02 luglio 2004
Aggiornamenti e focus
Sport estivo? Si, ma senza esagerare
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Scatta improvvisamente una molla anche nelle persone più sedentarie per cui le due settimane di ferie estive devono essere immolate allo sport e alla forma fisica. Ma le condizioni climatiche non sono ideali e la crisi è dietro l'angolo. Come sottolinea un recente editoriale, pubblicato sul sito della Mayo Clinic statunitense, man mano che il corpo avverte la sensazione di calore si profila il rischio di crampi, di spossatezza o di un colpo di calore vero e proprio. Se, infatti, in condizioni normali entrano in gioco le naturali difese dell'organismo, a livello cutaneo e vascolare, quando l'esposizione diventa eccessiva, i meccanismi di difesa possono esaurirsi. Ma che cosa scatena la crisi?
Secondo Enrico Arcelli, professore di scienze motorie all'università di Milano, intervistato sull'argomento dal Corriere della Sera, la fatica è di due tipi: metabolica e ormonale. Nel primo caso si perde glicogeno, che assieme ai grassi permette ai muscoli di funzionare. Il consumo di questa sostanza, particolarmente elevato nei soggetti poco allenati, se non compensato scatena la crisi. A livello ormonale gli scompensi sono al sistema simpatico e a quello parasimpatico. L'effetto è il rallentamento, al limite della depressione, o l'instabilità umorale, comunque sia le prestazioni peggiorano. Il consiglio base rimane perciò quello di essere graduali e di non esagerare con le scorpacciate di sport estivo. Ma non è finita qui.
Da evitare assolutamente le partitelle di beach volley o di calcetto sulla spiaggia nelle ore più calde, ossia dalle 11 alle 17. I medici americani dei Centers for Disease Control and Prevention hanno denunciato negli anni passati un numero di persone finite al pronto soccorso nei mesi estivi pari a 4,3 milioni. Meglio non esporsi al sole, poi, dopo la partita, sempre per evitare il colpo di calore. Per adattarsi ai picchi climatici il nostro organismo impiega tre o quattro giorni e il sudore è una delle strategie adottate per difendersi, ma a volte si suda troppo. Un'ora di attività sportiva estiva, del resto, porta a perdere anche più di due litri di sudore. E con il sudore se ne vanno anche preziosi minerali. Per questo è essenziale scegliere le ore più fresche, e comunque bere più del solito: fino a tre litri di liquidi al giorno. Determinante, poi, anche l'alimentazione che, come sempre si ricorda in questi casi, deve essere ricca di frutta e verdure fresche e povera di grassi. Ci si può aiutare anche con integratori specifici, a base di sodio, potassio e magnesio. Senza dimenticare carotenoidi e vitamina C. Quanto al tipo di sport meglio le discipline aerobiche, come corsa e bicicletta, scegliendo percorsi pianeggianti e attrezzature adeguate. Sport sì, perciò, ma non da sprovveduti.
Marco Malagutti
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Perché si fatica
Secondo Enrico Arcelli, professore di scienze motorie all'università di Milano, intervistato sull'argomento dal Corriere della Sera, la fatica è di due tipi: metabolica e ormonale. Nel primo caso si perde glicogeno, che assieme ai grassi permette ai muscoli di funzionare. Il consumo di questa sostanza, particolarmente elevato nei soggetti poco allenati, se non compensato scatena la crisi. A livello ormonale gli scompensi sono al sistema simpatico e a quello parasimpatico. L'effetto è il rallentamento, al limite della depressione, o l'instabilità umorale, comunque sia le prestazioni peggiorano. Il consiglio base rimane perciò quello di essere graduali e di non esagerare con le scorpacciate di sport estivo. Ma non è finita qui.
Da evitare assolutamente
Da evitare assolutamente le partitelle di beach volley o di calcetto sulla spiaggia nelle ore più calde, ossia dalle 11 alle 17. I medici americani dei Centers for Disease Control and Prevention hanno denunciato negli anni passati un numero di persone finite al pronto soccorso nei mesi estivi pari a 4,3 milioni. Meglio non esporsi al sole, poi, dopo la partita, sempre per evitare il colpo di calore. Per adattarsi ai picchi climatici il nostro organismo impiega tre o quattro giorni e il sudore è una delle strategie adottate per difendersi, ma a volte si suda troppo. Un'ora di attività sportiva estiva, del resto, porta a perdere anche più di due litri di sudore. E con il sudore se ne vanno anche preziosi minerali. Per questo è essenziale scegliere le ore più fresche, e comunque bere più del solito: fino a tre litri di liquidi al giorno. Determinante, poi, anche l'alimentazione che, come sempre si ricorda in questi casi, deve essere ricca di frutta e verdure fresche e povera di grassi. Ci si può aiutare anche con integratori specifici, a base di sodio, potassio e magnesio. Senza dimenticare carotenoidi e vitamina C. Quanto al tipo di sport meglio le discipline aerobiche, come corsa e bicicletta, scegliendo percorsi pianeggianti e attrezzature adeguate. Sport sì, perciò, ma non da sprovveduti.
Marco Malagutti
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