Prestazioni che non interferiscono

03 settembre 2004
Aggiornamenti e focus

Prestazioni che non interferiscono



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Il tema è da sempre controverso: sport e sesso sono incompatibili? Sull'annosa questione dibattono da anni molti esperti di settore che in gran parte, almeno fino agli anni recenti, hanno considerato le due "pratiche" incompatibili, per lo meno sotto il profilo del dispendio energetico. Sarà vero? Se ne è occupato un pezzo del New York Times arrivando a concludere che il sesso non limita la performance sportiva. Anzi.

Come salire le scale di corsa


Le discussioni non sono cominciate oggi, anzi pare addirittura che Plinio il Vecchio sia stato il primo a stabilire un legame con valenze positive: "Gli atleti se poco reattivi dovrebbero rivitalizzarsi facendo l'amore," sentenziò nel 77 A.C. Una visione moderna che a distanza di un secolo è andata in gran parte dispersa, perché, come hanno sempre sostenuto medici sportivi, l'attività sessuale comporterebbe un eccessivo dispendio energetico. Vero? Beh verrebbe da dire che, per esempio, ai calciatori non sembra importare un granché, almeno a giudicare dalla fama di playboy incalliti che ormai precede quella di goleador, ma anche dal punto di vista fisico, come sostenuto in un recente meeting di medici sportivi che ha riabilitato l'attività sessuale, sembrerebbe una teoria da smentire. Per ogni atto sessuale, infatti, si calcola una spesa energetica contenuta tra le 150 e le 300 calorie pari qualche rampa di scale salite di corsa. Un dispendio, perciò, tranquillamente compensato da una buona dormita di almeno otto ore. Tutt'al più il problema potrebbe essere di natura emotiva, tenuto conto del coinvolgimento emozionale, ma di sicuro è altrettanto pesante dal punto di vista emotivo la "repressione" del desiderio. Perciò sesso sì, preferibilmente nell'ambito di una relazione di coppia stabile e serena. A ulteriore conferma poi vengono recenti ricerche citate dal New York Times. Che cosa dicono?

Cosa dicono gli studi


Di studi scientifici in realtà, specificano gli statunitensi, ad oggi ce ne è stato solo uno degno di nota, condotto nel 1995 all'università del Minnesota. Si è trattato di misurare la performance atletica in 11 uomini dopo che avevano avuto un rapporto la notte precedente e un altro giorno dopo che si erano astenuti. La misurazione è stata effettuata tramite il test del tapis roulant, una misurazione di routine della performance atletica. Ebbene ciascun soggetto ha evidenziato un picco di prestazione in entrambi i giorni, chiaro segnale della mancata interferenza della prestazione sessuale. Un gruppo di scienziati italiani, inoltre, nel 1999 ha riscontrato che i livelli di testosterone maschili crescono di pari passo con l'attività sessuale, conferendo così, concludono i ricercatori un maggior tasso di aggressività che può avere adeguato sfogo nella prestazione sportiva. Non solo. Un'altra ricerca inglese ha concluso, sconvolgendo convinzioni radicate da decenni, che per migliorare notevolmente le proprie prestazioni nella maratona sia utile fare l'amore la notte prima della corsa. Le conclusioni sono evidenti. Del resto vorrà pur dire qualcosa se un famoso giocatore come Ronaldo ha di recente dichiarato alla stampa: "Gioco meglio quando faccio sesso". E se lo dice lui.

Marco Malagutti



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