carnali, o abusi sessuali.
Il PTSD è talvolta denominato anche nevrosi di guerra poiché i soldati che sono stati protagonisti di pesanti combattimenti sono facilmente vittima di questa condizione. Spesso i sintomi superficiali del trauma terminano abbastanza presto, subito dopo l'evento drammatico, ma succede altrettanto spesso che si manifestino anche dopo diversi anni.
Il Post Traumatic Stress Disorder viene affrontato in sede clinica da psichiatri, psicologi operatori sociali ocounselor. È possibile sia l'ospedalizzazione sia il trattamento sul territorio. E' finalizzato all'aiuto e al superamento del senso di angoscia e di morte interiore, principalmente attraverso l'espressione dei sentimenti o del dolore che si scoprono difficile da verbalizzare.
Le tecniche includono terapie mirate individuali o familiari, cercando primariamente di risolvere i conflitti fra conscio e inconscio. Vengono incoraggiati l'autocontrollo e una positiva comunicazione fra familiari. Inoltre, dal momento che il paziente spesso tende a non assumersi responsabilità, viene incoraggiata l'autodeterminazione. E' importante che il soggetto si renda conto che non è solo nella sua condizione di sofferenza e che le sue emozioni sono una conseguenza normale del suo trauma.
I farmaci usati prevalentemente sono ansiolitici, a sostegno del trattamento psicoterapeutico.
Fausta Orlando
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Per completezza è necessario dire che il PTSD riguarda anche le vittime di altre forme di catastrofe o incidente o trauma, come nubifragi, terremoti, incendi, incidenti del traffico, violenze carnali, o abusi sessuali.
Il PTSD è talvolta denominato anche nevrosi di guerra poiché i soldati che sono stati protagonisti di pesanti combattimenti sono facilmente vittima di questa condizione. Spesso i sintomi superficiali del trauma terminano abbastanza presto, subito dopo l'evento drammatico, ma succede altrettanto spesso che si manifestino anche dopo diversi anni.
Un lungo elenco di sintomi
- Flasback: un vissuto dell'evento che si ripropone alla coscienza con la memoria di tutte le circostanze terrorizzanti. Quando questo accade l'attenzione della persona è completamente sviata dalla sua realtà presente, e da ciò che lo circonda.
- Realtà immaginaria: Uno stato mentale simile al sonnambulismo nel quale
l'ex combattente si comporta come se vivesse nuovamente l'evento traumatico. La persona non è completamente consapevole di ciò che sta facendo. E' come se stesse sognando. - Incubi: rivive l'esperienza traumatica nel sonno, solitamente svegliandosi urlando in uno stato di terrore
- Insonnia: causata dalla paura di addormentarsi se si hanno incubi notturni.
- Esplosioni emotive e attacchi di panico
- Abuso di alcool o droghe: spesso gli ex combattenti ricorrono a queste sostanze per controllare le emozioni e cercare di superare il panico provocato dall'esperienza vissuta
- Problemi di concentrazione: è difficile mettere a fuoco un concetto o ricordare avvenimenti recenti.
- Senso di colpa: anche chiamato"complesso del sopravvissuto" è l'angoscia che può manifestarsi se amici o familiari coinvolti nell'evento drammatico non ce l'hanno fatta.
- Depressione: in sintesi è fondamentale il dolore causato dalla perdita di chi si amava, con tutti i sintomi tipici della depressione e la difficoltà a rendersi conto che si è tornati nella vita reale. Si manifestano anche difficoltà di relazione e problemi attinentialla sfera affettiva e sessuale
Trattamenti Psicoterapeutici
Il Post Traumatic Stress Disorder viene affrontato in sede clinica da psichiatri, psicologi operatori sociali ocounselor. È possibile sia l'ospedalizzazione sia il trattamento sul territorio. E' finalizzato all'aiuto e al superamento del senso di angoscia e di morte interiore, principalmente attraverso l'espressione dei sentimenti o del dolore che si scoprono difficile da verbalizzare.
Le tecniche includono terapie mirate individuali o familiari, cercando primariamente di risolvere i conflitti fra conscio e inconscio. Vengono incoraggiati l'autocontrollo e una positiva comunicazione fra familiari. Inoltre, dal momento che il paziente spesso tende a non assumersi responsabilità, viene incoraggiata l'autodeterminazione. E' importante che il soggetto si renda conto che non è solo nella sua condizione di sofferenza e che le sue emozioni sono una conseguenza normale del suo trauma.
I farmaci usati prevalentemente sono ansiolitici, a sostegno del trattamento psicoterapeutico.
Fausta Orlando
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