La prevenzione

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus

La prevenzione



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La cistite, un vero tormento!Però, si può prevenire e in questo caso i rimedi più semplicisono quelli più efficaci. Da non confondersi, però, con leleggende.

La "fantasia" di chi ha sofferto di questi disturbi siè prodotta in mille modi. Tant'è che in tema di prevenzione sipossono trovare, un po' per scritto un po' per tradizione orale,consigli e soluzioni di tutti i generi. Però, senza fareconfusione tra le prevenzione e la cura conviene almeno elencarequalche consiglio pratico e sensato, dato che c'è del verosull'associazione tra la comparsa ed il ripetersi della cistitee certi errori nello stile di vita.
Per prima cosa vanno valutate le condizioni predisponenti dibase. Per esempio, una malattia cronica concomitante o unaparticolare conformazione anatomica che condiziona o ostacola ildeflusso urinario (la vescica o le vie urinarie possono esserealterate sin dalla nascita). Tra le prime vi sono malattie moltocomuni come il diabete, l'ipertensione, la calcolosi urinaria. Etra le seconde, basta un semplice restringimento di un segmentoureterale. Tutte queste persone, quindi, per sorte o permalattia intercorsa, devono prestare maggiore attenzione.Apparato genito-urinario a parte, subito dopo, vanno consideratianche gli organi vicini e in particolare l'intestino. E' bene,perciò, tenere l'intestino pulito. Di fatto, chi soffre distipsi (stitichezza) cronica prima o poi incorre in un episodiocistitico. E questo si deve al ristagno delle feci che favoriscela migrazione di germi (fecali) verso la vescica. Anche la vitatroppo sedentaria diventa un fattore di rischio aggiuntivo.

In bagno e a tavola


Dando la precedenza alle donne; è bene abbandonarequalche pregiudizio sulle norme igieniche. Fin dall'età piùtenera le bambine vanno educate ad un'igiene costante e ilmetodo migliore è per esempio quello di pulirsi con unmovimento compiuto della mano dall'avanti all'indietro e nonviceversa. Infatti, i germi più spesso implicati nelleinfezioni urinarie femminili sono quelli di provenienza fecale eper lo stesso motivo l'utilizzo di spugne o lo strofinamentotroppo energico sono da evitare sempre. Più avanti, sia durantele mestruazioni sia dopo l'attività sessuale, le misureigieniche vanno rispettate e intensificate. Per esempio, chi fauso di assorbenti interni deve rinnovarli spesso durante ilgiorno e utilizzare quelli esterni durante la notte. Infatti,tutto ciò che ristagna nella zona genitale può favorire ilproliferare dei germi. Per i lavaggi intimi bastano acqua e pocosapone neutro e l'uso frequente di detergenti troppo drastici (odi spermicidi), invece, o ancora di lavande vaginali medicate(che contengono antibatterici), si dovrebbero limitare a unasola volta la settimana (o alle indicazioni particolari dellospecialista). Si ricordi che il pH (grado di acidità) dellazona genitale esterna va mantenuto vicino all'acidità checostituisce una barriera protettiva naturale per lo sviluppo digermi.
Per gli uomini, forse un po' più disordinati nelleabitudini quotidiane, è meglio ricordare che infiammazioniprostatiche non sono una prerogativa dell'anziano e che qualchesacrificio a tavola allontana le prostatiti e le infezioni chele accompagnano. Un dieta semplice con limitazione del consumodi certe spezie (pepe e senape), di troppi salumi grassi e degliinsaccati, dei cibi che contengono conservanti, può essered'aiuto al mantenimento delle funzioni urinarie e prostatichecon beneficio anche della vescica. L'abuso di alcol, specie sesi tratta di superalcolici (e specie in presenza di unpreesistente interessamento prostatico ) alimenta, al contrario,l'infiammazione locale.

Bollicine rischiose


Una nota a parte meritano anche le bevande gasate(troppo ricche di anidride carbonica ) che se consumate ingrande quantità possono interferire con l'aciditàdell'ambiente urinario rialzando il pH dell'urina e anche questoaiuta la crescita batterica.
Un consiglio per tutti è, inoltre, quello di abituarsi a bereogni giorno una quantità di acqua atta a favorire la diuresi,le funzioni digestive e quelle intestinali. Per essere sicuri èbene bere una quantità di acqua che sia pari ad unaeliminazione d'urina di circa un litro e mezzo al giorno emagari, con l'aggiunta di succo di limone. Questa aggiuntaacidifica gli ambienti gastroenterici e se fatta alla fine di unpasto principale o a digiuno al mattino può favorire losvuotamento sia intestinale sia quello della vescica. Si devecercare anche di non trattenere l'urina per troppe ore esvuotare bene la vescica più volte al giorno.
Infine, ma non per ultimo, indossare abitualmente indumentiintimi stretti o in tessuto sintetico o anche pantaloni troppoaderenti è pericoloso non solo per il surriscaldamento dellazona pelvica, ma anche per l'irritazione locale che questiindumenti possono causare. Il tutto promuove l'insorgenza didisturbi fastidiosi dell'apparato genitale esterno (arrossamenticutanei, comparsa di prurito e qualche lesione da grattamento) edi conseguenza prepara il terreno ai batteri.

Patrizia Maria Gatti



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